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Serata dedicata a Jalāl āl-Dīn Rūmī

Pubblicato il 20-03-2007


All’interno della Giornata mondiale della Poesia
patrocinata dall’UNESCO si terrą la serata dedicata a Jalāl āl-Dīn Rūmī con letture dal poema
Mathnawi nell’edizione pubblicata da Bompiani.
Interverrą Gabriele Mandel Khan.

Mercoledģ 21 marzo 2007 alle ore 21 presso
Auditorium di Roma – Sala Sinopoli


In tutti gli Stati membri dell’UNESCO viene tradizionalmente celebrata la Giornata
Mondiale della Poesia. Per l’occasione, la cooperativa Itaca e l’associazione culturale
“G.B.Studio” organizzano la kermesse poetica “Viaggio verso”, presso la Sala Sinopoli
dell’Auditorium Parco della Musica, a Roma. La manifestazione viene presentata dalla
Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, che l’ha prescelta quale evento celebrativo
principale della Giornata per il suo alto valore interculturale. La serata che ha come filo
conduttore "Il viaggio", si propone, infatti, attraverso la pił alta espressione poetica, come
occasione per un incontro e scambio culturale tra Occidente e Oriente.
La serata vedrą la celebrazione della poesia italiana con il “Canzoniere italiano” (di e con
Cosimo Cinieri, sulle note della Banda dell’Arma dei Carabinieri) e di quella persiana
attraverso i versi del poeta e voce del sufismo “Jalāl āl-Dīn Rūmī”. L’UNESCO ha infatti
proclamato il 2007 anno mondiale del poeta persiano, in occasione dell'ottocentesimo
anniversario della nascita. L’UNESCO e questa Commissione Nazionale hanno chiesto la
partecipazione all’evento al professore e poeta Gabriele Mandel quale massimo esperto del
Sufismo e di Rumi stesso.
La direzione dell'UNESCO in Italia.

Jalāl-ālDīn Rūmī, Mathnawī
Novitą direttamente in edizione tascabile - 6 volumi in cofanetto Pagine 2.700, Prezzo € 42,00
Edizione italiana a cura di Gabriele Mandel
“Il poema del misticismo universale, collocabile tra il Verbo degli uccelli di Farid ad-din Attar e la Divina Commedia .” Franco Battiato
Nei paesi musulmani questo testo č detto anche “il Corano in versi”: fiabe, novelle e parabole si alternano a scritti sapienziali e saggi consigli, raggiungendo un elevato grado di insegnamento mistico. Essi, infatti, possiedono quelle caratteristiche che contraddistinguono i sufi: rispetto per tutte le religioni e ideologie, per l’essere umano e la natura, amore per lo studio e corretta educazione del sé. Proprio per questo, il Mathnawī puņ essere considerato un testo fondamentale per la pace nel mondo. Oggi vi sono pił di mille studi su questa imponente opera, una cattedra universitaria a Teheran per sviscerarne i contenuti, centinaia di imitatori che compongono testi traendoli o riassumendoli dal Mathnawī, ma soprattutto Centri e Istituzioni per il suo studio e la sua diffusione.
Jalāl āl-Dīn Rūmī, nato in Afghanistan nel 1207 e morto in Turchia nel 1273, fondņ la Confraternita di Sufi pił famosa del mondo occidentale, quella di Mevlevi, detti “i dervisci roteanti”. Rūmī č stato di sovente paragonato a San Francesco, poiché uomo di statura morale considerevole nonché celeberrimo autore di composizioni in versi e in prosa.
Gabriele Mandel ha ricevuto la laurea Honoris Causa in Scienze Islamiche all’Universitą Statale di Konya (Turchia). Gią docente al Politecnico di Torino e direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte all’Universitą IULM di Milano, č direttore della facoltą di Psicologia dell’Universitą Europea UET di Bruxelles e co-fondatore dell’Universitą Islamica di Ibn Roshd di Cordoba (Spagna). Bompiani ha pubblicato: Storia del sufismo (2001); Il Corano senza segreti (2002) e La via al sufismo (2004) .



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