Domenica 4 febbraio alle ore 19.00 Le Trottoir, ritrovo d’arte e di cultura in piazza XXIV maggio, ospita Valeria Poletti autrice del libro “L’impero si è fermato a Baghdad” (Ediz. Achab.
Partendo dall’attualità, cioè dai 15 anni di guerra 1991-2006, dalla esposizione delle motivazioni dell’aggressione, e inquadrando le ragioni presenti della Resistenza armata e civile all’occupazione militare, si torna indietro nel tempo per ripercorrere le fasi storiche della decolonizzazione nel mondo arabo, della rivoluzione del ’58 e della successiva evoluzione dello Stato e della società irachena, dando una visione complessiva delle strategie occidentali che ne hanno condizionato le trasformazioni. Si arriva così all’osservazione degli ultimi avvenimenti e all’esame delle forze coinvolte.
Il libro esplora lo scenario delle formazioni politiche organizzate che agiscono integrate nella Resistenza irachena, o che ne sono collaterali, e ne documenta le radici storiche e ideologiche.
L’analisi degli eventi, inquadrati nel più generale contesto della competizione tra potenze imperialiste nella regione mediorientale, mette in luce le ragioni dei conflitti interni e dell’ attuale riemergere delle fazioni confessionali e della reazione, non solo filo-americana, nella lotta per il potere.
L’esame delle prospettive per l’Iraq e dei presupposti per l’allargamento dell’avventura bellica nella regione ed oltre inducono la riflessione sui limiti dell’espansione dell’impero statunitense e sull’ostacolo forse insormontabile che ad essa cominciano ad opporre i movimenti di resistenza nei Paesi fatti oggetto di disegni di ricolonizzazione.
Il testo è integrato da schede tematiche e cartine geografiche utili alla comprensione dei contesti geostrategici.
Nell’occasione sono esposte 21 opere grafiche e pittoriche della stessa Autrice (mostra fino al 28 febbraio dalle ore 16.00 alle ore 03.00)
Viaggiando nella realtà storica del suo oltre mezzo secolo, Valeria Poletti ha interamente condiviso con una parte della sua generazione la ricerca di un riscatto collettivo dalla miseria del quotidiano e dalla subordinazione all’ideologia dominante: i temi dei suoi lavori sono quelli della estraniazione dal reale, dell’apatia e dell’indifferenza generale di fronte alle tragedie generate dall’opulenza mercantile dell’Occidente, prima tra tutte la guerra.
Bianco e nero, luce e ombra. Le tecniche sono le più semplici: tempera e acquarello, penna e pennarello, acrilico su legno.
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