Ci sono pensieri che improvvisamente ingombrano la mente da non lasciarti il modo di liberartene.
In certi momenti, a crescere in qualche modo e chissŕ per quale mistero, sono delle frasi che fanno ombra anche ai rumori del nuovo giorno. I tuoi passi, sanno dove portarti e come facciano, č un altro mistero da svelare. C’č un passato che non passa nella mia e nella tua vita. Punti di vista diversi ci suggeriscono soluzioni diverse: io credo che la soluzione del problema stia nel modo con cui si decide di affrontarlo e tu, pensi a proteggerti dagli altri convinta che l’unico modo per riuscirci, č quello di proteggerti da te stessa.
E cosě io trascrivo ogni difficoltŕ della mia vita trasformandole in pagine che formano capitoli.
Ognuno ha il suo nome: amore, odio rancore, gioia e tristezza, tutto e anche il suo contrario.
Tre miliardi, duecentonovantuno milioni, novecentoquaranta mila e novecentoquaranta.
Tu hai i tuoi numeri a cui pensare e i tuoi ricordi, sono come quadri appesi nella mente.
Cammini nella convinzione che il futuro non sia piů quello di una volta e mostri il tuo sorriso come fosse una ferita. Siamo distanti eppure certe frasi, intrecciano le mie parole buie ai tuoi numeri. Chiudi la porta e vai a lavorare lasciandoti dietro solo luci spente. Sono seduto dinanzi al solito foglio bianco in attesa di me stesso perché ho imparato che il tempo finisce con lo scolpire anche le nostre parole. Vorrei regalartene molte scegliendole tra le migliori che conosco. E’ un gioco che mi piace molto e al mattino, mi allontana dal centro di un mondo bloccato tra la radio che raccomanda di non scordare di respirare e il tuo mare di numeri.
Tre miliardi, trecentocinquantasette milioni, quarantaduemila novecentoottantaquattro.
Certe frasi ti cercano venendoti incontro e i miei numeri, si intrecciano ai tuoi. E’ solo un fiume di parole ma nel tuo mare, ci si confonde e completa come la storia di un uomo con tutta la vita passata a prepararsi per morire in un attimo.
Forse, sei solo inconsapevole del valore della tua etŕ e in quel tuo mare, ci nuoti ogni giorno con quella rabbia tranquilla che ti caratterizza e ti confonde tra le mie parole.
Buongiorno tesoro … cinquantatre milioni duecentosettantamila cinquecentoottantatre …
Un mare di numeri