Autore Topic: Cronaca di un amore - Parte II: Alfa dall'omega  (Letto 1100 volte)

Chicchessia

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Cronaca di un amore - Parte II: Alfa dall'omega
« il: Settembre 05, 2011, 19:01:42 »
Cronaca di un amore - Parte II: Alfa dall'omega

Sono rientrati dalle vacanze quel giorno di settembre, finalmente a casa tutti insieme.

Loro hanno trascorso gli ultimi mesi in giro per l'Italia e poi nella villa al mare, a godersi le loro pensioni a lungo attese, infine senza occupazioni se non quella di ammazzare il tempo.

Lui, il figlio, è invece rimasto in città, a dividersi tra il lavoro e quella ragazza che gli piace tanto e che, inaspettatamente, ha perfino ricevuto l'approvazione materna.
Ed eccoli lì, tutti e tre alla stessa tavola, cosa che non avviene da tempo immemore, ognuno preso dai propri ritmi e impegni.
Una famiglia normale, come ce ne sono tante, che passa qualche ora a raccontarsi gli ultimi fatterelli, a comunicarsi le proprie impressioni, per poi ripartire da quel nido ormai consueto, rassicurati di avere sempre e comunque un rifugio indistruttibile.

Una buona notte detta ad alta voce, lanciata come una pallina di carta da una stanza all'altra, un'ultima domanda: "Hai bisogno di qualcosa?" e la consueta risposta "Nulla, grazie" e poi a dormire, o almeno a provarci: c'è quel sassolino nella scarpa che va levato assolutamente.

E' mattina e suona la sveglia, non certo all'alba, ché non ce n'è bisogno: il lavoro del figlio comincia tardi. E poi va prima chiarito quel punto con la ragazza: comprende il suo pudore ma la sincerità, tra due che stanno insieme, viene prima di tutto.
Le telefona e comincia ad aggredirla, freddezza e delusione lo assalgono e non ci può far nulla: si è messo assolutamente e sconsideratamente a nudo, e da lei pretende altrettanto, costi quel che costi.
La paura di aver preso un abbaglio alla fine prevale e la decisione è presa, non riesce più a darle la fiducia che sente imprescindibile in una storia seria, ancor più se a distanza. Gli dispiace infinitamente, perché lei sembra davvero perfetta, e forse lo è, ma come si fa ad amare se non ci si fida? La sta lasciando, forse non con le parole, ma il gelo nella voce non inganna nessuno: è finita...

La voce del padre lo riscuote dalla sua sofferenza, ma solo per precipitarlo in un abisso vuoto, nero e cristallizzato, l'orlo di un precipizio in cui cadere all'infinito: "Non riesco a svegliare mamma...".
E l'orrenda verità è lì, a portata di dita: dal sonno alla morte, senza un perché, e d'altronde a che serve conoscere le ragioni, quando quel corpo rimarrà comunque freddo, se quelle labbra non torneranno mai più rosee, se le braccia dell'unica persona di cui ormai ti fidavi resteranno rigide per l'eternità?

La bacia e grida, un urlo che ha dentro tutta la disperazione che conosce, l'ineluttabilità di un'immediata comprensione (mamma non c'è più...), e subito si preoccupa del padre, che gli ha appena rivolto una domanda cui non sa rispondere: "... e adesso come facciamo?".

Inizia quell'odiosa trafila, e per fortuna, perché occorre muoversi, non pensare-non sentire-non soffrire (mamma non c'è più...).

L'ambulanza è in arrivo, ma l'attesa è troppa per starsene lì, in mezzo alla strada, ad aspettare un'inutile conferma (mamma non c'è più...).

E deve comunicarlo a qualcuno, deve esprimere questa marea crescente (mamma non c'è più...) che rischia di soffocarlo, deve a tutti i costi appoggiarsi a una persona calda, viva, il cui sangue scorre, la cui pelle morbida possa avvolgerlo.
Sente rinascere il richiamo dell'intesa, della profonda unità che li lega, la fede in lei.
La chiama, e le uniche parole che le dice sono quel mantra che gli rimbomba in testa incessantemente "mamma non c'è più...".

Mamma lei stessa, la ragazza lo capisce, lo soccorre, lo accoglie, ... e dalla morte l'amore.




Vorrei specificare come la "Cronaca di un amore" sia un'autobiografia, seppure romanzata, i cui vari capitoli verranno scritti ogni qual volta ne avrò l'ispirazione.
« Ultima modifica: Settembre 12, 2011, 01:04:45 da Chicchessia »
Perdonate l'assenza di presentazione, ma su questi lidi esisto solo nelle mie parole.

presenza

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Re: Cronaca di un amore - parte II: Alfa dall'omega
« Risposta #1 il: Settembre 05, 2011, 23:32:40 »
Una pagina di vita, costante una presenza e... "dalla morte l'amore", proprio così...
L'amore... quello che continua ad esserci  malgrado il silenzio, malgrado tutto.
 

Chicchessia

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Re: Cronaca di un amore - parte II: Alfa dall'omega
« Risposta #2 il: Settembre 06, 2011, 10:23:53 »
Una pagina di vita, costante una presenza e... "dalla morte l'amore", proprio così...
L'amore... quello che continua ad esserci  malgrado il silenzio, malgrado tutto.

Non capisco se è un parere positivo o negativo :saywhat:; mi piacerebbe avere un giudizio sulla forma e sui contenuti, margini di miglioramento e altro, grazie.
Perdonate l'assenza di presentazione, ma su questi lidi esisto solo nelle mie parole.

presenza

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Re: Cronaca di un amore - parte II: Alfa dall'omega
« Risposta #3 il: Settembre 06, 2011, 15:28:55 »
In questo luogo le pagine che ci raccontiamo spesso suscitano emozioni prima ancora che "giudizi". In lungo e in largo in passato è stato affrontato il tema "commento o giudizio". La mia opinione a tal proposito è questa: Credo che si debba fare una distinzione tra ciò che viene definito "commento" e ciò che invece è il "giudizio" sulla validità letteraria o meno di uno scritto narrativo o di una poesia.
Ritengo che in questa sede ciò che si limita a fare la gran parte di noi è proprio commentare lo scritto o meglio ciò che nello scritto suscita una certa reazione, o un'emozione. Il commento infatti è libero proprio per la sua natura, non necessariamente esprimibile, proprio perché alcuni scritti possono o meno suscitare qualcosa, o meglio  contenere nella loro essenza ogni commento possibile.
Diverso è il giudizio sulla validità letteraria dello scritto, credo che per esprimerlo siano necessarie delle competenze che in questa sede non sono richieste. Infatti la finalità stessa del forum sembra essere più vicina a quella di chi ha il solo e unico piacere di farsi leggere e leggere piuttosto che "criticare positivamente o negativamente " un testo per fini editoriali.
Se poi ognuno di noi volesse introdurre una tale modalità di giudizio per i propri scritti, magari per avere un parere più "tecnico", proprio di chi è "addetto ai lavori", potrebbe richiederlo, e le competenze di ognuno di noi potrebbero a quel punto essere messe a beneficio di questa piccola comunità".

Il tuo scritto dunque ha suscitato in me solo emozione, quanto alla forma e al contenuto, se positivo o negativo, rimando tutto ad un'altra sede e a chi vorrà prendere in mano un tale compito.


Grazie per aver scritto!   

victor

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Re: Cronaca di un amore - Parte II: Alfa dall'omega
« Risposta #4 il: Ottobre 01, 2011, 16:24:11 »
Realistica la narrazione! Complimenti Chicchessia!
Il duro impegno per l'acquisizione delle competenze, la passione e le doti personali creano eccellenza ... e distinguono il professionista dal lavoratore ... Victor