A volte si fanno cose che a tentarne di capire il perché, impazziamo di rabbia per averle compiute.
Tutto talmente autolesionistico, da non accettare di esserne l’artefice sperando di individuare un diverso mandante di tutte le proprie cazzate. Poi, nel carcere dei propri giorni, finiamo col vivere il nostro tempo senza neanche prendere appunti e puntualmente, perdiamo memoria dei nostri errori tornando a percorrere le stesse strade di sempre, affollate da uno sterminato numero di persone dove ognuno si muove comunque in solitudine.
Il brusio, quel vociare che fa da sottofondo ad ogni nostro passo …
A volte, tra le cose che si fanno pentendosi a posteriori, decidiamo di abbassare il volume di tanta stupida confusione provando poi a setacciare ogni silenzio nel tentativo di carpirne ogni fondamento.
In tutto questo, a volte, incontriamo lo sguardo di cui innamorarci e quegli attesi pensieri con cui confrontarci.
“Ciao Tesoro, che bello sentirti”. “Ciao piccola, che sorpresa scoprirmi a pensarti con un sorriso addosso”!
A volte, lasciamo che certe cose accadano pur sapendo di non poterle sopportare.
Lo sappiamo: non siamo così forti e preparati per dare un avvenire all’amore eppure, ci ostiniamo a credere che sia possibile controllare un sentimento che un giorno fa di noi il padrone della nostra vita e in un altro ti rende servo di ogni suo momento.
L’ordine delle cose, è quasi sempre rigorosamente quello descritto.
A volte si incontra qualcuno e ci si illude di aver trovato qualcosa di diverso e mai, nell’immediato, il sospetto che l’altro abbia scovato in noi la soddisfazione di restare soli pur usufruendo del compiacimento dell’unione con l’altro.
“Ciao Tesoro, che bello sentirti e che sorpresa scoprirmi a pensarti con la voglia di chiamarti”!
… E ci confidiamo e raccontiamo come libri aperti perché consideriamo ogni segreto come l’anticamera di qualunque menzogna.
“Ciao Piccola, lo sai che mi sono emozionato ad incontrati e a starti vicino? E chi lo immaginava che poteva ancora succedere”! E così si parla soffiando addosso all’altro il vento di tutte le nostre parole ascoltando le sue come fosse musica …
A volte, tutto sembra autorizzarci verso la strada dei sogni navigando nell’immensità dell’amore cogliendone la sua grandezza solo quando ne siamo nuovamente privi.
Come ci si sente stupidi, quando qualcuno ci sbatte in faccia le nostre ridicole illusioni!
“Ciao piccola, lo sai che ho scoperto che si può star male dal desiderio di starti vicino? Perché non ti sei risparmiata almeno il fatto di definire stupido chi possa finire col desiderarti? Io sono tra questi e quanto mi piaceva pensare che almeno un poco ti gratificasse”.
A volte, si fanno cose che a tentarne di capire il perché, impazziamo di rabbia per averle compiute.
A volte, non possiamo far altro che coprire certi silenzi tornando ad alzare il volume di quel brusio che abbiamo intorno e che avevamo soffocato. Poi però, non è più lo stesso silenzio né più lo stesso vociare ormai indifferente di un tempo.
A volte