Una giovane donna e un uomo si innamorarono e, come accade sempre, volevano sposarsi subito. La donna pose solo una condizione... era molto istruita, molto sofisticata, molto ricca. E l'uomo le disse: "accetto qualsiasi tua condizione, ma non posso vivere senza di te".
Lei replicò: "prima di tutto ascolta la mia condizione, poi pensaci. Non è una condizione qualsiasi... non dovremo vivere nella stessa casa. Io possiedo una grandissima proprietà e un lago bellissimo circondato da alberi, giardini e prati: ti farò costruire una casa sull'altra sponda, proprio di fronte a quella in cui vivo io".
L'uomo commentò: " Ma così che senso ha sposarsi?"
La donna spiegò: " sposarsi non significa distruggersi a vicenda. Io ti dono uno spazio tuo, e conservo il mio. Una volta ogni tanto, camminando in giardino potremo incontrarci. Una volta ogni tanto, mentre andiamo in barca sul lago, potremo incontrarci... per caso! Oppure, ogni tanto potrò invitarti a prendere un tè da me, oppure tu potrai invitare me".
L'uomo disse: " Questa idea è semplicemente assurda!"
Al che la donna concluse: " Allora scordati il matrimonio. Questa è la sola idea giusta, solo così il nostro amore potrà continuare a crescere, perché noi resteremo sempre freschi e nuovi l'uno agli occhi dell'altra; non ci daremo per scontati... io conserverò il diritto di rifiutare un tuo invito, e tu conserverai la libertà di rifiutare il mio: in nessun modo le nostre libertà verranno intaccate. E tra queste due libertà cresce lo splendido fenomeno dell'amore".
Ovviamente l'uomo non poté comprendere e rinunciò all'idea di sposarsi a quella condizione.
Rabindranath Tagore "L'ultimo poema"