Autore Topic: L'ultimo poema  (Letto 3136 volte)

presenza

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L'ultimo poema
« il: Agosto 27, 2011, 00:28:35 »
Una giovane donna e un uomo si innamorarono e, come accade sempre, volevano sposarsi subito. La donna pose solo una condizione... era molto istruita, molto sofisticata, molto ricca. E l'uomo le disse: "accetto qualsiasi tua condizione, ma non posso vivere senza di te".
Lei replicò: "prima di tutto ascolta la mia condizione, poi pensaci. Non è una condizione qualsiasi... non dovremo vivere nella stessa casa. Io possiedo una grandissima proprietà e un lago bellissimo circondato da alberi, giardini e prati: ti farò costruire una casa sull'altra sponda, proprio di fronte a quella in cui vivo io".
L'uomo commentò: " Ma così che senso ha sposarsi?"
La donna spiegò: " sposarsi non significa distruggersi a vicenda. Io ti dono uno spazio tuo, e conservo il mio. Una volta ogni tanto, camminando in giardino potremo incontrarci. Una volta ogni tanto, mentre andiamo in barca sul lago, potremo incontrarci... per caso! Oppure, ogni tanto potrò invitarti a prendere un tè da me, oppure tu potrai invitare me".
L'uomo disse: " Questa idea è semplicemente assurda!"
Al che la donna concluse: " Allora scordati il matrimonio.  Questa è la sola idea giusta, solo così il nostro amore potrà continuare a crescere, perché noi resteremo sempre freschi e nuovi l'uno agli occhi dell'altra; non ci daremo per scontati... io conserverò il diritto di rifiutare un tuo invito, e tu conserverai la libertà di rifiutare il mio: in nessun modo le nostre libertà verranno intaccate. E tra queste due libertà cresce lo splendido fenomeno dell'amore".
Ovviamente l'uomo non poté comprendere e rinunciò all'idea di sposarsi a quella condizione.

Rabindranath Tagore "L'ultimo poema"

dorotychecorre

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Re: L'ultimo poema
« Risposta #1 il: Settembre 04, 2011, 12:09:24 »
Affascinante. Sono molto combattuta se assumere questa filosofia come base dei miei rapporti oppure dirottare decisamente verso la "simbiosi" ( più o meno...). Che fare? Help me!
Dorotychecorre

presenza

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Re: L'ultimo poema
« Risposta #2 il: Settembre 04, 2011, 18:08:05 »
E' semplice, segui il tuo cuore!
Davanti a noi abbiamo tante strade, ma solo una è la strada del cuore, ed essa non comporta affatto sofferenza, là dove c'è sofferenza allora... non c'è cuore, e quando senti che quella davanti a te è la tua strada del cuore allora percorrila tutta,  perché non farai fatica a camminare...

dorotychecorre

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Re: L'ultimo poema
« Risposta #3 il: Settembre 04, 2011, 20:07:42 »
... guardando senza fiato... dice Castaneda. Ricordi? Grazie. Doroty
Dorotychecorre

ciro

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Re:L'ultimo poema
« Risposta #4 il: Giugno 20, 2012, 22:08:47 »
L'uno non sia l'ombra dell'altro, dice il Gibran.

Ciro

Nuvola

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Re:L'ultimo poema
« Risposta #5 il: Giugno 23, 2012, 12:45:51 »
Una giovane donna e un uomo si innamorarono e, come accade sempre, volevano sposarsi subito. La donna pose solo una condizione... era molto istruita, molto sofisticata, molto ricca. E l'uomo le disse: "accetto qualsiasi tua condizione, ma non posso vivere senza di te".
Lei replicò: "prima di tutto ascolta la mia condizione, poi pensaci. Non è una condizione qualsiasi... non dovremo vivere nella stessa casa. Io possiedo una grandissima proprietà e un lago bellissimo circondato da alberi, giardini e prati: ti farò costruire una casa sull'altra sponda, proprio di fronte a quella in cui vivo io".
L'uomo commentò: " Ma così che senso ha sposarsi?"
La donna spiegò: " sposarsi non significa distruggersi a vicenda. Io ti dono uno spazio tuo, e conservo il mio. Una volta ogni tanto, camminando in giardino potremo incontrarci. Una volta ogni tanto, mentre andiamo in barca sul lago, potremo incontrarci... per caso! Oppure, ogni tanto potrò invitarti a prendere un tè da me, oppure tu potrai invitare me".
L'uomo disse: " Questa idea è semplicemente assurda!"
Al che la donna concluse: " Allora scordati il matrimonio.  Questa è la sola idea giusta, solo così il nostro amore potrà continuare a crescere, perché noi resteremo sempre freschi e nuovi l'uno agli occhi dell'altra; non ci daremo per scontati... io conserverò il diritto di rifiutare un tuo invito, e tu conserverai la libertà di rifiutare il mio: in nessun modo le nostre libertà verranno intaccate. E tra queste due libertà cresce lo splendido fenomeno dell'amore".
Ovviamente l'uomo non poté comprendere e rinunciò all'idea di sposarsi a quella condizione.

Rabindranath Tagore "L'ultimo poema"
Questo non c'entra nulla con l'amore ma è l'inno all'individualismo. D'altronde tutta la cultura orientale è improntata sul solipsismo. Non credo abbiano molto da insegnarci dato che non sono ancora andati oltre...

presenza

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Re:L'ultimo poema
« Risposta #6 il: Giugno 23, 2012, 14:22:21 »
Cara Nuvola, che tu lo voglia o no siamo tutti soli a questo mondo. Nasciamo soli e moriamo soli e malgrado tutti i nostri sforzi per riempirci, rimaniamo soli.

Tutta la cultura orientale non ha la pretesa di insegnare qualcosa, ma di portare l'uomo alla consapevolezza di sè e del suo momento presente.



Nuvola

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Re:L'ultimo poema
« Risposta #7 il: Giugno 23, 2012, 22:50:21 »
Cara Nuvola, che tu lo voglia o no siamo tutti soli a questo mondo. Nasciamo soli e moriamo soli e malgrado tutti i nostri sforzi per riempirci, rimaniamo soli.
No, non è vero, c'è chi è veramente solo e chi non lo è mai. Nella società attuale si è accentuata e diffusa molto di più la solitudine, tuttavia non tutti sperimentano davvero la devastazione provocata dalla vera solitudine.

Tutta la cultura orientale non ha la pretesa di insegnare qualcosa, ma di portare l'uomo alla consapevolezza di sè e del suo momento presente.
Non ha la pretesa ? Insegnare a"far prendere all'uomo consapevolezza di sé" che cosa è ?
Inoltre c'è una contraddizione, un'incongruenza di fondo nella storiella citata: si prende come strumento l'assoluto valore dell'individualismo per realizzare l'amore, quando l'amore è l'esatto opposto dell'individualismo. L'amore è una realtà molto più variegata, bella e complessa di come riescono a concepirla gli orientali (buddisti compresi). La cultura e la filosofia occidentale si erano evolute maggiormente già ai tempi dell'antica Grecia.
« Ultima modifica: Giugno 24, 2012, 00:34:29 da Nuvola »