Cosa sogniamo...

[Brunello]

Quanti di noi sono convinti di non sognare mai, in un certo senso abbiamo anche ragione, perchè se i sogni non si ricordano è come non aver sognato affatto. Ma non esiste alcun dubbio che tutti noi sogniamo ogni notte, raccontiamoli in questo spazio a loro dedicato, per commentarli insieme.



Qualche giorno fa, sarà stato l'effetto dei tre turni notturni consecutivi , durante un sonnellino pomeridiano, ho fatto un sogno molto confuso, ma un immagine che mi è rimasta impressa è questa: Cammino in una piazza quando la mia attenzione viene attirata da una signora non proprio giovanissima, che s'immerge con un neonato magrissimo in braccio, in ua buca vicino una fontanella. Vi posso assicurare che la sensazione di panico che ho provato non era per niente piacevole, la signora s'immergeva e tornava a galla diverse volte, il neonato aveva tante crosticine tra le labbra e il naso, tremendo!!!
Pare che l'acqua sia un archetipo che rappresenta la propria vita interiore, stess da lavoro?   Ora tocca a voi..... e non ditemi che non sognate mai

[.Mya]

Di sognare sogno, ma l'ultimo non lo ricordo 
Certo per capirne qualcosa bisogna anche conoscere chi ha sognato e capirne gli stati d'animo del periodo.

Comunque ricordo benissimo i sogni con mia nonna - defunta.
In ogni occasione erano stranissimi con dei punti in comune.

Nei sogni, sapevo che fosse morta, ero consapevole dei funerali e del resto, ma d'altro canto lei mi appariva "viva" e presente, felice, rilassata. Provavo una forte confusione confrontando il contrasto morte/vita. Alla fine, però, lei era sempre felice.

[squarcio88]

Ci sono più sogni che ricordo vividamente, capita spesso e questo mi piace.

Un sogno che ho fatto da bambina e che ancora adesso mi porto dentro, era ambientato nel deserto. Io camminavo, ma sapevo solo di essere lì, non lasciavo ombra. La sabbia si alzava come tante lenzuola per poi lenta ricoprire il suolo. Avanti così per un tempo che non saprei definire finchè ad un tratto, dalla sabbia non emerse un grosso gufo d'oro, ricoperto di gemme preziose: rubini. Io avevo paura di toccarlo tanto era meraviglioso, avevo paura di raccoglierlo, mi sembrava un furto. Così sono rimasta ad osservarlo a lungo.


Il sogno più assurdo che ho fatto invece, vedeva partecipi me e la mia coinquilina

Eravamo in un gigante supermercato con un enorme carrello della spesa.
Ad un tratto ho avuto il terribile presentimento che fuori fosse scoppiata la guerra.
Abbiamo iniziato a correre tra gli alti scaffali finchè non abbiamo trovato la porta d'emergenza. Leste siamo uscite e fuori: c'era la foresta amazzonica. 
Abbiamo continuato a correrre tra la vegetazione, sempre spingendo il carrello della spesa, dopo di che abbiamo costruito una grande casa su di un albero. Alla fine del sogno io ero la maitresse di questa casa sull'albero che era divenuta un bordello per gli sfuggiti alla guerra. La mia coinqui era una delle "mie" prostitute...

(quando le ho raccontato il sogno era lì lì per insultarmi 
e forse non aveva tutti i torti

[Brunello]

Eccone un altro...

Passeggiavo in un prato fiorito fischiettando spensierato, un forte fruscio di ali attirò la mia attenzione, mi diressi verso il luogo dal quale proveniva il suono, raggiunsi un acero rosso di una bellezza indescrivibile.
Continuai il mio cammino, ed il fruscio di ali divenne più forte, sembrava provenisse da un rovo poco distante, infatti nell'avvicinarmi, con mia grande sorpresa i miei occhi si posarono su un angelo dalle tinte rosee. Era rimasto imprigionato tra le spine, mi avvicinai con dolcezza e con estrema delicatezza riuscii a liberarlo. Il suo volto s'illuminò con un sorriso e con un filo di voce mi disse: ''voglio regalarti una nuvola'', il giorno che verrai a trovarmi te la farò vedere'', poi sparì come per incanto.

Questo è uno dei sogni che ricordo con più facilità, forse per la delicatezza delle immagini.

[piccolofi]

  Un sogno?  Ne hai fatto un dolce racconto.
  Io invece, da piccina piccio', avevo un vero incubo ricorrente, che si esprimeva appunto sotto
  forma di sogno  :  c'era in una stanza, su un tavolo nudo, una grossa sveglia ( di quelle belle 
  paffute e di metallo di una volta ) e proprio li', sul tavolo, c'erano un granellino di sabbia e una
  cotoletta che giravano, anzi correvano, attorno alla sveglia, e la cotoletta rincorreva il granellino
  e tirava giu' delle tremende " cotolettate " cercando di schiacciarlo, di farlo fuori.
  Provavo un'angoscia tremenda, ero in preda all'affanno, e correvo, correvo, svegliandomi infine
  sudata e agitata e pensando di averla scampata per miracolo ancora una volta  :  perche' io
  ero il granellino di sabbia che cercava di sfuggire alla cotoletta e ci riusciva giusto per un pelo.
  Chi potrebbe credere che stavo male davvero?
  Eppure e' cosi'. Avevo l'incubo della cotoletta.
  Dopo ne ho riso, come dell'assurdita' piu' assurda che potessi concepire, ma allora !!!!
  Chissa' cosa direbbe uno psicanalista.....
   

[Brunello]

Mi ricorda Alice nel paese delle meraviglie in realtà nasconde qualcosa di molto profondo.

[piccolofi]

            
                       Non saprei.  Di certo ricordo che detestavo le cotolette..., ma l'angoscia
                       e la dinamica del sogno esprimono anche paura e insicurezza, chissa' da
                       cosa causate.  L'ho fatto per un bel po', quel sogno, e che fifa !!!