Autore Topic: Individualismo  (Letto 123 volte)

Doxa

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Individualismo
« il: Marzo 07, 2025, 15:47:42 »
Guardate questa immagine realizzata dallo statunitense Joel Meyerowitz, noto per la “fotografia di strada, i ritratti e i paesaggi.


 
Ci sono persone in attesa (dell’autobus urbano ?): 6 sedute ed una in piedi vicina lo porta; evocano 6 monadi, indifferenti l’un l’altro. Evocano il detto: “Ognuno per sé, Dio per tutti”.

(p. s. la fotografia è grande è due bambini seduti sulla destra non si vedono. Se l'amministratore vuol essere così gentile di stringerla gli sarei grato.)

Questa fotografia fa riflettere: l'individuo è al centro della propria esistenza e la collettività assume un ruolo secondario.

Invece nelle cosiddette “società collettiviste”, al contrario di quelle individualiste,  come quelle occidentali, sono importanti i valori e le norme che privilegiano il benessere del gruppo e l'identità personale è legata alle relazioni sociali, ai ruoli comunitari e agli obblighi verso gli altri membri della società.

Un esempio, i nativi americani appartenenti alla tribù dei Navajo, a me nota perché da adolescente leggevo i “giornaletti a fumetti” dedicati al ranger del Texas  Tex Willer, noto anche col nome indiano “Aquila della notte”: era pure capo supremo delle tribù Navajos.

La moglie di Tex si chiamava Lilyth, era una principessa indiana, figlia di Freccia Rossa. Morta in giovane età, Tex rimase fedele alla sua memoria e non volle più sposarsi.

Dall’unione di Tex con Lilyth nacque Kit. Sempre insieme al padre. Con loro due il ranger Kit Carson e Tiger Jack, l’indiano navajo, abile a sparare, a seguire le tracce e a usare il tomahawk. 


Tex e i pards

In quella tribù (e in altre di quell’ambiente sociale) l’identità personale non era separabile dal contesto sociale e ambientale. I valori di reciprocità, condivisione e responsabilità verso il gruppo erano alla base dell’organizzazione sociale. I beni, le risorse e le responsabilità erano distribuiti e condivisi in modo tale da mantenere l’equilibrio e la coesione all'interno del gruppo.

Nel nostro tempo quei nativi americani non hanno più quell’organizzazione sociale e quei valori.
« Ultima modifica: Marzo 07, 2025, 16:03:44 da Doxa »

Doxa

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Re:Individualismo
« Risposta #1 il: Marzo 08, 2025, 15:52:47 »


Come fenomeno sociale l’individualismo induce all’autorealizzazione ma indebolisce il senso di appartenenza alla comunità e la necessaria solidarietà. Permette di raggiungere un maggior livello di libertà personale ma contribuisce a favorire la frammentazione della società nel suo complesso.

L'individualismo è una caratteristica dominante di molte società contemporanee ed è spesso associato alla perdita dei legami sociali cosiddetti “tradizionali”. Ognuno è responsabile della propria vita. L’individuo è al centro della propria esistenza e la collettività ha un ruolo secondario.

Nelle società occidentali l’individuo è certamente valorizzato ma sono presenti anche i valori collettivi, che vediamo in comportamenti individuali e istituzioni di tipo solidarista.

In passato nelle nazioni come Russia e Cina l’ideologia “collettivista” esaltava (ancora esalta ?) i valori di tipo collettivista, ma il modello istituzionale collettivista genera la solidarietà ?

Per quanto riguarda i nativi americani riuniti in tribù, sono gruppi sociali poco numerosi, sono comunità poco complesse e poco sviluppate. E forse per loro andava (va) bene l’economia collettivista.

Sbaglio se anziché accusare in astratto l’individualismo occidentale punto il dito accusatore contro il capitalismo come fautore ?

Il messaggio dell'individuo superiore alla collettività è un mantra che segue come una colpa la società occidentale. Mi sembra però che in Asia e Africa stanno recuperando in fretta il gap e le culture tradizionali non hanno alcuna possibilità di condizionare le attuali dinamiche sociali.

L'individualismo è il valore che ha reso l'Occidente quello che è. Senza individualismo non sarebbe possibile il forte sentimento di libertà che possediamo e che ci spingerebbe ad usare le armi se qualcuno ce la togliesse.

Ma come insegnavano gli antichi, bisogna perseguire la “via di mezzo”, il compromesso tra valori individuali e valori collettivi, senza precipitare da una parte o dall'altra.
« Ultima modifica: Marzo 08, 2025, 16:04:26 da Doxa »

ninag

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Re:Individualismo
« Risposta #2 il: Marzo 12, 2025, 17:27:11 »
Cum grano salis.