Autore Topic: "Amor vincit omnia"  (Letto 46 volte)

Doxa

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"Amor vincit omnia"
« il: Marzo 02, 2025, 18:10:57 »
Il poeta di epoca romana Publio Virgilio Marone, più noto come “Virgilio”,  nelle  “Bucoliche” (silloge di dieci carmi, detti “eclogae” = poesie scelte, caratterizzati dall’ambientazione agricola e pastorale),  dedica la decima  ecloga all’amico Cornelio Gallo per consolarlo del suo amore infelice per Licoride, e fra l’altro gli dice: "Omnia vincit amor et nos cedamus amori" = “Tutto vince l'Amore, e noi cediamo all'Amore" (verso 69).

La locuzione latina ispirò Michelangelo Merisi, detto Caravaggio,  per realizzare il dipinto titolato: “Amor vincit omnia”, commissionato dal marchese Vincenzo Giustiniani, che lo pagò 300 scudi.


Caravaggio, “Amor vincit omnia”, olio su tela, 1602 – 1603, Gemäldegalerie (= Galleria dei dipinti), Berlino.

Quest’opera raffigura “Amore vincitore” che sorride e guarda verso di noi.  E’ nudo, con le gambe aperte, alato. Nella mano destra ha una freccia.

In terra ci sono una partitura musicale, strumenti musicali, il compasso, la squadra, lo scettro che rimanda alla sovranità del marchese Giustiniani sull’isola di Chio, ceduta dopo l'assedio turco nel 1566; altri oggetti che forse alludono all’interesse del committente per l'astronomia,  l'astrologia, ed altro. 


Guardando da vicino lo spartito musicale si vede una lettera V maiuscola. È un’allusione al nome del committente: Vincenzo !



Come modello per questo dipinto  posò il garzone Francesco Boneri, detto “Cecco” che poi si dedicò alla pittura. Fu allievo e, secondo molti, anche amante del Merisi.

Dal suo maestro apprese, oltre che le tecniche pittoriche, anche l'uso delle armi, ed ebbe denunce per ferimenti vari. Anche Cecco era frequentatore di taverne e sovente usava il pugnale.

Doxa

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Re:"Amor vincit omnia"
« Risposta #1 il: Marzo 04, 2025, 10:57:53 »
Nel precedente post ho citato la parola ècloga (va bene anche ègloga) con riferimento alla poesia “bucolica” che celebra la vita pastorale e agreste. Adesso su tale tema vi offro in visione un dipinto allegorico.


 
Questo dipinto ad olio su tela fu realizzato  nel 1890 dal pittore statunitense Kenyon Cox (1856 – 1919). L’opera è titolata “An ecloque” (= Una egloga), Smithsonian American Art Museum.

E’ una scena agreste con  quattro donne in ozio: due sono sedute e  raffigurate nude, altre due sono in piedi, affettuosamente vicine, una indossa un bianco  “accappatoio” plissettato cinto alla vita, l’altra,  ha un abito rosso, disceso fin sotto la zona pubica. 

Sulla sinistra  si vede un uomo parzialmente nudo che torna dalla caccia insieme al cane. Sorregge una lancia sulle spalle,  un panno bianco  lo copre in modo trasversale dalla spalla sinistra  alla gamba destra.

ninag

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Re:"Amor vincit omnia"
« Risposta #2 il: Marzo 07, 2025, 20:16:39 »
Che cielo stanotte, nel prato,
raccolta di ramoscelli,
di erbe profumate
di luce lontana.
Ognuno ha la sua strada,
la casuccia d’edera
il rosmarino
il ranuncolo