Queste immagini furono create per la “Premiata Confetteria-Pasticceria Baj”, una delle più antiche pasticcerie milanesi specializzate nella produzione di panettoni artigianali.
Il rinomato negozio era in piazza Duomo, angolo via Radegonda, frequentato da noti personaggi: compositori musicali, poeti, scrittori. Bevevano il caffè e mangiavano una fetta di dolce, spesso di panettone.

Il rinomato negozio era in piazza Duomo, angolo via Radegonda
“L’aeropoeta” futurista Filippo Tommaso Marinetti scrisse:
“Uso compensare con disegni di Sacchetti e panettoni i doni della fantasia. Sono ordinati nelle pasticcerie San Babila e Bai e partono per le città del mondo sì voluminosi numeri di “Poesia” impacchettati sul letto della mia camera ingombra di quadri ritagli di giornale e fotografie amorose”.

La pasticceria Baj esportava i panettoni in Italia e all’estero dentro scatole che avevano la forma di cappelliere, che videro evolvere la forma del panettone da focaccia bassa nella metà dell’Ottocento alla tipica cupola alta e soffice del XX secolo.
Successivamente le scatole di cartone furono sostituite con quelle di latta, decorate all’esterno con immagini.
Le forme dei contenitori, conservate quasi identiche per circa due secoli, ebbero anche la variante quadrata, bombata agli angoli.
Questo dolce aveva lunga conservabilità perciò veniva inviato anche all’estero, in particolare in Svizzera e negli Stati Uniti d’America.
L’impresa dolciaria fu creata nel 1768. Nel 1872 si spostò in piazza Duomo e avviò la produzione e commercio di panettoni, cioccolato e altro prodotti.
Nel 1887 Giuseppe Baj fu premiato come migliore produttore di panettoni a Milano, e fu uno dei primi ad elevarlo dal livello di produzione artigianale e diffusione locale a notevoli quantitativi, con diffusione nazionale e internazionale, ed estesa pubblicità del panettone.
La notorietà dell’attività di Giuseppe Baj si deduce anche dallo slogan diffuso tra Ottocento e Novecento: “Quando a Milano non c’era ancora il tramvaj già si gustava il Panettone Baj”.
La Confetteria Baj, con pochi edifici circostanti, tra i qual il Caffè Cova, ebbe il privilegio di ricevere tra i primi l’illuminazione elettrica. Infatti, nel 1883, proprio in Via Santa Radegonda, entrò in funzione la prima centrale elettrotermica in Europa, la seconda nel mondo dopo quella di Chicago, costruita dall’ingegner Colombo su progetto Edison. Fu così che da allora la clientela di Giuseppe Baj venne accolta alla luce delle lampadine elettriche.
Nel nostro tempo due pronipoti di Giuseppe Baj hanno ricevuto una sorta di “richiamo” verso questo settore dell’imprenditoria tradizionale. È così nata l’idea di riavviare una produzione del Panettone Baj in versione “XXI secolo”, che unisce i pregi di una ricetta vecchia di due secoli e mezzo alle più moderne tecniche di produzione.