Guardando la mia immagine
riflessa in uno specchio
Non mi appartengo.
Chi è me stessa, dov'è
mentre cambiano le ore
i giorni si alternano ai giorni
e i colori sbiadiscono lasciando spazio
ai grigi e ai neri come il chiaroscuro
sul foglio dipinto da una grafite a pezzi.
Di chi è quello sguardo assorto tra i pensieri
ed i pensieri che sembrano arrestarsi come
le macchine davanti ad un semaforo.
Non mi appartengo signora, non ti ritrovo
tra i cunicoli e le strade, in mezzo ai viandanti
con le mani piene di cartocci di castagne e i giocolieri che incantano gli sguardi.
Dove sei, rispondi alla domanda signora e non voltarti indietro, io sono qui e ti aspetto.