Autore Topic: Primi piatti  (Letto 4210 volte)

zoya

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Primi piatti
« il: Febbraio 21, 2011, 14:17:51 »
In questo TOPIC vengono postate delle ricette di "primi piatti".Magari già cucinati da noi così sappiamo che  il risultato è sicuro ;D
si possono fare delle domande,dei suggerimenti,dei complimenti (nn guastano mai) ;)
rispettiamo il TOPIC
 eh avanti a tutta cucina :P
 
CIRI TREMA!!!!!!!!!!!

zoya

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Re: Primi piatti
« Risposta #1 il: Febbraio 21, 2011, 14:28:31 »
Spaghetti ai fiori di zucca
tempo di preparazione :50 minuti

ingredienti per 4 persone
350 gr di spaghetti,40 fiori di zucca(o meno,a piacere),1 bustina di zafferano,2 uova,1 pezzetto di cipolla,prezzemolo,40 gr di burro,abbondante formaggio grattugiato,2 cucchiai di olio d'oliva,brodo di dado,sale.

Eliminate il gambo,le foglioline esterne e il peduncolo interno dei fiori di zucchina,lavateli e sgocciolateli.In un tegame,contenente il burro e l'olio caldi,fate appassire ,senza rosolare,i fiori di zucchinala cipolla tritata e il prezzemolo,poi aggiungete un mestolo abbondante di brodo e lasciare cuocere lentementeper 20 minuti circa.Passate il composto al setaccio o al passatutto,unitevi lo zafferano stemperato in poco brodo e continuate la cottura per 5 minuti.Nel frattempo fate cuocere la pasta al dente in abbondante acqua salata.Mescolate le uova intere con il parmigianoe uniteli all'intigolo.Versate subito nel tegame gli spaghetti ben sgocciolati,mescolate un minuto sul fuoco e servite.... :P
« Ultima modifica: Febbraio 21, 2011, 14:34:23 da zoya »
CIRI TREMA!!!!!!!!!!!

RAFFAELE49

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Re: Primi piatti
« Risposta #2 il: Febbraio 26, 2011, 09:09:09 »
SARTU’ DI RISO

Ingredienti
1 grossa cipolla, sugna, olio, 1 dado di brodo, vino rosso, salsa concentrata, 1 kg di riso,
200 g di parmigiano, 200 g di romano, 500 g di fior di latte, 200 g di burro,
2 uova, carne macinata, piselli.

Far soffriggere la cipolla tagliata finemente in olio e sugna. Aggiungere il dado di brodo e quando sarà ben soffritto, far evaporare un mezzo bicchiere di vino rosso. Unire un po’ alla volta il concentrato; quando è ben cotto aggiungere un poco d’acqua e far cuocere per circa un’ora e mezza. Cuocere i piselli col burro e appena pronti aggiungere un po’ di parmigiano; friggere la carne macinata e tagliare a fettine sottili il fior di latte. Lessare il riso in acqua bollente salata, senza mai girarlo. Quando il riso è al dente porlo in una zuppiera e farlo intiepidire. Aggiungere le uova, il parmigiano, il romano e mescolare con una parte della salsa. Contemporaneamente ungere ed impanare uno stampo, versando un primo strato di riso, ricoprire con i piselli, il fior di latte e la carne macinata e cospargere il tutto con sugo e formaggio. Ripetere il procedimento con un successivo strato di riso. Alla fine chiudere con un ultimo strato di riso cosparso di sugo e di parmigiano. Infornare per circa un’ora.


All'esperienza porgeremo orecchio
quando a noi pure il cuor sia fatto vecchio;
assumeremo un'aria più severa
quando ai denti subentra la dentiera.

RAFFAELE49

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Re: Primi piatti
« Risposta #3 il: Febbraio 26, 2011, 09:10:02 »
GENOVESE
    
Ingredienti senza quantità io vado ad occhio e di solito funziona:
Olio
Vino bianco
Cipolle almeno 1/2 kilo
Carota
Sedano
Spicchio d'aglio
Conserva di pomodoro o salsa in mancanza
Tracchia di maiale (per i non napoletani è quel pezzo del maiale composto da un osso con un poco di carne e grasso all'esterno)
Spezzatino di manzo
Pezzetto di lardo
Prosciutto
Salame

Per comodità di preparazione io preferisco tritare con il minipimer tutte le verdure prima di metterle nella casseruola perchè così per la cottura saranno sufficienti un paio d'ore.

Mettere nella pentola un poco d'olio e quando comincia a soffriggere aggiungere tutte le verdure ed un poco di conserva (o un poco di più di salsa)
Quando il tutto comincia a soffriggere aggiungere un mezzo bicchiere di vino bianco ed alzare la fiamma per farlo evaporare.
Aggiungere il lardo, il prosciutto ed il salame napoletano il tutto sminuzzato perchè durante la cottura possa fondersi.
Quando il tutto si è ben amalgamato mettete dentro la tracchia ed lo spezzatino. Se il sugo non dovesse coprire la carne potete aggiungere un poco d'acqua e potrete aggiungerla anche se durante la cottura dovreste avere l'impressione che qualcosa si possa attaccare. Tenete presente che il tutto deve cuocere a fuoco moderato per molto tempo fino a quando la salsa non sarà diventata cremosa. Io per servire preferisco, quando la pasta (adoro le penne) è quasi cotta levare dalla pentola la carne con un pò di salsa per metterla in un piatto e servirla come secondo ed a questo punto mantecare la pasta nella casseruola in cui c'è la salsa, meglio ancora se qualche pezzettino di carne si è staccato durante la cottura e va a finire nel piatto, vi garantisco che nessuno si lamenterà.
P.S. Naturalmente se si ha tempo a disposizione, conviene triturare le verdure a mano. Ovviamente i tempi di preparazione e di cottura si allungano, ma il risultato è migliore.
« Ultima modifica: Febbraio 27, 2011, 12:22:33 da RAFFAELE49 »
All'esperienza porgeremo orecchio
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Re: Primi piatti
« Risposta #4 il: Febbraio 26, 2011, 14:34:57 »
Cipolle almeno 1/2 kilo  eeek
1-2 kili??
 ;D ;D


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zoya

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Re: Primi piatti
« Risposta #5 il: Marzo 06, 2011, 19:30:44 »
1 kg farina tipo 00
4 uova
un pochino di acqua




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fatte con le mie manine....tagliatelle DI "NONNA" ZOYA :ppprrr:


CIRI TREMA!!!!!!!!!!!

Pisola

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PASTA
« Risposta #6 il: Novembre 01, 2014, 05:21:12 »
Ciao

pasta con porri , pancetta , sale , pepe , parmigiano e un uovo sabattuto  :top:

prima si fanno andare i porri , poi si aggiunge pancetta , sale , pepe , uovo sbattuto e infine si condisce

pasta e si finisce con mettere sopra il parmigiano

buon appetito !

presenza

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Re:Primi piatti
« Risposta #7 il: Aprile 07, 2015, 15:59:19 »
Rigatoni uova, mozzarella e tonno


Ricetta semplice e d'effetto. Bollire le uova e prendere solo i rossi, sbriciolarli in una ciotola e aggiungervi mozzarella a dadini, tonno e pepe. Quando la pasta sarà cotta versarla nella ciotola e amalgamarla con il sugo... una bontà!

Birik

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Re: Primi piatti
« Risposta #8 il: Maggio 20, 2015, 18:30:59 »
SARTU’ DI RISO

Ingredienti
1 grossa cipolla, sugna, olio, 1 dado di brodo, vino rosso, salsa concentrata, 1 kg di riso,
200 g di parmigiano, 200 g di romano, 500 g di fior di latte, 200 g di burro,
2 uova, carne macinata, piselli.

Far soffriggere la cipolla tagliata finemente in olio e sugna. Aggiungere il dado di brodo e quando sarà ben soffritto, far evaporare un mezzo bicchiere di vino rosso. Unire un po’ alla volta il concentrato; quando è ben cotto aggiungere un poco d’acqua e far cuocere per circa un’ora e mezza. Cuocere i piselli col burro e appena pronti aggiungere un po’ di parmigiano; friggere la carne macinata e tagliare a fettine sottili il fior di latte. Lessare il riso in acqua bollente salata, senza mai girarlo. Quando il riso è al dente porlo in una zuppiera e farlo intiepidire. Aggiungere le uova, il parmigiano, il romano e mescolare con una parte della salsa. Contemporaneamente ungere ed impanare uno stampo, versando un primo strato di riso, ricoprire con i piselli, il fior di latte e la carne macinata e cospargere il tutto con sugo e formaggio. Ripetere il procedimento con un successivo strato di riso. Alla fine chiudere con un ultimo strato di riso cosparso di sugo e di parmigiano. Infornare per circa un’ora.

Beh io sono cuoca e appassionata di cucina napoletana. Questa ricetta sminuisce il piatto più complesso della cucina partenopea. Il riso va cotto per 6 minuti nella salsa di pomodoro e tirato col brodo come un risotto. Il ripieno è fatto di polpettine, pezzetti di salsiccia, piselli, scamorza, funghi secchi besciamella e parmigiano. Con il riso raffreddato e condito con uova e parmigiano, si fodera la teglia facendo una scatola nel cui interno va il ripieno. si chiude la scatola col rimanente riso e si passa al forno. La ricetta proposta dall'amico è un semplice timballo che ha poco da vedere col sartù. Poi ogni massaia ha i suoi segreti, ma consiglio questa ricetta che Ada Boni ha descritto nel suo Talismano della Felicità.

RAFFAELE49

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Re: Primi piatti
« Risposta #9 il: Maggio 20, 2015, 21:54:58 »
SARTU’ DI RISO

Ingredienti
1 grossa cipolla, sugna, olio, 1 dado di brodo, vino rosso, salsa concentrata, 1 kg di riso,
200 g di parmigiano, 200 g di romano, 500 g di fior di latte, 200 g di burro,
2 uova, carne macinata, piselli.

Far soffriggere la cipolla tagliata finemente in olio e sugna. Aggiungere il dado di brodo e quando sarà ben soffritto, far evaporare un mezzo bicchiere di vino rosso. Unire un po’ alla volta il concentrato; quando è ben cotto aggiungere un poco d’acqua e far cuocere per circa un’ora e mezza. Cuocere i piselli col burro e appena pronti aggiungere un po’ di parmigiano; friggere la carne macinata e tagliare a fettine sottili il fior di latte. Lessare il riso in acqua bollente salata, senza mai girarlo. Quando il riso è al dente porlo in una zuppiera e farlo intiepidire. Aggiungere le uova, il parmigiano, il romano e mescolare con una parte della salsa. Contemporaneamente ungere ed impanare uno stampo, versando un primo strato di riso, ricoprire con i piselli, il fior di latte e la carne macinata e cospargere il tutto con sugo e formaggio. Ripetere il procedimento con un successivo strato di riso. Alla fine chiudere con un ultimo strato di riso cosparso di sugo e di parmigiano. Infornare per circa un’ora.

Beh io sono cuoca e appassionata di cucina napoletana. Questa ricetta sminuisce il piatto più complesso della cucina partenopea. Il riso va cotto per 6 minuti nella salsa di pomodoro e tirato col brodo come un risotto. Il ripieno è fatto di polpettine, pezzetti di salsiccia, piselli, scamorza, funghi secchi besciamella e parmigiano. Con il riso raffreddato e condito con uova e parmigiano, si fodera la teglia facendo una scatola nel cui interno va il ripieno. si chiude la scatola col rimanente riso e si passa al forno. La ricetta proposta dall'amico è un semplice timballo che ha poco da vedere col sartù. Poi ogni massaia ha i suoi segreti, ma consiglio questa ricetta che Ada Boni ha descritto nel suo Talismano della Felicità.

Con tutto il rispetto per gli appassionati di cucina napoletana ed in particolare per la signora Ada Boni, faccio presente che la ricetta che ho postato è stata tratta dal libro "Frijenno magnanno" scritto da napoletani amanti della cucina che hanno desiderato condividere con altri le loro esperienze. Forse il talismano che ci permette di raggiungere la felicità non è sempre lo stesso per tutti. Non ho il piacere di conoscere la signora Ada Boni e quindi non posso giudicare, ma forse la sua è una cucina più tendente al romano.
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Birik

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Re:Primi piatti
« Risposta #10 il: Maggio 21, 2015, 00:42:57 »
Ho interpellato un amico che lavora nella cucina del grande Gennaro Esposito a Vico Equense e  conferma quanto ho scritto con l'aggiunta di fegatini di pollo. Ad ogni modo la ricetta prevede la cottura del riso nel sugo di pomodoro fresco al basilico. Tutto il resto è un surrogato. Per me Esposito insieme a Tonino Cannavacciuolo è il miglior cuoco napoletano e forse d'Italia. Il grande Vincenzo Corrado, monsù dei Borbone, lo preparava in bianco, quando l'uso del pomodoro era ancora visto con sospetto, e cuoceva il riso in un buon brodo ristretto. Fu poi Ippolito Cavalcanti al quale va il merito di aver introdotto il pomodoro a Napoli che lo colorò di rosso . Certo che essendo un piatto elaborato e lungo da preparare si cerca di accorciare i tempi omettendo ingredienti e passaggi, ma in tal caso non si può chiamare sartù. Escludo qualsiasi intreccio del fantastico timballo con la cucina romana; al limite siciliana dove il riso era molto usato e che ha molte commistioni con quella partenopea. Testimone l'arancina di riso, orgoglio dell'isola che si prepara proprio come un sartù, mentre il supplì di origini romane è semplice riso condito imbottito e fritto.
Allego osservazioni del commissario Montalbano.
Adelina ci metteva due jornate sane sane a pripararli. Ne sapeva, a memoria, la ricetta. Il giorno avanti si fa un aggrassato di vitellone e di maiale in parti uguali che deve còciri a foco lentissimo per ore e ore con cipolla, pummadoro, sedano, prezzemolo e basilico. Il giorno appresso si pripara un risotto, quello che chiamano alla milanìsa, (senza zaffirano, pi carità!), lo si versa sopra a una tavola, ci si impastano le ova e lo si fa rifriddàre. Intanto si còcino i pisellini, si fa una besciamella, si riducono a pezzettini ‘na poco di fette di salame e si fa tutta una composta con la carne aggrassata, triturata a mano con la mezzaluna (nenti frullatore, pi carità di Dio!). Il suco della carne s’ammisca col risotto. A questo punto si piglia tanticchia di risotto, s’assistema nel palmo d’una mano fatta a conca, ci si mette dentro quanto un cucchiaio di composta e si copre con dell’altro riso a formare una bella palla. Ogni palla la si fa rotolare nella farina, poi si passa nel bianco d’ovo e nel pane grattato. Doppo, tutti gli arancini s’infilano in una padeddra d’oglio bollente e si fanno friggere fino a quando pigliano un colore d’oro vecchio. Si lasciano scolare sulla carta. E alla fine, ringraziannu u Signiruzzu, si mangiano!”.

Per sicurezza aggiungo la ricetta di Pellegrino Artusi che omette la besciamella e piselli per me fondamentali.
ngredienti per 6 persone:

300 g di riso,
100 g di burro,
50 g di polpa di pomodoro,
75 cl di brodo,
1/2 cipolla,
100 g di polpa di manzo tritata,
50 g di salsiccia,
100 g di fegatini di pollo,
20 g di funghi secchi,
1/2 mozzarella,
1 bicchiere di latte,
2 uova,
mollica di pane,
pangrattato,
farina,
olio d'oliva,
sale,
pepe.


Preparate separatamente i vari ingredienti che servono per il ripieno.
Mescolate alla polpa di manzo tritata un po' di mollica di pane intrisa di latte salato, formate alcune palline grandi come nocciole, infarinatele.
In una padella scaldate l'olio e il burro e friggete le polpette.
Mettetele da parte.
Tritate grossolanamente i funghi, precedentemente ammollati in acqua tiepida, salateli poco e cuoceteli coperti per 20 minuti con una noce di burro.
Sempre nel burro insaporite i fegatini di pollo puliti, lavati e tagliati a pezzetti; salateli soltanto a fine cottura.
In un tegamino scottate la salsiccia spellata e sbriciolata.
Tagliate a dadini la mozzarella.
Fate rosolare nel burro la cipolla, unite la polpa di pomodoro, poi versatevi il riso e, un po' alla volta, il brodo mescolando fino a quando il riso è cotto al dente.
Imburrate molto bene una teglia e cospargetela di pangrattato.
Rivestite il fondo e i bordi con uno strato di risotto e poi disponetevi gli ingredienti del ripieno mescolati fra loro; in ultimo le uova sbattute.
Ricoprite tutto con il restante riso.
Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per circa 45 minuti.
Ritirate, lasciate riposare 10 minuti, poi sformate il sartù sul piatto da portata e servite subito questo sontuoso primo piatto.


Ti ringrazio Raffaele per avermi offerto lo spunto ad approfondire le origini e gli ingredienti di questo tripudio di sapori che ho preparato perfino nel mio ristorante a Capo Verde e che è stato apprezzato anche dai locali. Il bello della passione per la cucina è anche la ricerca storica.
« Ultima modifica: Maggio 21, 2015, 02:24:33 da Birik »

presenza

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Re:Primi piatti
« Risposta #11 il: Maggio 21, 2015, 07:18:21 »
È vero, la cucina rispecchia la storia del tempo, gli usi e i costumi di un popolo, racchiude motivazioni piccole e grandi. Si tramanda oralmente e anche scritta e ogni versione di un piatto parla di sè. È proprio vero che noi siamo quello che mangiamo!

Birik

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Re:Primi piatti
« Risposta #12 il: Maggio 21, 2015, 12:38:01 »
Un proverbio napoletano  ci da' indicazioni sulla cottura del polpo. O' purpo adda' coce rint'all'acqua soia. Il polpo deve cuocere nella sua acqua, che sarebbe come dire lascia stare che la rabbia altrui sbollisca da sola. La vera ricetta del polpo alla Luciana (i Luciani abitanti di S. Lucia quartiere nei pressi di Castel dell'Ovo) infatti non prevede acqua ma solo aglio olio peperoncino pomodoro e un filo d'olio, magari una foglia di alloro,. Si cuoce a fiamma impercettibile in una pentola ben chiusa, minimo un'ora, a secondo della grandezza dell'animale. Il brodo prodotto dalla cottura è un profumato intingolo nel quale inzuppare crostini di pane. Anche qui esistono molte varianti, la migliore è quella di imbottire la testa con un trito di pane secco, prezzemolo, olive e capperi.

RAFFAELE49

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Re:Primi piatti
« Risposta #13 il: Maggio 22, 2015, 12:41:58 »
In primis devo ringraziare Birik per la risposta estremamente esaustiva e ottimamente corredata da documentazione. A questo punto ho deciso che in una delle prossime puntate che farò sulla costiera, costiera amalfitana ovviamente, prenoterò da "Torre del saracino" informandomi se si può avere il sartù. E' probabile che incontri anche il tuo amico, dovrebbe essere facile dicendo che abbiamo in comune una conoscenza che ha un ristorante a Capo Verde. Inoltre terrò presente, la prossima volta che preparerò il sartù, tutto quanto letto, con esclusione della besciamella perché non mi piace.
Un ulteriore ringraziamento, perché parlando del polpo. mi ha riportato alla mente un uso che oggi, purtroppo non esiste più. "O bror'e purp" cioè il brodo di polpo si preparava per strada ed era una tradizione rimasta viva più o meno fino alla fine degli anni sessanta. C'era una enorme marmitta che bolliva con dentro una "purpessa" polpo di dimensioni più che ragguardevoli; il brodo veniva servito nei bicchieri cosiddetti infrangibili dell'epoca, che avevano una enorme tendenza a rompersi, e dentro ci si metteva una "ranfetella" pezzo di tentacolo; il tutto era strapieno di pepe. Io andavo a piazza Porta Capuana le sere di inverno e vi assicuro che dopo un bicchiere si cominciava a sudare.     
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Birik

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Re:Primi piatti
« Risposta #14 il: Maggio 22, 2015, 13:48:18 »
Ehehh Raffaele sarà difficile trovare il sartù alla Torre. La cucina di Esposito si costruisce sì sulla tradizione, ma sfocia nell'innovazione. Dunque nuovi accostamenti cromatici e sensoriali. Vorrei tanto che a' purpessa tornasse ad essere la regina dello street food napoletano. dharmas