E senza accorgermene mi sono chiusa al mondo
disse una donna all’altra sua compagna
mentre affacciate ad un parapetto guardavano l’orizzonte.
L’una taceva e l’altra ricordava e piano piano
sbocconcellava le parole come si fa con le molliche di pane.
Attorno a loro passavano le ore con lunghe gambe
fasciate da calze di seta mentre i passanti le ignoravano
assorti com’erano tra pensieri e misteri.
Quel giorno le due donne si ascoltarono molto
ma non riuscirono a trovare una chiave
che potesse aprire la loro porta.
Così a braccetto l’una accanto all’altra
se ne tornarono là da dove erano venute
barcollando come ubriache sotto un cielo stellato
ed una luna testimone della loro struggente sinfonia.