Ieri sera su Rai 3 ho visto un film che reputo di buon livello: è titolato
“Le cose che non ti ho detto”.
Grace e Edward sono sposati da 29 anni. Entrambi in pensione, abitano nella piccola città costiera di Seaford, nel Sussex.
Grace è una donna piacente, religiosa, raccoglie poesie per farne un’antologia. Cita a memoria i versi di
William B. Yeats, Christina Rossetti ed Henry King; lui, più anziano, è un ex insegnante che continua a fare ricerche del periodo napoleonico.
Una coppia che si sopporta senza infastidirsi a vicenda, ma entrambi incapaci di tenerezza. Grace un giorno protesta: “Voglio una reazione, un vero matrimonio. Perché scappi sempre da me?”. Edward replica: “Ho sempre la sensazione di essere nel torto con te, mi fai sentire sbagliato”.
Edward e Grace hanno un figlio, Jamie, che vive a Londra.
Su richiesta del padre il ragazzo va a trovare i genitori in un fine settimana. La prima sera del suo arrivo, la cena in famiglia si conclude con una lite tra Grace e Edward, e Jamie si rende conto che il weekend sarà affliggente.
Il giorno dopo Grace si reca in chiesa per la messa e Jamie viene a sapere da suo padre il vero motivo del suo invito: “Ho intenzione di lasciare tua madre. Per quanto sembri ridicolo, mi sono innamorato”. L’altra donna, di nome Angela, lo rende felice e libero di essere sé stesso.
Il genitore si confida con il figlio e gli racconta del primo incontro con Grace, sul perché all’epoca ha cominciato una relazione con lei e sui motivi che lo hanno indotto a concludere il rapporto dopo tanti anni.
Durante la colazione il marito comunica alla moglie che il loro matrimonio è finito, e che da un anno ha una nuova compagna.
Grace non accetta che Edward voglia rompere la loro relazione. Ma la decisione dell’uomo è irrevocabile e se ne va. Prima così mite e remissivo, quasi rassegnato, molla tutto per raggiungere la nuova compagna. Ha deciso di dire basta, perché consapevole che non è mai stato veramente felice con Grace, imperativa ed energica.
Jamie ha suoi problemi con una probabile partner, comunque tenta di confortare sua madre, ma la donna non ha la forza di reagire.
Molti matrimoni durano anni tra silenzi e solitudini coniugali. Poi per uno dei due giunge il momento di dare una svolta alla propria vita anche se non si è più giovani.
Il significato del film è racchiuso in una frase detta nel finale:
“All’inizio c’erano tre persone infelici, ora ce n’è solo una”. Questa persona è ovviamente Grace.
La frase può sembrare cinica o crudele, ma nelle relazioni di coppia spesso è così.
Si può decidere di lasciare la propria compagna di vita dopo tanti anni di unione e le si vuole ancora bene ma non è amore ? Sì, può accadere se all’amore non fa seguito la felicità, il fine ultimo, la ragione di un’intera esistenza. Come dire: non è mai troppo tardi per ricominciare, voltare pagina e trovare una seconda strada, nonostante la tarda età, il lungo passato di coppia, un figlio, la tranquillità economica.
L’infelicità non deve essere una condanna ma motivo per cambiare rotta. L’incompatibilità tra due persone prima o poi emerge e non è sufficiente nasconderla in una dimensione d’amore soltanto illusiva.