Autore Topic: "Le cose che non ti ho detto"  (Letto 475 volte)

Doxa

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"Le cose che non ti ho detto"
« il: Luglio 06, 2024, 10:02:17 »
Ieri sera su Rai 3  ho visto un film che reputo di buon livello: è titolato “Le cose che non ti ho detto”.

Grace e Edward sono sposati da 29 anni. Entrambi in pensione, abitano nella piccola città costiera di Seaford, nel Sussex.



 

Grace è una donna piacente, religiosa,  raccoglie poesie per farne un’antologia. Cita a memoria i versi di William B. Yeats, Christina Rossetti ed Henry King; lui, più anziano, è un ex insegnante che  continua a fare ricerche del periodo napoleonico.

Una coppia che si sopporta senza infastidirsi a vicenda, ma  entrambi incapaci di tenerezza. Grace un giorno protesta: “Voglio una reazione, un vero matrimonio. Perché scappi sempre da me?”. Edward replica: “Ho sempre la sensazione di essere nel torto con te, mi fai sentire sbagliato”.

Edward e Grace hanno un figlio, Jamie, che vive a Londra.


 

Su richiesta del padre il ragazzo va a  trovare i genitori in un fine settimana. La prima sera del suo arrivo, la cena in famiglia si conclude con una lite tra Grace e Edward, e Jamie si rende conto che il weekend sarà affliggente.

Il giorno dopo Grace si reca in chiesa per la messa e Jamie viene a sapere da suo padre il vero motivo del  suo invito: “Ho intenzione di lasciare tua madre. Per quanto sembri ridicolo, mi sono innamorato”. L’altra donna, di nome Angela, lo rende felice e libero di essere sé stesso.

Il genitore si confida con il figlio e gli racconta del primo incontro con Grace, sul perché  all’epoca ha cominciato una relazione con lei e sui motivi che lo hanno indotto a concludere  il rapporto dopo tanti anni.

Durante la colazione il marito comunica alla moglie che il loro matrimonio è finito, e che da un anno ha una nuova compagna.
Grace non accetta che Edward voglia rompere la loro relazione. Ma la decisione dell’uomo è irrevocabile e se ne va. Prima così mite e remissivo, quasi rassegnato, molla tutto per raggiungere la nuova compagna. Ha  deciso di dire basta,  perché consapevole che non è mai stato veramente felice con Grace,  imperativa ed energica.

Jamie  ha  suoi problemi con una  probabile partner, comunque tenta di confortare sua madre,  ma la donna non ha la forza di reagire.

Molti matrimoni durano anni tra silenzi e solitudini coniugali. Poi per uno dei due giunge il momento di dare una svolta alla propria vita anche se non si è più giovani. 

Il significato del film  è racchiuso in una frase detta nel finale: “All’inizio c’erano tre persone infelici, ora ce n’è solo una”. Questa persona è ovviamente Grace.

La frase può sembrare cinica o crudele, ma nelle relazioni di coppia spesso è così.

Si può decidere di lasciare la propria compagna di vita dopo tanti anni di unione e le si vuole ancora bene ma non è amore ? Sì, può accadere se all’amore non fa seguito la felicità, il fine ultimo, la ragione di un’intera esistenza. Come dire: non è mai troppo tardi per ricominciare, voltare pagina e trovare una seconda strada, nonostante la tarda età, il lungo passato di coppia, un figlio, la tranquillità economica.

L’infelicità non deve essere una condanna ma motivo per cambiare rotta.  L’incompatibilità tra due persone prima o poi emerge e non è sufficiente nasconderla in una dimensione d’amore soltanto illusiva.
« Ultima modifica: Luglio 19, 2024, 17:17:36 da Doxa »

Doxa

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Re:"Le cose che non ti ho detto"
« Risposta #1 il: Luglio 06, 2024, 16:04:35 »
Un lettore mi ha scritto un mp per dirmi: “Ma, da anziano, è andato a cercarsi altre grane con un altra donna? Folle! Se sei riuscito a scollarti vai a reincollarti? Stolto! Insegui la felicità? Illuso! Con un'altra donna per giunta? Doppiamente illuso! La felicità , se non la trovi dentro di te, nessuno te la può dare. L'infelicità al contrario ne trovi a vagonate negli altri. E tutti sono pronti a condividerla. L'unica è risparmiare i soldi per una brava e onesta badante”.

La mia risposta:

perché limitarsi soltanto ad una onesta badante ? Se lui e lei per vari motivi sono soli perché non farli  provare a farsi compagnia ? In merito, nel novembre 2022,  nella sezione  “Letteratura che passione” cominciai un topic titolato: “Che ne diresti di dormire insieme ?” Fu ispirato dal romanzo “Le nostre anime di notte” (titolo originale “Our souls at night”),  dello scrittore statunitense Alan Kent Haruf (1943 – 2014).

Nel post citai lo scrittore e poeta Milan Kundera, che   nel romanzo “L’insostenibile leggerezza dell’essere” scrisse: “Fare l'amore con una donna e dormire con una donna sono due passioni non solo diverse, ma quasi opposte.
L'amore non si manifesta col desiderio di fare l'amore (desiderio che si applica a una quantità infinita di donne) ma col desiderio di dormire insieme (desiderio che si applica a un' unica donna)”
. Infatti dormire insieme è la dimostrazione di reciproca fiducia,  di  intimità tra due persone, ancora di più che fare sesso. Si accetta di restare incoscienti in balia di  una persona che può scegliere se proteggerci, rassicurarci o approfittarne per farci del male.


« Ultima modifica: Luglio 06, 2024, 22:47:24 da Doxa »