Di solito un sentiero viene creato dal continuo passaggio di animali e persone.
Camminare nei sentieri che s’inoltrano nei boschi di pino silvestre, abeti, faggi e betulle. E’ un andare secondo natura, come i Sami e gli Inuit, senza mappe o GPS, affidandosi al sole, ai crinali dei monti, ai venti, alla visione dell’ambiente avvolto dal silenzio, avvolgente come la nebbia. Un passo dietro l’altro nell’inconoscibile, solo con l’uso degli occhi e della mente, e diventa psicoterapia itinerante. Sostare e contemplare il mistero dell’universo, come davanti a un disvelamento.
tipico sentiero prealpino
Seguire un sentiero che s’inoltra tra vegetazioni spesso selvatiche è un’esperienza interessante ma nel contempo inquietante.
La Commissione Escursionismo del Club Alpino Italiano ha classificato i sentieri in sette tipologie:
1. turistico, sentiero facile in località turistiche;
2. escursionistico, anche questo privo di difficoltà e collegato a dei rifugi per la sosta;
3. attrezzato, per escursionisti esperti e caratterizzato dalla presenza di funi o scale;
4. alpinistico, con dei gradi di difficoltà, adatto a escursionisti esperti e necessita di un equipaggiamento adeguato;
5. via ferrata, è su pareti rocciose e sulle creste montuose, attrezzato con funi o scale;
6. storico, importanza della via e ne valorizza l’aspetto culturale;
7. tematico, a scopo formativo, non presenta eccessive difficoltà.
Esistono anche altri tipi di classificazione. Una è relativa alla lunghezza e suddivide i sentieri in breve, media e lunga percorrenza. I primi sono itinerari circolari, senza grandi difficoltà con una durata massima di due giorni. I secondi, supportati da attrezzature ricettive, adatti ad escursionisti esperti e possono prevedere una camminata sino a sette giorni. Quelli di lunga percorrenza si caratterizzano per la durata di molti giorni di marcia e sono dotati della necessaria ricettività lungo il percorso.
Un’altra classificazione è legata al carattere funzionale dei sentieri. Li divide in sentieri:
di fondovalle, che collegano i paesi tra di loro;
di accesso dai fondovalle, che conducono ai rifugi montani ai passi e cime.
attrezzati: sentieri dotati di segnaletica, tratti attrezzati (scale di ferro, cordini, staffe, appigli, ecc.)
vicinali: sentieri creati su fondi privati e usati per collegarsi a una pubblica via. Nelle mappe catastali possiamo riconoscere il sentiero vicinale in quanto nella sua intersezione con le strade principali è chiuso e non ha un passo carrabile. Di fatto viene usato solo per il passaggio di persone e animali in quanto privo dei requisiti necessari occorrenti per il transito di automezzi.
Un sentiero è utile se viene usato. Scoprire nuovi sentieri o rendere fruibili quelli coperti da rovi ed erbacce, significa creare le condizioni per continuare la funzione che aveva quando fu realizzato.
sentiero costiero che conduce al faro sul promontorio