Autore Topic: simbologia cristiana: il pellicano  (Letto 662 volte)

Doxa

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simbologia cristiana: il pellicano
« il: Dicembre 28, 2023, 18:07:42 »
Il “Physiologus” è un testo redatto ad Alessandria d’Egitto tra il II e il IV sec. d. C. da un autore ignoto.  Contiene  brevi capitoli con la descrizione anche simbolica di animali (veri e  immaginari), piante e alcuni tipi di pietre. Sono  allegoricamente presentati anche tramite citazioni bibliche e rimandano a significati metafisici inerenti la “corte celeste” o il comportamento umano.

Una delle leggende contenute nel testo citato  racconta la storia di  un pellicano, uccello acquatico con il becco allungato con grande sacco gulare  che viene utilizzato per catturare la preda e drenare l'acqua prima di ingerirla.
Si nutre soprattutto di pesci, ma anche di crostacei e vermi. 

La femmina depone 2-4 uova, che cova per circa 33-36 giorni. I piccoli vengono allevati da entrambi i genitori.

Per dar da mangiare alla progenie  il pellicano ritrae il becco verso il petto per favorire l’apertura del sacco gulare e far uscire il cibo da dare ai figli.

Nell’arte religiosa viene raffigurato eretto sopra il suo nido, con le ali spalancate e nell’atto di nutrire i suoi piccoli.
 
Spesso le sue piume sono rossastre a causa del sangue delle sue prede e questo ha fatto si che si diffondesse la credenza che pur di non far morire di fame i suoi figli si lacerasse il corpo.

Nel Medioevo quel colore  rosso sulle piume del petto del pellicano  fu interpretato dai cristiani come simbolo del sangue versato da Gesù sulla croce. 

Tommaso d’Aquino nel suo inno eucaristico  scritto nel 1264  titolato “Adoro te devote”, fra l’altro scrisse:  “Pie pellicáne, Jesu Dómine, / me immúndum munda tuo sánguine, / cujus una stilla salvum fácere, / totum mundum quit ab ómni scélere” (=  O pio pellicano Signore Gesù, / purifica me, peccatore, col tuo sangue, /  che, con una sola goccia, può rendere salvo / tutto il mondo da ogni peccato).

Dante Alighieri utilizzò la simbologia di questo animale in riferimento all'ultima cena in cui l’apostolo Giovanni reclinò il capo sul petto del Signore: “Questi è colui che giacque sopra ‘l petto / del nostro pellicano, e questi fue / di su la croce al grande officio eletto” (Paradiso, XXV, 112-114).
(= «Costui è quello (l’apostolo Giovanni) che mise la testa sul petto di Cristo, e fu scelto dalla croce all'alto compito (di sostituire Gesù come figlio di Maria).
Ecco quindi che Il pellicano diventa il simbolo dell’abnegazione con cui si amano i figli.


Pellicani bianchi

A me il pellicano che dà da mangiare ai suoi figli evoca l’immagine della Madonna del latte che nutre il figlio, della quale ho lungamente discettato in un altro topic.