Segue XV secoloGentile Nina, spero che tu sia guarita e pronta a folleggiare durante le prossime feste natalizie.
Se fossi capace ti dedicherei un’ode, e come Ugo Foscolo le darei come titolo: “All’amica risanata”, per celebrare la tua guarigione. Quel poeta la dedicò ad una sua amica, la contessa Antonietta Fagnani Arese.
Torno al XV secolo, periodo convenzionale di transizione dalla fine del Medioevo all’inizio del primo Rinascimento, caratterizzato anche dalla trasformazione culturale e artistica.
In quel secolo ci fu la moda femminile della rasatura dell'attaccatura dei capelli sopra la fronte, usanza limitata alle nobildonne, ma non tutte.
Le cronache dell’epoca informano, ad esempio, che i Fiorentini e i Veneziani consideravano bella una fronte alta, derivata dalla rasatura dei capelli; gradivano anche le sopracciglia sottili o rasate.
Rogier van der Weyden, ritratto di giovane donna, olio su tavola, 1460 circa, National Gallery of Art di Washington
Il piccolo quadro (cm 37 x 27) fu realizzato dal pittore belga Rogier van der Weyden: questo suo nome è la versione in lingua fiamminga del nome originale, Rogier de la Pasture, nato a Tournai nel 1399 circa e morto a Bruxelles nel 1464.
Questo artista produsse numerosi quadri anche per alcune casate nobiliari italiane: gli Este, gli Sforza e i Medici.
Non si sa chi sia la giovane. Alcuni esperti hanno ipotizzato che possa essere Maria di Valengin, figlia illegittima di Filippo il Buono, duca di Borgogna.
La donna è una dama della nobiltà, ritratta a mezza figura, presentata di tre quarti su sfondo nero. Dello stesso colore è il suo abito, sul quale è evidente la cintura rossa con fibbia.
Il suo sguardo evita quello di un eventuale spettatore.
Il suo labbro inferiore è carnoso.
Nella scollatura del vestito nero si vede la camicia e la collana.
Le mani della giovane donna sono sovrapposte sembrano poggiate su una balaustra. Ha un anello nel dito anulare della mano destra ed un altro anello nel dito mignolo della mano sinistra.
Dettaglio del ritratto
In testa il velo semi-trasparente copre la fronte ed ha i lembi laterali rettangolari. Sovrasta il cappello. L’attaccatura dei capelli è più alta dopo la rasatura per avere la fronte più ampia, secondo il dettame della moda del XV secolo.
Anche la sopracciglia sono rasate.
Nel XV secolo un altro esempio femminile di rasatura dei capelli nella parte alta della fronte.
Andrea Mantegna, Barbara di Brandeburgo (moglie di Ludovico III Gonzaga) 1474, dettaglio nel ciclo di affreschi nella “Camera degli Sposi”, palazzo ducale, Mantova.
Rimanendo alle acconciature femminili, informo che a Vicenza, nel Palazzo Leone Montanari, da ieri, 14 dicembre 2023, e fino al 7 aprile 2024 c’è la mostra dedicata al tema delle acconciature femminili nei secoli.
L’acconciatura di Faustina Maggiore, moglie dell’imperatore Antonino Pio, considerata simbolo di concordia e di amore coniugale.
Antonino Pio regnò dal 138 al 161. Fu definito “pio” perché rispettoso del Senato di Roma e delle antiche tradizioni. Tollerante verso i vari culti religiosi, assicurò sufficiente sicurezza ai confini dell’impero romano.
In epoca rinascimentale le trecce di Faustina ispirarono l’acconciatura di numerose nobili.
Nel Cinquecento la poetessa veneziana Moderata Fonte, nel suo dialogo “Il merito delle donne” rivendicava la loro libertà, perché “nate per allegrar e adornar el mondo”, di fare dei propri capelli “ciò che ne piace”, volgendoli ora da un lato ora dall’altro senza che gli uomini avessero “da impicciarsi”.
Ed in effetti, al di là del colore o della foggia del ricciolo, l’acconciatura ha permesso alle donne di proporre modelli estetici o di esprimere il desiderio di rappresentare sé stesse, nonostante le critiche ecclesiastiche.
Antonio Canova, Lucrezia d’Este, scultura in marmo, 1821, collezione privata
dettaglio
Con le sue “picciolette masse ricciolute” che confluiscono in una crocchia, divise sulla fronte e raccolte verso le tempie da entrambi i lati del volto.
Lucrezia d’Este era la figlia terzogenita del duca di Ferrara Ercole II d’Este e della principessa Renata di Francia.