E siamo come solitarie monadi
a vivere dentro le nostre stanze parallele, là dove non c'è colore ed il sapore non ha più nemmeno un ricordo d'amore.
Appariamo e scompariamo come fantasmi
nella notte senza lasciare traccia, senza che l'ora sopraggiunga alla nostra ora.
Manca il coraggio di vivere all'aperto
rischiare una puntura d'insetto e ascoltare
il canto delle cicale e il grano in estate.
Ecco allora che in questa sera il disincanto impera, così ti guardo cielo e tu sei lì
sempre lo stesso e ci schiacci con il tuo verdetto.