Mister buongiorno, ho un quesito da sottoporre al tuo “vaglio”.
Penso che ognuno di noi abbia un hobby, oppure sia esperto o conoscente di un ramo del sapere, allora perché non comincia dei topic con vari post su un tema gradito ?
Io scrivo su varie materie, vedo che vengo letto, ma gli interlocutori sono rari, da che dipende ?
In attesa della tua risposta, riprendo il mio metaforico cammino in questo topic.
Non bisogna confondere il paesaggio con l’
ambiente: questo sostantivo deriva dal latino “ambiens”, participio presente del verbo ambire (= andare attorno, circondare).
L’ambiente naturale è tutto ciò che ci sta intorno, che ci circonda, come l’ambiente subacqueo circonda un pesce. E’ un sistema complesso, formato da fattori fisici, elementi chimici e biologici, che permettono l’interazione tra gli esseri viventi.
Invece è paesaggio anche un locus amoenus: frase usata in letteratura con riferimento ad un luogo ameno, piacevole, fra piante, alberi, vicinanza di una fonte o di un ruscello, il cinguettio degli uccelli.
Thomas Cowperthwait Eakins, Arcadia, olio su tela, 1883, Metropolitan Museum di New York.
Nel bucolico (= pastorale) paesaggio il giovane in piedi suona il doppio flauto; il bambino sdraiato suona il flauto di Pan; la ragazza dai lunghi capelli raccolti sulla nuca è distesa di spalle, poggiata sul fianco destro sopra un lenzuolo sul prato e ascolta la musica.
Arcadia è il nome di un territorio montuoso della Grecia, nel Peloponneso. Era ed è frequentata dai pastori per la transumanza degli ovini.
Nella trasfigurazione letteraria e nella poesia l’Arcadia è considerata un luogo idilliaco: questo aggettivo fa riferimento al vivere con serenità nella natura agreste e generosa.
Secondo la mitologia greca, l’Arcadia era possedimento di Pan, divinità non dell’Olimpo, dall’aspetto di satiro, protettore della pastorizia ed altro. Era compagno di Dioniso e di ninfe, amava la danza e la musica, era un “viveur”: gli piaceva la vita mondana, i divertimenti e le avventure amorose con le ninfe. Erano divinità immortali di vari tipi, collegate alla natura: per esempio, Oreadi (= ninfe di montagna); Nereidi (= ninfe di mare); Naiadi (= ninfe delle fonti) Driadi (= ninfe degli alberi). Compagne della bella dea Artemide (dai Romani denominata Diana), quando Pan suonava il flauto le ninfe danzavano e cantavano in modo melodioso. Spesso partecipavano ai cortei di Dioniso, di Hermes, di Pan o della cacciatrice Artemide.
La mitologia greca narra che le ninfe erano bellissime, eternamente giovani, corteggiate da uomini mortali e da eroi.
Tornando all’Arcadi è soggetto artistico sin dall’antichità, sia nelle arti visuali, sia in letteratura.
Le immagini di bellissime ninfe che giocano e corrono in una rigogliosa foresta sono state frequenti fonti di ispirazione per pittori e scultori.