Dal mio punto di vista le risoluzioni sul costo della benzina sono state un grosso errore politico. Ci sono elementi più o meno visibili dell'inflazione e del caro vita ma l'aumento del costo dei carburanti tocca direttamente le tasche dei cittadini e crea malumori super partes. Inoltre ha evidenziato, fin dall'inizio del governo, una fragilità nel mantenere le proprie posizioni cedendo all'assedio degli alleati.
Iniziare una partita con un autogol non è un bell'inizio.
Anche nel caso dei migranti abbiamo visto la Meloni piantare un muso duro per poi retrocedere dalle proprie posizioni intransigenti per cercare una mediazione internazionale.
Vedo note positive nella risoluzione del problema energetico con il distanziamento dalla Russia e il completamento dell'approvvigionamento attraverso l'Algeria.
In definitiva, aspetterei la fine del 2023 per vedere se le iniziative prese dal governo saranno sufficienti per arginare una possibile recessione, l'aumento del caro vita e delle risorse energetiche, una possibile risoluzione della guerra in Ucraina e una saggia gestione del piano di ripresa economico. È una congiuntura storica, economica e politica molto complessa e non sarà facile districarsi, per nessun governo in Europa.
