Ciao mr.blue
Capisco l'atteggiamento culturale che proibisce di mangiare certi cibi, per esempio, in India, di nutrirsi della carne vaccina in quanto le vacche sono considerate sacre. Noi non mangiamo la carne di cane perché suppongo non sia squisita; ma non lo è neppure tanto la carne di cavallo, se non è freschissima, a me disgusta anche l'odore.
Certo, tutto il regno animale, e anche quello vegetale, è ricco di proteine e di altri elementi a noi necessari per vivere. Tuttavia è risaputo che ovunque si raggiunga un livello di vita accettabile, poi si scelga un determinato tipo di alimenti scartandone altri. L'essere umano nel corso dei millenni si è adattato, volente o no, per sopravvivere, nutrendosi prima di alimenti vegetali, poi di carne, e a volte pure della stessa carne umana. Ci credo che in certe carceri i detenuti per sopravvivere si sono nutriti di vermi e scarafaggi, ma non credo che una volta tornati alla vita normale abbiano continuato a mangiare vermi e scarafaggi. Perché ci sono cibi più consoni per la nostra alimentazione, o semplicemente che riteniamo più buoni e gustosi, ed altri meno. Anche la selvaggina, in particolare i volatili, è considerata buona per l'alimentazione umana, ma in generale non mi sembra molto diffusa, a me non piace quel sapore caratteristico delle quaglie e figuriamoci di altra selvaggina da piuma. Inoltre aggiungiamo che c'è sempre il gusto personale, ci sono alimenti che proprio ci disgustano. Anche perché l'alimento deve essere appetitoso e gustoso già a guardarlo, annusandolo, apprezzandone l'odore, il colore, la consistenza e poi gustandone il sapore, non è che ingurgitiamo qualsiasi cosa pur di assumere proteine e vitamine, altrimenti preferirei assumere integratori, pillole di vitamine e minerali.
La paura dei serpenti e dei ragni è ancestrale, ma abbiamo dovuto difenderci anche da tanti altri animali di cui poi ci siamo nutriti e in seguito scelto di allevare. Perché non abbiamo scelto e tramandato l'allevamento degli insetti? Il gambero è simile allo scorpione, ok, ma un gamberetto io lo assaggerei anche crudo assaporando il gusto di mare, credo lo faresti anche tu, ma non so se saresti capace di assaporare uno scorpione o uno scarafaggio crudo, magari vivo.... Persino gli animali, se gustano e si abituano a un tipo di alimentazione, poi non mangiano altro. Avevo un gatto che viveva nel giardino, non in casa, gli davamo spesso da mangiare, ma era libero di scorrazzare e mangiare qualsiasi cosa trovasse; bene, catturava e si divertiva a giocare con grilli e altri tipi di insetti e animaletti ma non li mangiava.
È un altro discorso poi il fatto che possiamo mangiare focacce o brioche del bar dove, a nostra insaputa, ci è finito qualche insetto triturato o mescolato con la farina o altri ingredienti, se è per questo possiamo mangiare pure qualsiasi alimento in cui vi è una sostanza tossica, velenosa, a nostra insaputa, e finire all'ospedale.
Gli additivi, che io sappia, di qualsiasi provenienza, devono essere indicati sulle confezioni, altro che "senza che nessuno se ne accorga!
Purtroppo io credo che stiamo imboccato una pericolosa deriva in campo alimentare, dove le aziende alimentari, bar e ristoranti, si preoccuperanno così sempre sempre meno della pulizia e dell'igiene alimentare.
Penso che il capitalismo globalizzato stia provvedendo a creare cibo per i poveri che in futuro saranno molti di più e sempre più poveri, e cibo buono riservato ai più facoltosi. Sta già accadendo nel campo dell'abbigliamento dove capi di seta, di puro cotone, puro lino o di pura lana, se fino a qualche decennio fa potevamo permetterceli spendendo un pochino di più del solito, attualmente già costano tanto e per molti sarebbe un sacrificio acquistarli, non vengono prodotti neppure più da alcuni dei grandi aziende italiane di moda, mentre c'è tantissima roba in fibra sintetica a basso costo, per le tasche più povere. Lo stesso dicasi per le scarpe. Personalmente devo per forza acquistare calzature di qualità, ma ultimamente pure le scarpe di marche rinomate italiane lasciano a desiderare per la qualità dei materiali utilizzati, e parlo di scarpe dal costo dai 100, 150 euro in su. Sono sparite da decenni le scarpe con la suola col tipico marchio Vero Cuoio, ve lo ricordate? Ho un paio di stivali Geox che tingono le calze di nero e ultimamente si è rotto il tacco, internamente è tutto di plastica! Un paio di ballerine Valleverde con la pelle esterna che stinge quando le pulisco.
Sarò pessimista, ma il futuro lo vedo nero per l'umanità.