Morire

[mr.blue]

Morire è un poco come dormire, con l'unica differenza di svegliarsi ogni mattina con l'illusione di essere la stessa persona del giorno prima.

[Doxa]

Gentile Mister, la tua frase: "Morire è un poco come dormire..." mi evoca la canzone cantata da Patty Pravo, titolata:
"Morire... Dormire... Forse sognare".

"Getto il mondo su una nuvola
Mi ricade nell’anima
Io incendio le mie lacrime
Se amare è inutile

Morire, dormire, forse sognare
Guardare, fuggire
Per non capire
O forse sognare
Cosa?

Morire, dormire, forse sognare
Guardare, fuggire
Per non capire
O forse sognare
Ma cosa?"

La tua frase mi evoca anche anche il "sor Guglielmo" Shakespeare nell'Amleto:

"Essere, o non essere, questo è il problema!:
se sia più nobile nella mente soffrire
i colpi di fionda e i dardi dell’oltraggiosa fortuna
o prendere le armi contro un mare di affanni
e, contrastandoli, porre loro fine?

Morire, dormire …
nient’altro, e con un sonno dire che poniamo fine
al dolore del cuore e ai mille tumulti naturali
di cui è erede la carne: è una conclusione
da desiderarsi devotamente.

Morire, dormire.
Dormire, forse sognare. Sì, qui è l’ostacolo,
perché in quel sonno di morte quali sogni possano venire
dopo che ci siamo cavati di dosso questo groviglio mortale
deve farci riflettere. È questo lo scrupolo
che dà alla sventura una vita così lunga"[/color].

[mr.blue]

Grazie Doxa per aver ricordato la canzone di Sergio Bardotti e gli immortali versi di Shakespeare che ci ricordano di cavarci di dosso questo groviglio mortale.

[piccolofi]

 Mister, manca la citazione della tua poesia!  Non ci relazioni su chi l'ha scritta?
Ma in effetti forse è più prudente non farlo....
Io però non l'ho capita.  Ma forse è l'orario..., sto praticamente dormendo.
L'importante è che sia un vero dormire 

[mr.blue]

Mister, manca la citazione della tua poesia!  Non ci relazioni su chi l'ha scritta?
Ma in effetti forse è più prudente non farlo....
Io però non l'ho capita.  Ma forse è l'orario..., sto praticamente dormendo.
L'importante è che sia un vero dormire 

Era solo una mia riflessione PiccoloFiore.
Ogni giorno muoiono tra i 50 e i 70 miliardi delle cellule del nostro corpo. Anche la memoria è plastica e cambia in continuazione, rimaneggiando i ricordi e modificando l'idea che abbiamo di noi stessi. L'io è un costrutto, così il modo in cui vediamo la realtà mediata dai nostri sensi.
Per questa ragione, considero la convinzione di essere la stessa persona del giorno prima, solo un'illusione.

[piccolofi]

 Capperi quanto sai!  Fai quasi paura...   
 in realtà la faccenda è interessante, anche se un po' preoccupante.
Io sono già contenta se riesco a dormire; poi, come mi sveglio mi sveglio : diversa? Magari! Mi sento sempre uguale e mi vengono i nervi. Così brontolo, come se ci fosse qualcuno ad ascoltarmi : " Sono stufa di me stessa! ". Poi aggiungo, prudentemente : " .. però non voglio morire, non ancora perlomeno ".   

[mr.blue]

Capperi quanto sai!  Fai quasi paura...   
 in realtà la faccenda è interessante, anche se un po' preoccupante.
Io sono già contenta se riesco a dormire; poi, come mi sveglio mi sveglio : diversa? Magari! Mi sento sempre uguale e mi vengono i nervi. Così brontolo, come se ci fosse qualcuno ad ascoltarmi : " Sono stufa di me stessa! ". Poi aggiungo, prudentemente : " .. però non voglio morire, non ancora perlomeno ".   

Perchè preoccupante? Mi sembra straordinario che sconfiggiamo la morte al risveglio di ogni mattina 

[Doxa]

Piccolo fiore ha scritto:

"Sono stufa di me stessa!".

Niente di preoccupante. E’ la noia esistenziale !  Chiamala depressione se vuoi.

Spesso ti chiedi: “quando tutto questo cambierà e quando potrò essere almeno serena! Quando toccherà a me?
Non so come uscirne, sto perdendo i migliori anni della mia vita ed è tutta colpa del mio ex che ha preferito abbandonarmi ed ora mi ritrovo a vivere una vita non mia, una vita che non avevo scelto".

Per distrarti ti consiglio di farti un viaggio.

Se come destinazione decidi per Roma, sarò contento di farti da “cicerone”. 

[piccolofi]

  Da quando, Doxa, sei passato dall'Istituto sondaggi alla.. divinazione?
  Dal momento che leggi così bene nella sfera di cristallo, chiedi a lei se e quando verrò a Roma.
  Attenzione però, io sono una che legge le lapidi e potrebbe essere stressante farmi da cicerone......
  Insomma, non è tanto consigliabile. 

[Doxa]

Va bene il  cimitero monumentale del Verano ?

E mentre passeggeremo nei viali della necropoli ti declamerò i versi della poesia "Dei sepolcri", di Ugo Foscolo.

Come digressione, ma sempre in tema, potremo scendere nelle catacombe. A Roma sono numerose. Scegline una a piacimento 

[piccolofi]

 Ma io non intendevo le lapidi funebri con relative frasi di ricordo!  Intendevo le iscrizioni antiche!
Niente Sepolcri, meglio una qualche Danza della Morte, però sono pitture.
Quanto alle catacombe... preferirei risalire invece sull'Appia Antica o la Pignatelli.
Ora però togliamo le tende dal parassitare lo spazio di Mister Blu e del suo aforisma, non è carino.   

[mr.blue]

Ora però togliamo le tende dal parassitare lo spazio di Mister Blu e del suo aforisma, non è carino.

No, no continuate pure. Il vostro flirting tra lapidi e cimiteri è perfettamente in tema 

[Doxa]

Bene, allora continuo ! 

“Muor giovane colui ch’al cielo è caro” (Menandro)

"Fratelli, a un tempo stesso, Amore e Morte
ingenerò la sorte.
Cose quaggiù sì belle
altre il mondo non ha, non han le stelle.
Nasce dall’uno il bene,
nasce il piacer maggiore
che per lo mar dell’essere si trova;
l’altra ogni gran dolore,
ogni gran male annulla”.
….
Questi versi fanno parte della lunga poesia titolata “Amore e morte”, scritta da Giacomo Leopardi nel 1832 a Firenze e dedicata alla bella  Fanny Ronchivecchi Targioni Tozzetti, nota per ospitare nella sua casa artisti di diversa specie che attirarono su di lei pettegolezzi.

Il poeta recanatese s’innamorò di Fanny ma da lei non corrisposto, eppure questa donna, da quanto se ne diceva, non aveva eccessive pretese nella scelta dei partner occasionali.

La giornalista Matilde Serao chiese alla nobildonna perché rifiutò nel suo talamo lo scoliotico Giacomo, ed ella rispose: “Mia cara, puzzava !”.

Piccolo fiore di primavera, dove sei ? Inebriami col tuo profumo, allontana da me il fetore "leopardesco".
Mister  blue ha invitato anche te a continuare la "saga", vediamo dove ci conduce 

[Regina D'Autunno]

Morire è un poco come dormire, con l'unica differenza di svegliarsi ogni mattina con l'illusione di essere la stessa persona del giorno prima.

Per me è un bel pensiero, ma quando si muore veramente come ci si fa a rialzare?

[Doxa]

Mia regina, non ci si rialza, purtroppo.

Ma tu hai la fede ed essa ti illude di poter fare qualunque cosa.

Della morte si fa esperienza nella vita, ancor prima della morte biologica, nell'esperienza della finitezza, nell'esperienza della malattia e della sofferenza, nell'insuccesso: in tutto ciò che rappresenta un "non-dover-essere".