Gentile Mister, la tua frase: "Morire è un poco come dormire..." mi evoca la canzone cantata da Patty Pravo, titolata:
"Morire... Dormire... Forse sognare".
"Getto il mondo su una nuvola
Mi ricade nell’anima
Io incendio le mie lacrime
Se amare è inutile
Morire, dormire, forse sognare
Guardare, fuggire
Per non capire
O forse sognare
Cosa?
Morire, dormire, forse sognare
Guardare, fuggire
Per non capire
O forse sognare
Ma cosa?"
La tua frase mi evoca anche anche il "sor Guglielmo" Shakespeare nell'Amleto:
"Essere, o non essere, questo è il problema!:
se sia più nobile nella mente soffrire
i colpi di fionda e i dardi dell’oltraggiosa fortuna
o prendere le armi contro un mare di affanni
e, contrastandoli, porre loro fine?
Morire, dormire …
nient’altro, e con un sonno dire che poniamo fine
al dolore del cuore e ai mille tumulti naturali
di cui è erede la carne: è una conclusione
da desiderarsi devotamente.
Morire, dormire.
Dormire, forse sognare. Sì, qui è l’ostacolo,
perché in quel sonno di morte quali sogni possano venire
dopo che ci siamo cavati di dosso questo groviglio mortale
deve farci riflettere. È questo lo scrupolo
che dà alla sventura una vita così lunga"[/color].