Laura
Seconda corsia
Fu un paio di giorni dopo, nel fare spesa per casa. Ero al reparto frutta e verdura, intento a scegliere alcune zucchine, quando una voce femminile e squillante, da dietro mi apostrofò. “Si prega di utilizzare i guanti monouso per prelevare il prodotto!”Compresi immediatamente che stavo usando le mani nude, per infilare le zucchine nel sacchetto. Mi voltai per scusarmi, ritrovandomela a un metro da me, con una cassetta di pomodori tra le mani. Due occhi color del cielo mi stavano fissando. Il resto dell’espressione del suo viso non prometteva niente di buono. Colpevole, riposi immediatamente le zucchine nella cassetta, stavo per prendere il guanto monouso, quando Lei nuovamente mi rivolse la parola, poiché nel più profondo imbarazzo, riuscivo solo a mettere insieme solo poche parole senza senso, a mia scusa. “Non ha letto i cartelli?” Aggiunse con una voce ancora più severa e professionale. “Si ricordi sempre di prendere prima i guanti del prodotto” Concluse, lasciandosi andare a un’espressione accompagnata da un tono di voce più morbido. “Mi scusi, ero sovrappensiero, stavo pensando a cosa mi occorresse per fare un buon minestrone fresco”. Non era proprio la verità, ma una scusa per continuare il discorso con lei, avendola ora riconosciuta. Con una gran faccia tosta, aggiunsi:” A lei piace?” Laura, avevo letto nel frattempo il nome sul cartellino appeso al camice, sul rigonfiamento teso del seno. Mi guardò sorpresa da quella domanda imprevista. “Si, con molte verdure.” Ammise, mentre riprendeva il suo lavoro, nel riordinare i vari bancali. Sembrava non badarmi, dovevo trovare un'altra scusa al più presto, l’occasione di conoscerla meglio non si sarebbe ripresentata presto, il destino ci stava mettendo di suo, in tutta questa storia. “Ha qualche suggerimento personale da darmi in materia?” Domandai, buttando nuovamente l’amo. “Senta, se Lei ha voglia di attaccare bottone con me, può farlo, ma al termine del mio turno di lavoro.” Almeno non era scocciata pensai, ma aggiunse: “La conosco bene di vista, Lei lavora allo sportello della filiale della banca, nel corridoio di fronte alle casse.” Concluse” Vengo io a trovarla, così finiamo la discussione, magari davanti a un caffè.” “Certamente, non posso di meno per farmi perdonare.” Risposi. “Dopo le 14 vengo allo sportello” anticipò Laura prima del saluto. Mi allontanai dal reparto frutta e verdura senza le zucchine ma con ben altro dentro me. Ricordandolo a me stesso, tornai indietro poco dopo, quasi con paura di ritrovarla, ma era scomparsa. Mi misi i guanti stavolta, scelsi le zucchine senza troppo impegno, avevo altro per la testa.