Autore Topic: le due parole  (Letto 42496 volte)

frasagan

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Re: le due parole
« Risposta #60 il: Marzo 27, 2011, 14:25:49 »
Avete ragione,sono un po' sbadato di questi tempi..
Propongo TESORO - RISPOSTA
I never said "I want to be alone", I only said "I want to be left alone"

nihil

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Re: le due parole
« Risposta #61 il: Marzo 27, 2011, 15:59:25 »
Pronto, signora, mi passa Stefania?
ciao tesoro, allora cosa mi rispondi? mi ami? io non faccio che pensarti, amore mio,  ho voglia di fare l'amore con te in quel modo feroce che sai solo tu, poi magari andiamo a farci uno spinello da Roberto e ascoltiamo un poco di musica, dai, dammi una risposta non farmi stare in ansia, a tua madre puoi dire che vai a studiare da Miranda e che dormi da lei, quella se la berrà anche questa volta  e a essere sinceri tua madre mi pare proprio tonta. Ma lo sa che ti fai? Lo sa che da 4 anni prendi la pillola e che a scuola ci vai un giorno sì e quattro no? Pronto Stefania, allora? che mi dici?

-Dico, se mi lasci parlare, che Stefania è andata al mare, io sono la madre!-



parole nuove  samarcanda-deserto

Gisella

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Re: le due parole
« Risposta #62 il: Marzo 27, 2011, 20:33:48 »
La piccola principessa, per i suoi  7 anni, aveva ricevuto in dono dalla fata di corte un paio di scarpe.
Lei che amava correre a piedi nudi non si capacitava di tale dono finche un bel giorno la fatina  le svelò che quelle scarpe erano magiche perché  ovunque l'avrebbero portata. Bastava chiudere gli occhi e immaginarsi nel luogo desiderato e subito ci si trovava la.
La piccola principessa che spesso aveva sentito dal re, suo padre, nominare la via della seta desiderò percorrerla per trovarsi a Samarcanda. Apri’ gli occhi e si trovò davanti al giardino più bello del mondo. Ne assaporò, felice, il profumo e si incamminò verso il bazar cittadino di cui tante volte  la sua mamma le aveva letto dal libro delle favole.
Ma la principessina era curiosa, cosi’ chiuse gli occhi nuovamente  per  immaginare di trovarsi nel deserto.  Quando li riapri’ era davanti ad immense dune colorate. Non poteva essere che il deserto del Sahara. Tutto era bellissimo ma li regnava un silenzio assoluto e cosi’ cominciò a sentirsi sola. La piccola principessa chiuse nuovamente gli occhi desiderando di essere fra le braccia della sua mamma, di cui cominciava a sentirne la nostalgia, e senza riaprirli si senti’ dire: “Buonanotte tesoro mio!” e un grosso bacio le schioccò sulla fronte.
Tutti i posti del mondo sono bellissimi…. ma la mamma è sempre la mamma pensò prima di addormentarsi.


BAR - DANUBIO
« Ultima modifica: Marzo 27, 2011, 20:38:09 da Gisella »

nihil

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Re: le due parole
« Risposta #63 il: Marzo 28, 2011, 08:19:16 »
che fantasia! brava.  N.

Gisella

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Re: le due parole
« Risposta #64 il: Aprile 04, 2011, 21:38:47 »
Daiiiiiiiii
nessuno che inventa qualche cosa con ste due parole!!!!!!

BAR - DANUBIO

nihil

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Re: le due parole
« Risposta #65 il: Aprile 04, 2011, 22:21:47 »
mi sono distratta, domani mi alzo all'alba e ci provo.   :Ppp:

nihil

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Re: le due parole
« Risposta #66 il: Aprile 05, 2011, 09:42:45 »
-Un caffè, datemi un caffè!-
Mike era un caffè dipendente e quella mattina all'alba tornando da una notturna partita a poker percorreva la strada deserta quasi di corsa cercando un bar aperto. Gli ci voleva assolutamente un caffè, per stemperare l' agonia di una  bocca piena di fumo, wisky e amarezza per le  perdite stratosferiche di denaro. Un caffè come premio di consolazione.
Finalmente vide un'insegna che occhieggiava come una promessa di paradiso: "Bar Danubio".
La scritta era rossa e attraente, una luce fioca proveniva dall'interno.
Mike si precipitò verso il locale e spalancò la porta.
 Fu investito da un fiume d'acqua, un'inspiegabile torrenziabilità metropolitana, un castigo di dio, un universo liquido e prima di affogare in pieno centro di New York, ebbe appena il tempo di pensare..." ma il danubio non era blu?"



nuove parole: sincerità-fiore

nihil

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Re: le due parole
« Risposta #67 il: Giugno 03, 2011, 07:44:27 »
L'uomo correva, correva, non ce la faceva quasi più, ma finalmente la raggiunse. Nel suo correre forsennato aveva raggiunto lo scopo, la piccola volpe si era ingenuamente ficcata in una piccola tana da dove non avrebbe più potuto fuggire. Si sentiva cacciatore simile a Tarzan, il padrone della foresta, l'atavico senso dell'uomo predatore gli macerava il cuore e l'anima. Si era risvegliato in lui un istinto feroce, che da piccolo impiegato del catasto, lo aveva trasformato in omicida. Sì perchè proprio questo era: un assassino. Nulla gli dicevano quegli occhi terrorizzati, quall'aria smarrita, quel pensiero che dalla piccola volpe gli veniva trasmesso e che diceva chiaramente : ma che ti ho fatto?
Voleva la sua pelliccia, quel trofeo che lo avrebbe fatto sentire un conquistatore, un re guerriero. Ma un piccolo impiegato del catasto non va in cerca di funghi armato di fucile o frecce, perciò con rabbia si guardò intorno in cerca di un'arma qualunque. Trovò un sasso abbastanza grande ed allora si esibì in tutta la sua ferocia, colpì quel piccolo cranio, colpì e colpì e colpì. Le ossa mandarono un piccolo gemito frantumandosi, sangue schizzò la vita di quel piccolo gioiello del bosco e macchiò le foglie che continuarono ad assistere al massacro, silenziose e stupefatte.
L'uomo si sedette e cercò di calmare l'affanno della corsa e del delitto.
Prese poi la piccola volpe per ammirare da vicino e con calma il suo trofeo. Era davvero piccola, dalla pelliccia non ci avrebbe ricavato nemmeno un berretto, e poi da chi avrebbe potuto portare quella pelle? Non conosceva nessuno che sapesse scuoiare un animale e tanto meno avrebbe avuto il coraggio di portare la volpe da un pellicciaio vero. E chissà quanti soldi gli avrebbero chiesto per quel piccolo lavoro.
Prese la volpe per la coda, la gettò oltre i cespugli e si rimise a cercare funghi.


Parole nuove:  maniglia-cravatta
« Ultima modifica: Giugno 03, 2011, 07:55:15 da nihil »

Gisella

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Re: le due parole
« Risposta #68 il: Giugno 04, 2011, 10:15:31 »
Tirò con decisione la maniglia della porta e varcò la soglia senza guardarsi indietro.
Sapeva cosa stava lasciando ma non aveva assolutamente idea a cosa andava incontro. Era riuscito a dare le dimissioni da quel lavoro che oramai aggiungeva capelli grigi alla sua testa  e toglieva anni alla sua vita.
Vestito di tutto punto, come imponeva il suo oramai ex datore di lavoro, si diresse all’ufficio personale dell’azienda concorrente, certo che quella cravatta verde pistacchio che indossava gli avrebbe portato fortuna.

CONCHIGLIA - DIETA

nihil

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Re: le due parole
« Risposta #69 il: Giugno 06, 2011, 09:13:31 »
Gli dei scelsero la conchiglia più bella che trovarono in fondo al mare. Era una tridacna bellissima, con l'interno di madreperla liscio e roseo come l'anima di un bambino. L'esterno era una precisa geometria di scanalature a raggiera che simboleggiavano un diadema. Trascinarono la conchiglia sino all'isoletta di Atthes e iniziarono il gioco, che consisteva nell'usarla come barchetta; chi sarebbe arrivato sulle onde del mare sino alla riva della terraferma sarebbe diventato il re degli dei. Ci provarono in tanti, ma tutti sprofondarono per il troppo peso.
Fu l'ultima dea a vincere, si chiamava Venere, ed era stata a dieta per lungo tempo, in previsione del gioco che l'avrebbe fatta diventare regina. Arrivò felice sino a riva, cullata da quella barchetta-conchiglia, tutti l'aspettavano per appplaudirla, o così almeno dei si aspettava. Invece arrivò un gruppo di dei, capeggiati da un certo Silvius che sbraitando così l'apostrofò: tu sei femmina, che vuoi fare, il capo? vattene, che forse se sei fortunata ti nominerò capo-escort, che qui comando io. Gli altri dei- servi asserviti, ciondolavano la testa per esprimere assenso.
Venere se ne andò sconsolata, meditando vendetta.
E da quel giorno Silvius dovette pagare per la compagnia delle dee.


nuove parole: vulcano-cavallo
« Ultima modifica: Giugno 06, 2011, 09:15:54 da nihil »

Gisella

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Re: le due parole
« Risposta #70 il: Giugno 07, 2011, 05:45:35 »
Me ne stavo con i gomiti appoggiati sul tavolo e le mani a sorreggere la testa. Lo guardo assorto e i pensieri alla ricerca di chissà che cosa, ad inseguire idee che mi sembravano piuttosto banali. Era già una bella mezz’ora che pensavo e ripensavo ma non riuscivo a cavarci un ragno dal buco. Solo pensieri ingarbugliati.
Stavolta era davvero difficile . Non so come ne sarei arrivata a capo.
Ad un certo punto provai anche a chiudere gli occhi. Dicono che ad occhi chiusi la concentrazione sia maggiore.  E cosi' concentrata e con gli occhi chiusi mi scorsero davanti tante immagini ma non riuscivo a dare una logica a nessuna di esse.
Le lasciai scorrere cercando quella che sarebbe stata l'idea geniale per risolvere il quesito. Ma niente ancora.  Mi sentivo come ad un compito in classe scolastico. Un foglio bianco davanti e nessuna idea su cosa scrivere. Niente!
Ma insomma come le viene in mente a nihil di prendere proprio quelle due parole?
Come ce la invento io una storia con vulcano e cavallo?!
« Ultima modifica: Giugno 08, 2011, 07:09:03 da Gisella »

Gisella

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Re: le due parole
« Risposta #71 il: Giugno 07, 2011, 05:48:12 »
Mi sono dimenticata le due nuove parole da usare:

MATITA - ITALIA

nihil

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Re: le due parole
« Risposta #72 il: Giugno 07, 2011, 18:01:20 »
 laughh laughh hahahah furba la Gisella, ma anche quasta è creatività, complimenti.

nihil

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Re: le due parole
« Risposta #73 il: Giugno 08, 2011, 08:40:37 »
Il buon Dio creò le terre, ma gli era avanzato un poco di materiale, sicchè mentre ci giocherellava con le dita pensava a dove mettere questo altro pezzettino. Non volendo guastare il lato estetico della sua creazione, prese un foglio, una matita e la riprodusse quindi in pianta. Con la matita disegnò quel nuovo pezzo di panorama. Compiaciuto della riuscita del suo modello, prese la terra avanzata e la piazzò in mezzo al mare, pensando che così sarebbe stato facile andare a pescare, con tutte quelle coste a disposizione. Sembrandogli un poco deserta quella terra,  per movimentare l'ambiente, ci sparse sopra un poco di vitelli, vitelline, vitelluzzi, vitelletti. Questo pezzo qui lo chiamerò Vitellia, mi piace, suona bene, ma tanto so già che storpieranno il nome c hiamandola Italia, accidenti alla mania dei diminutivi!



nuove parole:  crisantemi-allegria

aleroby

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Re: le due parole
« Risposta #74 il: Giugno 08, 2011, 10:47:50 »
qualcosa mi invoglia a partecipare,saranno i CRISANTEMI o il suggerimento di gisella,ancora non lo so,intanto sto qui a scrivere cretinate.a voi due non vi supera nessuno,siete troppo forti.ora che vi dico? che sto ridendo come una stupida?dovreste crederci,lo spirito di zam è proprio questo,ritrovarci tutti qui in  ALLEGRIA a dispetto dei problemi quotidiani.ecco,ho usato tutte e due le parole scelte,ora posso tirare un sospiro di sollievo e ritornare alle mie faccende che di allegro hanno poco,sigh.

fatemi divertire voi con CELLULARE-LAVATRICE
w mr.blue