Si avvicinò al PORTAOMBRELLI e disse "che dici ne prendiamo uno, dicono che oggi pioverà"
Elena guardò velocemente fuori dalla finestra, "mah, pare ci sia il sole, eventualmente ci ripareremo sotto i portici!"
Marco la fissò amorevolmente, lei era la donna di cui era perdutamente innamorato,
Elena nel suo universo parallelo dove tutto è possibile, anche incontrare fate, gnomi e folletti.
Cercò di fare appello al suo pragmatismo e le dissi "tesoro mio, qui a Roma non ci sono portici".
Elena non lo ascoltava, lo aveva già preso per mano e trascinato fuori dalla porta.
Ma tanto che importava, l'ombrello, la pioggia, la neve, il vento,
loro si bastavano, si riparavano, si scaldavano, si nutrivano, quello che succedeva al di fuori di "loro" era ininfluente o quasi.
Lasciarono che fosse la città a portare i loro passi, mentre una leggera pioggia aveva iniziato ad inumidirli,
passeggiarono a lungo, dimentichi di orari, treni e condizioni meteorologiche, intanto pioveva sempre più forte,
un messaggio li risvegliò dal loro incanto, "causa forti perturbazioni molti treni saranno soppressi",
si lanciarono in una corsa contro il tempo, sotto un'acqua torrenziale.
Termini era lì che li aspettava, pullulante di persone di odori e suoni.
Neanche il tempo di un saluto decente ed Elena salì sul treno, "ti prego cambiati, sei tutta fradicia, non ti ammalare" le gridò Marco e il treno partì.
Non c'era posto e anche in piedi trovare un buco era un'impresa, si fermò nel primo angolo vuoto, aspettando di andare in bagno a cambiarsi.
La videro entrare con la valigia e non sapremo mai cosa passò nella mente degli astanti, ma tutti la guardarono a lungo.
Impiegò quasi mezz'ora, era entrata con pantaloni, maglia rossa e scarpe basse ed era uscita in un attillato abito nero con i tacchi e il trucco rifatto.
Sorrise pensando a Marco,
sorrise guardando gli sguardi increduli dei viaggiatori,
sorrise pensando "se avessi avuto una PARRUCCA bionda almeno avrebbero potuto fantasticare una spy-story."
le parole sono solo parole, ma la loro vita può essere infinita.
et voilà....