"...l'ALBERO a cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno da' bei...",
"mamma?!?mamma! ma mi ascolti?"urlò Claudia,
Giulia ebbe un sussulto, aveva la testa piena di pensieri, gli eventi degli ultimi giorni non le lasciavano spazio per altro,
e ascoltare la figlia che le ripeteva la poesia di Carducci era davvero una grande prova, ma anche questo si doveva fare,
"Si, si, scusa Cla" rispose Giulia, cercò di concentrarsi e l' ascoltò.
Finiti i compiti si alzò e, in modo automatico, andò verso la cucina, era quasi ora di cena.
Giulia aprì il frigorifero e tutti gli sportelli sperando le venisse qualche idea geniale, ma niente,
alla fine, priva di risorse, decise di optare per la solita pasta pur sapendo perfettamente che il resto della sua famiglia avrebbe brontolato,
ma questo era il male minore.
La sua testa ora era altrove, lontano, era con Marco il compagno di una vita, il padre dei suoi figli, il suo amico, il suo amante,
Giulia non sapeva cosa sarebbe successo al suo ritorno, era come sospesa nel vuoto e quell'esito non lasciava molte speranze.
Ora lui era in Francia, a Saint-Malo, a prendere accordi, come ogni anno, per il festival della letteratura Étonnants Voyageurs,
"Maggio 2012" pensò, "Chissà...", poi la mente andò veloce ai bei ricordi, a lei e Marco quando, giovani e senza figli, partivano per Saint-Malo, felici, felici di essere insieme,
felici come sempre.
Un senso di profonda ingiustizia la pervase e pensò " Ecco, come a Saint-Malo arriva la MAREA".
prossime parole: Lista- terra