John William Waterhouse: “The crystal ball” (“La sfera di cristallo”), 1902, Collezione privata.
La ragazza, chiaroveggente, è raffigurata in piedi davanti lo scanno, indossa un abito rinascimentale di velluto color granata. Tra le mani sorregge la sfera di cristallo per la cristallomanzia, la pratica divinatoria che permette visioni o immagini di vario tipo, riguardanti avvenimenti passati, predizioni o presagi sul futuro, oppure messaggi simbolici.
Antistante a lei c’è un tavolo tondo con sopra:
un libro tenuto aperto da un lungo spillone; il libro simboleggia la scienza, la saggezza ma anche i segreti divini che vengono confidati solo agli iniziati; nel testo ci sono immagini e parole, presumibilmente è un formulario per i riti di magia e la raccolta di incantesimi e sortilegi;
il teschio evoca la transitorietà della vita e la morte;
il portacandela simboleggia la luce.
Sullo sfondo la finestra ad arco permette la visione di un giardino con alberi, simbolo religioso, spirituale ed esoterico.