Autore Topic: quando si ripesca una lettera d'amore 2  (Letto 1344 volte)

sole_ines

  • Mucca Walk
  • *
  • Post: 131
  • Karma: +2/-0
    • Mostra profilo
quando si ripesca una lettera d'amore 2
« il: Gennaio 15, 2021, 21:38:31 »
Caro Luca,

che non mi ami più e che stai per sposare un’altra,
volevo dirti che alcune stupide canzoni mi fanno pensare ancora a te, che il sorriso del tizio che mi siede di fianco tenendomi la mano davanti ad un ufficiale di stato civile è ancora il tuo, che ho ancora dei confetti tondi ripieni di nocciole e cioccolato al latte nell’ultimo cassetto del comodino lo terrò per me, ma questa mattina in cui non mi basta più pensarmi come un tirannosauro, voglio rimanere vestita solo della mia pelle un po’ più segnata senza averne paura, guardando le mie belle cicatrici da arma da fuoco e mettendoci su un bel po’ di Connettivina, poi scenderò giù, berrò un bicchiere di vino bianco e ingoierò le lacrime, essissì, insieme alla paura di lasciarti andare.

presenzadiritorno

  • Mucca Trombettista
  • *
  • Post: 549
  • Karma: +4/-1
  • "Tu sei chi scegli e cerchi di essere"
    • Mostra profilo
    • parolesuoni
Re:quando si ripesca una lettera d'amore 2
« Risposta #1 il: Gennaio 17, 2021, 14:55:05 »
Credo che il lasciare andare sia istinto di sopravvivenza, prima avviene di getto e poi diventa difficile farlo comprendere alla ragione. Di certo se è avvenuto di getto la nostra vita ha prevalso facendoci capire che è il meglio, se poi con la ragione ci attorcigliamo sentendoci perdenti beh quello è  un mestiere antico che tutti conosciamo, ma mai racchiude la verità di ciò che rappresenta il nostro bene.

sole_ines

  • Mucca Walk
  • *
  • Post: 131
  • Karma: +2/-0
    • Mostra profilo
Re:quando si ripesca una lettera d'amore 2
« Risposta #2 il: Gennaio 17, 2021, 15:35:10 »
Il sentirsi perdenti credo sia un costrutto culturale piuttosto che personale, arriva dal confronto con gli altri che credo sia causa di diverse patologie psicologiche, soprattutto nelle relazioni eheh
Non si vince e non si perde nelle relazioni perché non sono cose dipendenti dal nostro valore oggettivo, non dipendono dalla nostra avvenenza, dalla nostra brillantezza, dalla nostra piacevolezza, dipendono da mille altre cose che non hanno spesso tanto a che fare con noi intesi come persone oggettive.
Non ci si innamora di chi è bello è interessante ma ci si innamora delle softskills, che di solito solo gli occhi di chi guarda percepiscono come amabili e adorabili.
Le relazioni finiscono per un milione di motivi che non hanno mai a che vedere con l'arrivo di qualcun altro, quel qualcun altro di solito è solo il segnale impossibile da scansare di qualcosa che traballava...e spesso si riesce a soprassedere pure su quello.
Nel mio pezzo non c'è alla base un'idea di perdente, c'è piuttosto l'idea della perdita, di una persona e dell'idea di una vita con quella persona.
Il lasciar andare è spiegato perfettamente dalle tue parole, ci vuole tempo per farlo comprendere alla ragione.