Autore Topic: cinismo  (Letto 405 volte)

sole_ines

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cinismo
« il: Dicembre 15, 2020, 19:22:13 »
Ho un'altra parole chiave nella mia storia: cinismo. Mi ci incarto spesso, da sempre cerco di trovare il compromesso tra cinismo e ingenuità più adatto a me. Ma per iniziare questo nuovo topic, spero stracolmo di punti dio vista, vi copio e incollo la definizione che ne dà Alphonse de Lamartine:

Il cinismo è l'ideale abbattuto, la parodia della bellezza fisica e morale, il delitto dello spirito, l'abbrutimento dell'immaginazione, e io non potevo compiacermene. Vi era in me troppo entusiasmo per sguazzare in quelle lordure dell'intelligenza. La mia natura aveva le ali e i miei pericoli erano in alto, non in basso.
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Doxa

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Re:cinismo
« Risposta #1 il: Dicembre 16, 2020, 08:17:40 »
Ines, lo so, mi consideri  un ignavo nell’antinferno dantesco. Come pena da infliggermi per contrappasso prendi dal tuo thesaurus una parola chiave, me la indichi come un’insegna e mi costringi a rincorrerla, mentre vengo punto da mosconi e vespe. 

Stamane la parola chiave è “cinismo”. Questo sostantivo non mi giunge nuovo …

Come argomentarlo ? Come corrente filosofica ? No ! il tuo intento è psicologico.

Eppure dal punto di vista filosofico il cinismo mi piace.

I cinici consideravano  virtù la ricerca della felicità come unico fine della vita. Essi erano indifferenti alle passioni e fedeli al rigore morale.

Nel nostro tempo vengono definiti cinici coloro che ostentano indifferenza o  disprezzo verso  i valori della società contemporanea.

Per la psicologia, invece, il cinismo induce l’individuo a non fidarsi di nessuno, perché gli altri hanno un secondo fine. Ebbene si. Il mio secondo fine, palese,  è quello di amarti ? Posso ?  Sono credibile ?  :)

Le disillusioni ricevute dai tuoi amanti che hai amato nel tempo ti stanno rendendo individualista, rimani ancorata all’io, non ti apri al noi. Ma sei insoddisfatta ! Allora che fare ?  :blank:

Come posso fare per aiutarti a superare il tuo pessimismo ?

Ho scritto la parola “aiutarti” e mal me ne viene, perché il tuo cinismo t’induce a pensare che ho un “secondo fine”.  Perché limitarti a due ?  Ne ho anche un terzo, ma si, è meglio abbondare. Non so quale sia ma nell'inconscio c'è. Quando entrerà nella coscienza te lo farò sapere.

Ti stai avviando a considerare la relazione amorosa “utilitaristica”, però nel tempo può crearti difficoltà relazionali.

Con cinismo ti dico che per ognuno di noi in  qualche  parte del mondo c’è il/la partner ideale, basta  non andarci, per evitare.  :)

Buona giornata.  :Ppp:
« Ultima modifica: Dicembre 16, 2020, 09:37:13 da Doxa »

Doxa

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Re:cinismo
« Risposta #2 il: Dicembre 16, 2020, 09:27:13 »
Il pittore olandese Vincent Van Gogh scrisse: “Uno può avere un focolare ardente nell’anima ma nessuno viene a sedersi accanto. I passanti vedono solo un filo di fumo che si alza dal camino e continuano per la loro strada”.

Quei  metaforici viandanti infreddoliti, solitari, non guardano alle finestre della casa illuminata, ma al comignolo dal quale esce un “filo di fumo”, percepiscono l’odore della legna che arde e proseguono il loro itinerario. 

Quel focolare simboleggia il destino di molti che vorrebbero donare amore ma nessuno bussa per entrare nella loro casa. E così si arriva a quelle folle di solitudini che popolano le città, allo scialo di amore e di bene che viene disperso come se fosse fumo.

L’aforisma citato ad inizio post è una sorta di autoritratto di van Gogh, nel quale molte persone possono “specchiarsi”.

Pochi sanno che questo grande artista oltre ad essere psicologicamente tormentato fu una persona mistica che componeva preghiere a Cristo.

sole_ines

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Re:cinismo
« Risposta #3 il: Dicembre 16, 2020, 13:09:20 »
Che dire Doxa, hai quasi individuato il mio profilo sociopatico ;D ma ti è sfuggito qualcosa.
Sono sentimentale, idealista, utopica a tratti, scrivo racconti rosa, amo le poesie che il 95% delle donne che conosco non ama, o meglio, direbbe di non amare e che probabilmente etichetterebbe anche come ridicole, perché l'amore non esiste.
Io credo che esista, semplicemente perché se esisto io che nell'amore così come nell'amicizia sono più o meno pulita (l'incertezza è per amor del vero) ci sarà qualcun altro che la vede come me. Non credo nell'utilitarismo delle relazioni d'amore (amore e amicizia per me sono molto simili) semplicemente perché quello che non ti rende felice risulta faticoso, ti affanna e ti stanca. Infondo qual' è la cosa più utile della felicità? Non c'è scopo che tenga.
Si può sopportare una relazione d'amore solo se ti rende felice, altrimenti è solo stancante e vincolante.
Ma è vero anche che ci sono sfumature diverse delle relazioni amorose, e siamo animali sociali, abbiamo bisogno degli altri, opportunamente dosati ma ne abbiamo bisogno. Essere avveduti non significa necessariamente essere disillusi, anche se probabilmente se lo fossi davvero vivrei decisamente con meno domande e sarei perfettamente nella media delle mie coetanee ehehe
Sulla questione individualismo, che mi sa tanto di una tua proiezione  ;D, in parte hai ragione, probabilmente sta solo diventando più marcato ma ha sempre fatto parte di me, grazieaddio, questo non significa però che non ci sia apertura, c'è solo un bel filtro da 50 micron :)
Sto diventando avveduta? Lo vorrei tanto  ;D
Ma poi, ignavo dell'inferno dantesco, a tratti con la sindrome della maestrina ;D, probabilmente per avere apertura dagli altri devi cominciare ad aprirti te, lo dico per te non per me  ;D

Doxa

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Re:cinismo
« Risposta #4 il: Dicembre 16, 2020, 14:34:44 »
Come digestivo post prandiale cosa debbo ingurgitare  per assimilare le petrose parole di Ines ?

La sindrome del magister ? Ebbene  si, ho questa sindrome.  E’ connaturata. Gradita o sgradita che sia.  :)

Aprirmi verso gli altri ? Indicami un nick in questo forum che si apre agli altri.

L’apertura può esserci con la moglie, l’amante, con l’amico/a. E’ necessaria la vicinanza, la frequentazione, la reciproca fiducia.

La chiusura, anche se parziale e controllata, deriva dal bisogno emotivo di sicurezza, dalla ragionevole prevedibilità del comportamento e delle intenzioni altrui.   ;)

Ergo, non riesco ad “aprirmi” nei forum più di quanto esterno, anche se con ironia.

Nella corrispondenza privata non ho problemi ad aprirmi agli altri.  :rose:

sole_ines

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Re:cinismo
« Risposta #5 il: Dicembre 16, 2020, 15:10:08 »
E' curiosa la questione sulla prevedibilità delle intenzioni altrui, posso capirla, ma posso capirla nella vita reale perché è nella vita reale che possiamo venire feriti, che abbiamo bisogno di difenderci, che mettiamo in gioco noi stessi, che ci scopriamo davvero, che usiamo quello che diciamo per un possibile fine più o meno dignitoso.
Qui credo che ci sia semplicemente una condivisione, un volersi confrontare su questioni diverse, ascoltare svariati punti di vista senza avere chissà quale secondo fine.
Qual è il rischio che posso correre dicendoti quello che penso sull'amore, sulle relazioni o sulla vita facendo qualche accenno alle mie esperienze o mostrandomi per quello che sono anche umanamente, debolezze comprese? Io credo che ci sia in questo mezzo di comunicazione un distacco intrinseco che ci protegge. Il distacco, a mio avviso, non necessariamente significa non aprirsi, anzi, a volte ci rende decisamente più liberi di essere noi stessi.

Doxa

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Re:cinismo
« Risposta #6 il: Dicembre 16, 2020, 17:03:30 »
Ines ha scritto

Citazione
Sono sentimentale, idealista, utopica a tratti, scrivo racconti rosa, amo le poesie

Mi piace immaginarti come la donna assorta in questo dipinto
 

 Ubaldo Oppi (1889 – 1942) “La jeune fille sentimentale”, 1920 – 1922.

Ines:
Citazione
E' curiosa la questione sulla prevedibilità delle intenzioni altrui, posso capirla, ma posso capirla nella vita reale perché è nella vita reale che possiamo venire feriti, che abbiamo bisogno di difenderci, che mettiamo in gioco noi stessi, che ci scopriamo davvero, che usiamo quello che diciamo per un possibile fine più o meno dignitoso.

Qui credo che ci sia semplicemente una condivisione, un volersi confrontare su questioni diverse, ascoltare svariati punti di vista senza avere chissà quale secondo fine.

Qual è il rischio che posso correre dicendoti quello che penso sull'amore, sulle relazioni o sulla vita facendo qualche accenno alle mie esperienze o mostrandomi per quello che sono anche umanamente, debolezze comprese? Io credo che ci sia in questo mezzo di comunicazione un distacco intrinseco che ci protegge. Il distacco, a mio avviso, non necessariamente significa non aprirsi, anzi, a volte ci rende decisamente più liberi di essere noi stessi.

Cara Ines, in numerosi post ho espresso quel che penso sull’amore, sulla religione, sui rapporti interpersonali, ecc., perciò mi considero un “aperturista”.

Citazione
è nella vita reale che possiamo venire feriti,

Anche nelle conversazioni virtuali si può “venire feriti”, offesi, denigrati.

Con la comunicazione virtuale si può essere sinceri o bugiardi. Si può barare, fino all'identificazione con il “personaggio” che si desidera interpretare.

Il continuo e reciproco flusso di parole dense di confidenze ed interessi intellettuali può creare l'attrazione virtuale, che va considerata come approccio diverso, emotivamente intrigante.

Se l'intesa diventa coinvolgente, perchè la parola suggestiona, ci si può auto ingannare con le proprie proiezioni sull’altro/a, o idealizzando l’interlocutore/trice, che il tempo può disconfermare con un più lungimirante disincanto.

sole_ines

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Re:cinismo
« Risposta #7 il: Dicembre 16, 2020, 18:16:57 »
Ci si può sentire offesi da chi nella realtà non ci conosce?
Il sentirsi umiliati, offesi o feriti viene dal potere che noi diamo agli altri di farlo, altrimenti sono solo opinioni altrui, l'impatto che hanno queste cose su di noi lo decidiamo direttamente noi.
E' vero, si può barare nella comunicazione virtuale, ma credo anche che sia una cosa che interessi a pochi, a meno che non si usino questi strumenti per trovare marito o moglie, e in questo caso probabilmente si preferirebbero altri tipi di piattaforme piuttosto che i forum.
Comunque credo che chiunque viva questo tipo di comunicazione sappia bene quali siano i vizi di forma e quali siano i possibili limiti di validità di alcune cose, questo non potrebbe funzionare da scudo protettivo?