Autore Topic: presidente INPS  (Letto 2085 volte)

Doxa

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presidente INPS
« il: Settembre 27, 2020, 16:02:33 »
Pasquale Tridico - Presidente dell’INPS - e Franco Bettoni - Presidente dell’INAIL - hanno ottenuto un aumento di stipendio (con effetto retroattivo). Il loro compenso sale a 150 mila euro l’anno.

Non è stata una decisione presa dal presidente dell’INPS, in quanto l’intenzione era già stata manifestata dal primo Governo Conte e solamente adesso ci sono state le condizioni per farlo.

Ovviamente l’aumento di stipendio ottenuto da Pasquale Tridico sta facendo molto discutere, anche perché in questi mesi ci sono state molte polemiche per l’agire dell'istituto previdenziale nell’erogazione dei vari bonus e della cassa integrazione.

Nonostante i diversi inviti al presidente Tridico di presentare le dimissioni, egli rimane saldo al suo posto.


 

La lettera di Pasquale Tridico al direttore del quotidiano “la Repubblica”.

“Caro direttore,
ho letto l’articolo di Giovanna Vitale, pubblicato ieri su Repubblica, che riguarda il mio compenso come presidente dell’Inps. Mi ha sorpreso il modo in cui è stata trattata la vicenda, che soprattutto in Rete ha scatenato centinaia di commenti sfociati anche in minacce e insulti alla mia persona. Ma a colpirmi è stato anche il fatto che nessuno del Suo giornale mi abbia chiesto preventivamente una dichiarazione, con la quale avrei subito fatto chiarezza su molte cose.

Tutto l’articolo ruota intorno a due falsi: per effetto del decreto interministeriale che stabilisce i compensi del Cda di Inps (e Inail), al sottoscritto sarebbe riconosciuto un arretrato di 100mila euro. Questo il primo falso. La realtà invece è che la nuova misura del compenso previsto per il Presidente dell’Istituto decorrerà non da maggio 2019, bensì dal 15 aprile 2020, vale a dire da quando si è insediato il CDA e ne ho assunto la carica di Presidente. Il secondo falso è che non è nei poteri del Presidente o di qualsiasi altro organo dell’Istituto determinarsi i compensi.

Detto questo, sul tema dei miei compensi mi sembra doveroso ripercorrere brevemente i fatti e le norme per come si sono succeduti. Sono stato nominato Presidente Inps con decreto del Capo dello Stato in data 22 maggio 2019.
Successivamente, a giugno 2019, con nota del Gabinetto del Ministero del Lavoro venivano proposti i compensi del Cda che si stava costituendo: 150mila euro lordi per il presidente, 100mila per il vice e 23mila per i 3 componenti del consiglio. Nel frattempo, la crisi di governo dell’agosto 2019 ha ritardato la nomina del Cda. Così, solo dal 15 aprile 2020 ho assunto le funzioni di Presidente del Cda.

Nella prospettiva della ricostituzione del Cda dei due enti, la legge 28 gennaio 2019, n. 4, aveva previsto che, con apposito decreto interministeriale, sarebbe stata fissata la misura dei compensi dei predetti organi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Tant’è che detti compensi sono finanziati attraverso la riduzione di spese di funzionamento di Inps e Inail.

Il 15 luglio 2019 il Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo della Presidenza del Consiglio ha avviato l’iter per la determinazione dei compensi del Presidente e degli altri componenti del Cda dei due enti, sulla base di una Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 gennaio 2001 che fissa i criteri e gli indicatori da assumere a riferimento a tal fine; direttiva che dal 2001 detta le regole per la fissazione dei compensi degli Organi di tutte le Amministrazioni pubbliche, suggerendo l’utilizzo di un apposito software per determinare i compensi per il Cda sulla base del bilancio dell’Istituto e del numero di dipendenti. Tale software restituiva un compenso per il Presidente Inps e per il Cda molto più elevato: per il Presidente di 240 mila euro, pari al compenso dei dirigenti centrali dell’Inps, e ai vertici di amministrazioni simili.

Tuttavia, il decreto interministeriale del 7 agosto 2020 del Ministro del Lavoro e del Ministro dell’Economia, decreto necessario e conseguenziale all’insediamento del CDA, stabilisce 150mila euro per il Presidente, 40mila euro (elevabili a 60mila in funzione delle deleghe esercitate) per il Vice Presidente e 23mila euro per ognuno dei componenti del Cda. Insomma, i Ministeri vigilanti sono intervenuti per ridurre la misura derivante dall’applicazione di quelle regole.

La storia è questa. Grazie per lo spazio che ha ritenuto di riservarmi”
.

La replica della giornalista Giovanna Vitale

L’articolo riporta fedelmente il contenuto di atti ufficiali, quale un decreto interministeriale che aumenta i compensi del vertice Inps e ne stabilisce la decorrenza “dalla data di nomina del presidente, del vicepresidente e dei consiglieri di amministrazione”. Scritto in modo tale da autorizzare il riconoscimento di arretrati, su cui infatti il collegio sindacale ha chiesto chiarimenti. Tutto il resto è libera interpretazione del professor Tridico.

victor

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Re:presidente INPS
« Risposta #1 il: Settembre 27, 2020, 22:26:07 »

Sarebbe interessante riportare l'articolo di Repubblica per capire qualcosa di più!

Victor
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piccolofi

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Re:presidente INPS
« Risposta #2 il: Settembre 29, 2020, 20:44:20 »
Al di là di tutto ( il come, il quando , il perché, chi l'abbia voluto ) resta uno schifo.
Ma è questione di moralità, e da troppo tempo non esiste più, a cominciare dalla classe politica e dai personaggi che gestiscono la cosa pubblica, che spendono palate di insopportabili parole, ma poi agiscono in modi che rivelano chi siano veramente : dei papponi.
Vorrei che almeno non salissero sul pulpito un giorno sì e l'altro pure a far la predica ai cittadini e ad autoincensarsi.
Evviva la Casta, vecchia e nuova!

Doxa

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Re:presidente INPS
« Risposta #3 il: Settembre 29, 2020, 22:33:13 »
Ciao Piccolofiore, quoto il tuo post.

Oggi Conte sul suo house organ ha scritto: “Lo stipendio di Tridico ? E’ adeguato e prende meno degli altri. Lavorare anche la notte per chi ancora aspetta la cassa integrazione”.

Dopo aver approfondito la questione, il premier spiega che il presidente Inps "prendeva emolumenti molto inferiori rispetto al suo predecessore, è stato necessario adeguarli ma posso dire che se guardate le tabelle comparative, risultano in linea o inferiori a quelli dei vertici di istituti paragonabili. Il vero tema è che ci sono cittadini italiani che ancora aspettano la Cig”.

Questo direttore/presidente, infatti, non si è  distinto per capacità e abilità, in un momento emergenziale come quello che abbiamo vissuto e proprio  dal periodo in questione gli scatterà l'aumento di stipendio. Aumento che, a quanto si legge, è finanziato anche grazie a "risparmi" realizzati dall'ente previdenziale.

Morale: viene più che raddoppiato lo stipendio a un dirigente che non ha brillato nel suo lavoro e al quale, da mesi e da più parti politiche, vengono chieste le sue dimissioni da presidente dell'INPS.
« Ultima modifica: Ottobre 01, 2020, 16:40:16 da Doxa »

victor

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Re:presidente INPS
« Risposta #4 il: Ottobre 01, 2020, 03:02:48 »

Ripeto: vorrei leggere l'articolo di Repubblica.

I "pennivendoli" sono un'altra casta che fa schifo".

Se non leggo l'articolo di Repubblica devo giudicare non sui fatti, ma a lume di naso. E in questo caso il mio naso mi porta a favore del presidente dell'INPS. Io personalmente giudico male Repubblica per via dei suoi giornalisti.

Victor
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