Autore Topic: Oltre le righe  (Letto 1160 volte)

presenzadiritorno

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Oltre le righe
« il: Agosto 26, 2020, 16:03:15 »
Ho sempre pensato che non sarei stata all’altezza di vivere accanto ad un uomo affascinante, brillante e pure intelligente, che poi esistano bah… nel tempo ho pure avuto seri dubbi in merito, così ho preferito accontentarmi come quando si entra in pasticceria e si rimane ammaliati dalle torte belle e di gran gusto  per poi finire a scegliere sempre lo stesso bignè al cioccolato nella variante alla nocciola. Ecco gli uomini che ho scelto sono stati sempre dei bignè, sempre la stessa pasta e con un ripieno ordinario. Io? Io invece mi sono sempre sentita una torta, una di quelle maestose belle e buone allo stesso tempo, che ne so una cassata per esempio, con ripieno di ricotta e gocce di cioccolato e fuori decorata ad arte con frutta candita, e sì perché in queste cose ci vuole buon gusto e capacità di scelta. Ad ogni modo questa capacità io l’ho sempre messa da parte e così io torta cassata insieme al bignè non è che in questi anni sia andata poi così bene e quindi delusione, inevitabile delusione. Ciò che mi è rimasto sono i sogni, e quando passo per le vie e scorgo una pasticceria ecco io mi fermo a guardare fingendo indifferenza quando in realtà vorrei tanto che quel dolce in prima fila corrispondesse il mio sguardo.
Oggi però alla mia età e la glicemia ho deciso di mettermi a dieta dai dolci, non li voglio guardare più, desiderarli poi è solo frustrante, invece voglio preservare gli ultimi anni vivendo da spensierata, tanto ho capito che bignè o torte che siano, gli uomini come le donne siamo tutti uguali e passato il momento del piacere, arriva quasi sempre quello in cui tutto ha lo stesso sapore. Meglio dunque che ognuno stia in vetrina dal pasticcere, così rimane sempre affascinante, brillante e anche intelligente.

Doxa

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Re:Oltre le righe
« Risposta #1 il: Agosto 26, 2020, 22:23:07 »
Cara Presenza, il tuo post merita la doppia ubicazione:anche nella sezione “enogastronomia”, carente di cuochi.

I dolci che hai elencato mi fanno ricordare la tua città e la via Etnea dove c’è una famosa pasticceria di cui non ricordo il nome. La frequentavo quando andavo a Caltagirone per convegni su don Luigi Sturzo. 

Hai scritto
Citazione
Ho sempre pensato che non sarei stata all’altezza di vivere accanto ad un uomo affascinante, brillante e pure intelligente, che poi esistano bah…

Esistono gli uomini affascinanti, brillanti e pure intelligenti. Io sono l’esempio vivente di quella fauna, detta "alfa". :)

In ogni branco di lupi c’è la coppia dominante, detta “alfa”. Il capobranco vuole a fianco a sé una femmina  leader. La sceglie tra le emergenti che credono di essere “all’altezza di vivere accanto” al maschio alfa.

La lupa che è carente di autostima si deve accontentare della “seconda scelta” e forma la coppia immediatamente successiva in importanza (detta beta).

Giacomo Leopardi scrisse:  “La stima è come un fiore, che pestato una volta gravemente o appassito, mai più non ritorna” (“Pensieri”, LXXII).

Stimarsi significa saper cogliere l’occasione che ci passa accanto; ce ne accorgiamo solo se siamo pronti all’incontro.
 
Per essere vincenti è necessario “osare”, ma è importante l’autostima, che comincia a costruirsi fin dall’infanzia nell’ambiente familiare, che dovrebbe essere  il luogo dell’amore protettivo e formativo.

La mancanza di autostima rende disperati e dipendenti dall’affetto altrui.

Hai scritto: “Ciò che mi è rimasto sono i sogni”. Ti pare poco ? Le delusioni che hai ricevuto  di solito costringono al ripiegamento su se stessi.

Citazione
Oggi però alla mia età […]voglio preservare gli ultimi anni vivendo da spensierata, tanto ho capito che […]gli uomini come le donne siamo tutti uguali e passato il momento del piacere, arriva quasi sempre quello in cui tutto ha lo stesso sapore.
Hai ragione. Ma le illusioni d’amore  ti aiutano a vivere meglio.

Nella scelta del partner l’inconscio ha un ruolo determinante,insidioso, motivante. Inconsapevolmente le esperienze passate condizionano.

L’illusione è travolgente se si ha il bisogno di innamorarsi nuovamente per sentirsi riaccendere di desiderio e di passione, oppure se ci si sente soli, perché la quotidianità è grigia e il lavoro monotono. Allora si rischia di scegliere il partner che dopo alcuni mesi delude, perché non corrisponde al nostro  sogno ad occhi aperti. Al risveglio dell’illusione c’è l’ira funesta, la collera, le recriminazioni.

Nell’attrazione fatale, oltre all’inconscio, ci si mette anche la chimica…, i feromoni, la dopamina e molto altro. 

presenzadiritorno

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Re:Oltre le righe
« Risposta #2 il: Agosto 27, 2020, 01:52:30 »
Caro Doxa, simpatico commento il tuo specie quando dici d'essere tu "l'essere vivente di quella fauna detta alfa".
Il mio è solo un piccolo racconto breve, seppur provocatorio e tuttavia richiama a sé uomini e donne dalle più disparate realtà. Proprio così in fatto di sentimenti ognuno ha il suo.
P. S. Il bar di cui parli è Savia, e i nostri dolci sono davvero una meraviglia del creato!
« Ultima modifica: Agosto 27, 2020, 01:54:49 da presenzadiritorno »

Doxa

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Re:Oltre le righe
« Risposta #3 il: Agosto 28, 2020, 21:31:12 »

altamarea

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Re:Oltre le righe
« Risposta #4 il: Settembre 16, 2020, 18:43:16 »
Ho sempre pensato che non sarei stata all’altezza di vivere accanto ad un uomo affascinante, brillante e pure intelligente, che poi esistano bah… nel tempo ho pure avuto seri dubbi in merito, così ho preferito accontentarmi come quando si entra in pasticceria e si rimane ammaliati dalle torte belle e di gran gusto  per poi finire a scegliere sempre lo stesso bignè al cioccolato nella variante alla nocciola. Ecco gli uomini che ho scelto sono stati sempre dei bignè, sempre la stessa pasta e con un ripieno ordinario. Io? Io invece mi sono sempre sentita una torta, una di quelle maestose belle e buone allo stesso tempo, che ne so una cassata per esempio, con ripieno di ricotta e gocce di cioccolato e fuori decorata ad arte con frutta candita, e sì perché in queste cose ci vuole buon gusto e capacità di scelta. Ad ogni modo questa capacità io l’ho sempre messa da parte e così io torta cassata insieme al bignè non è che in questi anni sia andata poi così bene e quindi delusione, inevitabile delusione. Ciò che mi è rimasto sono i sogni, e quando passo per le vie e scorgo una pasticceria ecco io mi fermo a guardare fingendo indifferenza quando in realtà vorrei tanto che quel dolce in prima fila corrispondesse il mio sguardo.
Oggi però alla mia età e la glicemia ho deciso di mettermi a dieta dai dolci, non li voglio guardare più, desiderarli poi è solo frustrante, invece voglio preservare gli ultimi anni vivendo da spensierata, tanto ho capito che bignè o torte che siano, gli uomini come le donne siamo tutti uguali e passato il momento del piacere, arriva quasi sempre quello in cui tutto ha lo stesso sapore. Meglio dunque che ognuno stia in vetrina dal pasticcere, così rimane sempre affascinante, brillante e anche intelligente.
Scus Presenza ma dopo aver provato il primo bigne' e vedendo che nn funzionava, nn potevi scegliere un cannolo al cioccolato??????? :) :) :) :) :)
Inutile cercare tra gli uomini...di bello e profondo c'e' solo il mare....

piccolofi

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Re:Oltre le righe
« Risposta #5 il: Settembre 17, 2020, 19:25:51 »
Direi che questo post è piuttosto originale, coi suoi paragoni a metà fra il malinconico e il ridanciano, in cui tutti si ritrovano etichettati come torte o bignè.  Presenza immancabilmente si sente una torta regina, di quelle maestose e dal ghiotto sapore, che se ne sta in bella mostra in vetrina a farsi desiderare.
Ma.. a sorpresa, ecco che in vetrina consiglia di rimanerci anche ai bignè, quei bignè un po' così di cui si è accontentata sempre e che ora preferisce poter almeno immaginare come più ripieni, senza addentarli.
Se i bignè resteranno sugli scaffali, almeno ci si potrà far venire l'acquolina in bocca e faranno la loro figura.
I bignè sono avvertiti.

presenzadiritorno

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Re:Oltre le righe
« Risposta #6 il: Settembre 17, 2020, 21:07:50 »
Cara Piccolofi, io non sto in bella mostra in vetrina a farmi desiderare, sto fuori a guardare e basta. Quanto ai bignè loro già stanno in mezzo a tanti altri dolci, solo che da bignè sono semplicemente ordinari. Inoltre non li immagino più ripieni rispetto ad altri, semmai li ho assaggiati con ripieni diversi e il risultato è che rimangono sempre bignè. Alla fine ciò che suggerisco è che non si può avere acquolina in bocca lasciandoli "sugli scaffali" perché chi li ha assaggiati non li riprende. Consiglio invece che ognuno rimanga in vetrina vivendo nell'illusione d'essere affascinante, brillante e anche intelligente. E io che sono una torta maestosa come la cassata posso fare a meno di assaggiare. Quanto a te altamarea dico che bignè o cannolo avrebbe fatto differenza solo la scorza, ma il cannolo tuttavia nasconde una grande insidia ahimè, si rammollisce se non si assaggia appena  lo si riempie di crema. E il risultato sarebbe ancora una volta deludente.
E dunque signore cosa aggiungere... in questo racconto la voce narrante si è servita della scrivente, a chi appartiene allora la verità?  ;D
« Ultima modifica: Settembre 17, 2020, 21:19:48 da presenzadiritorno »

mr.blue

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Re:Oltre le righe
« Risposta #7 il: Settembre 24, 2020, 12:10:45 »
Se i bignè rimangono in vetrina rimarranno sempre affascinanti, laccati e brillanti. Un po' come le copie di plastica delle portate che i cinesi mettono in esposizioni fuori dai ristoranti nella loro madre patria.
Quando la copia è perfetta, la plastica bisogna addentarla per capire che è plastica. Il marcio e il rancido esplodono fuori dal bignè solo quando si rompe la pasta choux.
Insomma anche gli uomini affascinanti, brillanti e intelligenti hanno la loro parte rancida o plasticosa e bisogna morderli per scoprirla.