Cara Presenza, il tuo post merita la doppia ubicazione:anche nella sezione “enogastronomia”, carente di cuochi.
I dolci che hai elencato mi fanno ricordare la tua città e la via Etnea dove c’è una famosa pasticceria di cui non ricordo il nome. La frequentavo quando andavo a Caltagirone per convegni su don Luigi Sturzo.
Hai scritto
Ho sempre pensato che non sarei stata all’altezza di vivere accanto ad un uomo affascinante, brillante e pure intelligente, che poi esistano bah…
Esistono gli uomini affascinanti, brillanti e pure intelligenti. Io sono l’esempio vivente di quella fauna, detta "alfa".
In ogni branco di lupi c’è la coppia dominante, detta “alfa”. Il capobranco vuole a fianco a sé una femmina leader. La sceglie tra le emergenti che credono di essere “all’altezza di vivere accanto” al maschio alfa.
La lupa che è carente di autostima si deve accontentare della “seconda scelta” e forma la coppia immediatamente successiva in importanza (detta beta).
Giacomo Leopardi scrisse: “La stima è come un fiore, che pestato una volta gravemente o appassito, mai più non ritorna” (“Pensieri”, LXXII).
Stimarsi significa saper cogliere l’occasione che ci passa accanto; ce ne accorgiamo solo se siamo pronti all’incontro.
Per essere vincenti è necessario “osare”, ma è importante l’autostima, che comincia a costruirsi fin dall’infanzia nell’ambiente familiare, che dovrebbe essere il luogo dell’amore protettivo e formativo.
La mancanza di autostima rende disperati e dipendenti dall’affetto altrui.
Hai scritto:
“Ciò che mi è rimasto sono i sogni”. Ti pare poco ? Le delusioni che hai ricevuto di solito costringono al ripiegamento su se stessi.
Oggi però alla mia età […]voglio preservare gli ultimi anni vivendo da spensierata, tanto ho capito che […]gli uomini come le donne siamo tutti uguali e passato il momento del piacere, arriva quasi sempre quello in cui tutto ha lo stesso sapore.
Hai ragione. Ma le illusioni d’amore ti aiutano a vivere meglio.
Nella scelta del partner l’inconscio ha un ruolo determinante,insidioso, motivante. Inconsapevolmente le esperienze passate condizionano.
L’illusione è travolgente se si ha il bisogno di innamorarsi nuovamente per sentirsi riaccendere di desiderio e di passione, oppure se ci si sente soli, perché la quotidianità è grigia e il lavoro monotono. Allora si rischia di scegliere il partner che dopo alcuni mesi delude, perché non corrisponde al nostro sogno ad occhi aperti. Al risveglio dell’illusione c’è l’ira funesta, la collera, le recriminazioni.
Nell’attrazione fatale, oltre all’inconscio, ci si mette anche la chimica…, i feromoni, la dopamina e molto altro.