La funzione strumentale del cibo in favore del sesso ? Ma è veramente erotizzante come appare nei film ?
Pranzi, cene per soddisfare l’appetito e anche il desiderio sessuale ? Dipende dal contesto e dall’aspirante partner per realizzare lo scenario immaginato.
Se si è molto attratti fisicamente dal/la partner le romantiche cene a lume di candela a volte sono superflue.
Invece nelle coppie datate il desiderio che langue può essere ravvivato dai sex toys e altro, ma anche dall’astinenza dalle carni.
Mangiare insieme, sedersi accanto e condividere, lasciarsi imboccare, provare gusti nuovi, sentire nuovi profumi..., soprattutto quest’ultimi....
Ricordi quando ti chinasti su me per darmi un frettoloso bacio e poi tu avesti la fretta di ritrarre la tua bocca, perché la mia sprigionava la “fragranza” dell’aglio ?
Mi serrasti la nuca con le tue mani ladre ed io stupivo di vedermi accanto al viso la tua bocca che emanava l’olezzo di cumino.
Tra le gioie defunte e i disinganni, dopo vent’anni, oggi si ravviva nel ricordo il tuo sorriso....
Dove sei cattiva signorina? Quando fu che l’ultimo tuo amante disertò l’alcova ?
Mi appari in sogno e dico “ti amo”. Da quel tempo forse ho amato te sola, te sola voglio.
Se leggi questi versi ritorna da me che t’aspetto. Fa ch’io riveda il tuo volto disfatto; lo bacerò e rifiorirà sulla tua bocca l’ultima tua grazia profumata.
Vieni!
Risorgeremo dal tempo lontano ?
No ! Il mio sogno è nutrito d’abbandono, di rimpianto. Per me sei la rosa che non colsi. Sei tra le cose che potevano essere e non sono state.
E alfin ? Alla fine di questa amena ma strampalata passeggiata erotico-gastronomica mi accorgo che anch’io, pur se in modo esiguo, sono un creativo letterario.
Ma la rosa che non colsi me l’ha suggerita il poeta crepuscolare torinese Guido Gozzano, con la sua poesia titolata
“Cocotte”, nella quale, fra l’altro, scrisse:
“Il mio sogno è nutrito d'abbandono,
di rimpianto. Non amo che le rose che non colsi.
Non amo che le cose che potevano essere e non sono state...”