Autore Topic: "Buonismo"  (Letto 1236 volte)

Doxa

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"Buonismo"
« il: Luglio 12, 2020, 13:58:57 »
Il sostantivo “buonismo” fa parte dell’ambito della morale. Da alcuni anni è di moda ed è usato con ostentazione da politici e giornalisti, per farci accettare l’immoralismo buonista o il buonismo acritico,  permissivo e trasgressivo.

Nella confusa società in cui viviamo tante persone si domandano  cos’è il  “bonum honestum” e se stare dalla parte dei “buoni” oppure  dei perniciosi  “buonisti” o finti tali.

Papa Bergoglio per scelta politico-religiosa o per indole è  considerato un  “buono”, invece molti suoi seguaci sono soltanto “buonisti” della peggior specie: ostentano benevolenza ma i loro tratti caratteriali li inducono al peccato; non capiscono bene in cosa peccano e si sentono in dovere  di giustificarsi ogni volta che commettono azioni “benevole”. Si interrogano, dubitano, analizzano contesti e situazioni. Per contrastarli sono nati i movimenti anti-buonisti.

Il buonismo è articolato in diversi livelli. Si va dal santo che dona la sua vita per gli altri, all’ipocrita che ama gli altri solo a parole. In mezzo ci sta una gradazione continua: da chi ritiene che per dimostrare di amare tutto il mondo basti dare  due euro ai bambini africani, a chi scrive sulla sua pagina Facebook parole di solidarietà per chi soffre e per i poveri, salvo poi esprimere la sua violenza verbale nel traffico della città, nella riunione condominiale o in famiglia.

Vi ricordate lo scorso anno l’incoraggiamento selvaggio da parte dei radical chic da salotto e di varie testate giornalistiche  italiane alla capitana “coraggiosa” Carola Rackete ? Creò  l’illusione dell'umana solidarietà, la lotta del bene contro il male,  che quotidianamente un sistema socio-economico ben organizzato cerca di propinare a ignari spettatori senza voce.

La ricca Carola, è una rappresentate del “buonismo” solidale, del volontariato praticato da molti per “apparire buoni” e manifestato con eccessiva o ipocrita pietà per “ammorbidire” i nostri giudizi e “pregiudizi”.

Doxa

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Re:"Buonismo"
« Risposta #1 il: Luglio 13, 2020, 06:59:52 »
Il successo del termine "buonismo" dipende dal “cattivismo”?

I “cattivisti” dicono che i “buonisti” hanno spesso un secondo fine quando vogliono mostrare di far del bene.

L'accusa di buonismo viene utilizzata nell’ambito politico per connotare determinate scelte. Per esempio, gli amministratori comunali che decidono di usare parte del denaro riscosso con le tasse per alleviare la povertà (vera o finta che sia) possono essere definiti “buonisti” ?

Il buon amministratore è colui che gestisce correttamente i soldi dei cittadini e, nello stesso tempo, realizza la loro volontà.

Se è volontà dei cittadini che i soldi siano utilizzati con finalità solidaristica, e l'amministratore li utilizza a tale scopo, lui è un bravo amministratore, e i cittadini sono buoni.

Se invece la volontà dei cittadini è che i soldi non siano utilizzati per una data finalità solidaristica, e l'amministratore buonista li usa lo stesso, lui è un cattivo amministratore, e i cittadini possono essere definiti cattivi o egoisti.

Comunque il “buonismo” solleva sempre la domanda: “Chi paga il conto ?”

“Buono” è chi a proprie spese vuol soddisfare necessità e desideri altrui.

Invece il “buonista” auspica che le necessità di altri (e se è possibile le proprie) siano esaudite a spese della collettività, che comprende anche coloro che non la pensano come lui.

La virtù sociale della bontà va bene quando è delimitata. Invece il Vaticano ed altre onlus, in particolare cattoliche, chiedono continuamente denaro, perché non c’è nessuno che dice loro: “è troppo”.

mr.blue

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Re:"Buonismo"
« Risposta #2 il: Luglio 17, 2020, 16:53:18 »
La Carola potrà anche essere ricca come dici o venire da una famiglia benestante, non lo so. Quello che vedo é una ragazza che ha attraccato in porto dei disgraziati e ha avuto le palle di andare contro la marina militare italiana e ha rischiato il carcere per i propri principi
Gli unici che han fatto la figura dei cioccolatai sono i nostri politici e il nostro esercito.

Doxa

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Re:"Buonismo"
« Risposta #3 il: Luglio 17, 2020, 21:41:10 »
Buonasera mister. Secondo te "quei disgraziati" sbarcati da "donna Carola" ora che fanno ?
Te lo dico io. Nessuno di loro lavora. Sono dei parassiti nullafacenti che vivono a nostre spese.
 
La "coraggiosa" Carola perché non li fa trasferire  in Germania per farli lavorare nelle aziende del padre ?

mr.blue

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Re:"Buonismo"
« Risposta #4 il: Luglio 22, 2020, 16:38:11 »
Beh, di fatto, la maggior parte degli immigrati utilizza l'Italia come transito per andare in Germania o in altri Paesi più a nord.

Doxa

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Re:"Buonismo"
« Risposta #5 il: Luglio 22, 2020, 23:30:39 »
Allora acquisterò un paio di occhiali per vederci meglio. Io gli immigrati li vedo dappertutto, nelle grandi città e nei piccoli paesi.

Siamo in piena crisi economica e questi continuano ogni giorno ad arrivare,  per fare cosa ? Vengono chiamati dalle organizzazioni criminali italiane che si mimetizzano nelle cooperative umanitarie, con la connivenza delle Ong.

Sono numerosi gli immigrati che delinquono, in particolare con la droga e la prostituzione.   Non bastano i nostri delinquenti ?

In Germania e nei Paesi del Nord Europa è scomparso il paese chiamato "Bengodi".
« Ultima modifica: Luglio 22, 2020, 23:32:32 da Doxa »

Doxa

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Re:"Buonismo"
« Risposta #6 il: Luglio 24, 2020, 20:48:27 »
Giuseppe De Lorenzo: Lo sfregio dei migranti in fuga agli agenti: “Vaff..., non potete farci nulla” (Il Giornale, 24 – 7 -2020).

I centri di accoglienza pieni di falle, c'è il rischio di contagio da Covid-19. Ma le forze dell'ordine possono solo invitarli a rientrare.

Agrigento, Gualdo Cattaneo, Taranto, Messina e oggi un nuovo caso a Brindisi.

Si fa fatica ormai a tenere il conto dei migranti fuggiti dai centri di accoglienza di tutta Italia. Partono dall’Africa (soprattutto la Tunisia), approdano a Lampedusa o in Sicilia, vengono smistati dal Viminale lungo la penisola e poi se la danno a gambe. A volte vengono ritrovati a volte no, spesso scompaiono nel nulla come se niente fosse. Che questa sia diventata la nuova emergenza è ormai chiaro a molti. A quanto pare, infatti, il ministero non è in grado di garantire che gli immigrati sottoposti a regime di quarantena rimangano nelle strutture dove vengono trasferiti. Col rischio così di diffondere (di nuovo) l’infezione, anche nelle regioni ormai “Covid free”.

Il quesito è basilare: come è possibile che riescano così facilmente a far perdere le loro tracce? I motivi sono molteplici. A Gualdo Cattaneo, per esempio, a dare una grossa mano ai fuggitivi è stata la scelta di piazzarli in un ex agriturismo situato in una zona periferica della campagna umbra, senza presidi fissi di fronte alla struttura. Come rivelato ieri dal Giornale.it, il centro gestito dall’Arci solidarietà era “non idoneo” a contenere in quarantena delle persone. Troppe vie di fuga. Ma altrove nel Belpaese di episodi simili se ne sono registrati anche sotto gli occhi di polizia e carabinieri. A volte gli agenti vengono aggrediti, altre sono impossibilitati ad agire. Ed è proprio qui l’assurdo.

I poliziotti con le mani legate: migranti in quarantena liberi di fuggire.

Il Giornale.it nei giorni scorsi aveva raccontato le assurdi disposizioni di servizio cui devono attenersi le forze dell’ordine schierate a controllo del centro di Villa Sikania, ad Agrigento. All’interno vengono ospitati migranti costretti alla quarantena, che spesso fuggono puntando a gruppi di 20-30 persone i poliziotti per riuscire ad eludere i controlli. Il problema è che gli agenti non possono portare l’arma pronta all’uso (pistola e caricatore devono essere tenuti separati), figuriamoci usarla. Ma soprattutto nel caso vedano scappar via uno straniero possono solo “invitarlo” a rientrare. Senza usare metodi coercitivi.

L'Arci dei tunisini scomparsi: milioni di euro con i migranti.

Ecco perché le fughe in massa non sorprendono gli addetti ai lavori. E vanno ormai avanti da tempo. Un operatore antisommossa, che chiede l’anonimato, rivela a il Giornale. it dettagli sconcertanti su quanto succede durante il servizio d’ordine presso le strutture per immigrati. Nei mesi scorsi, in piena emergenza Covid, ha prestato servizio presso il centro di accoglienza di Alpignano, dove già ad aprile si erano verificate tensioni a causa della presenza di 16 contagiati. “I migranti, anche se positivi al coronavirus - spiega la fonte - non sono tecnicamente reclusi. Ogni uso della forza da parte nostra per tenerli dentro sarebbe illegittimo. L’ordine che ci arriva è quindi solo quello di invitarli a stare all’interno”. Molti di loro, però, se ne infischiano. “La loro risposta? Ci dicevano: ‘Vaff..., non mi puoi fare nulla. Io vado dove caz.. voglio’. Questo perché i centri di accoglienza non sono centri di espulsione e rimpatrio”.

Situazioni simili, assicura l’operatore, si ripetono nel torinese così come a Taranto, Gualdo Cattaneo o Agrigento. Gli stranieri scavalcano le recinzioni, si nascondono nei campi intorno. E buonanotte al secchio.

“Il cittadino deve saperle queste cose, altrimenti pensa che poliziotti e carabinieri non vogliano far nulla per tenerli dentro. Non è così”. Certo: nel caso in cui nella fuga aggrediscono un agente si tratta di resistenza a pubblico ufficiale e vengono bloccati. Ma gli incensurati (cioè quasi tutti) se la cavano con una denuncia a piede libero. “Così noi li rimettiamo nel centro - dice la fonte - e loro escono di nuovo”.

Doxa

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Re:"Buonismo"
« Risposta #7 il: Luglio 29, 2020, 08:38:09 »
Arrivo, dopo il soccorso in mare, di “richiedenti asilo politico” provenienti dalla Tunisia



La signora si è portata anche il cagnolino. Sembrano turisti in trasferta in Italia per la vacanza estiva a spese dello Stato.  :blank:

Salvini ha così commentato: “Ecco il grado di ridicolizzazione e umiliazione dell’Italia e degli italiani causato da questo governo fallimentare. Ormai all’estero siamo una barzelletta”.

Doxa

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Re:"Buonismo"
« Risposta #8 il: Agosto 30, 2020, 11:35:35 »

Doxa

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Re:"Buonismo"
« Risposta #9 il: Agosto 30, 2020, 11:37:44 »

Doxa

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Re:"Buonismo"
« Risposta #10 il: Agosto 30, 2020, 15:13:36 »
Le lamentele del sindaco di Lampedusa per il continuo arrivo di immigrati rimangono inascoltate.

Il governo tace.

Basta. Si faccia una petizione per ridare l'isola al suo antico feudatario: a Tomasi, principe di Lampedusa e duca di Palma di Montechiaro. Il suo stemma è rappresentato da un leopardo.

Egli sa come difendere l'isola dall'assalto degli "infedeli"... con alcuni leopardi.... :)

Doxa

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Re:"Buonismo"
« Risposta #11 il: Agosto 30, 2020, 16:43:18 »

victor.cds

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Re:"Buonismo"
« Risposta #12 il: Settembre 03, 2020, 18:41:09 »
Caro Doxa, hai toccato un tasto che scotta, scotta tantissimo.
Ma ritengo che l’argomento da te posto su questo sito possa essere affrontato e discusso con possibilità e libertà di dire il proprio parere.

Premetto subito che questi migranti sono esseri umani sfortunati e che devono essere aiutati. Ma l’aiuto non può essere improvvisato e improvvido, deve essere razionale e organizzato. E poiché è un problema sociale di così vaste proporzioni va affrontato da organizzazioni internazionali appositamente create e finanziate. L’Italia non può accollarsi l’accoglienza di tutti i poveri e affamati dell’Africa.

Leggendo i post ho messo per iscritto alcune considerazioni personali.
Primo: vedo che salvo i due interventi di mr.blue è stato solo un monologo di Doxa. Come ho detto l’argomento è un campo minato e la prudenza suggerirebbe di starne alla larga. È quindi con piena avvertenza e deliberato consenso che entro nella discussione e faccio la mia dichiarazione di campo: condivido l’80% di quanto Doxa afferma.

Secondo: Doxa fa tutta una dissertazione sul buonismo.
Consulto sulla Enciclopedia Treccani il significato di “buonismo”: Ostentazione di buoni sentimenti, di tolleranza e benevolenza verso gli avversari, o nei riguardi di un avversario, specialmente da parte di un uomo politico; è termine di recente introduzione ma di larga diffusione nel linguaggio giornalistico, per lo più con riferimento a determinati personaggi della vita politica.
Già la prima parola “ostentazione” mi mette in allarme. L’ostentazione non è un sentimento, ma una manifestazione esteriore in genere interessata. Anche le ultime parole della definizione data dall’enciclopedia Treccani mi mettono in allarme “con riferimento a determinati personaggi della vita politica” cioè è una parola coniata appositamente per discriminare l’amico dall’avversario. Complimenti a chi l’ha inventata e la usa!

Terzo: c’è un riferimento alla Carola Rachete, e mr.blue che scrive:
“Quello che vedo è una ragazza che ha attraccato in porto dei disgraziati e ha avuto le palle di andare contro la marina militare italiana e ha rischiato il carcere per i propri principi”.
Quello che mi viene in mente è che fino ad un paio di secoli fa un atto del genere veniva punito con l’impiccagione all’albero maestro. La Rachete ha commesso un reato, e oggi non è possibile punirla in quella maniera, ma tra l’impiccagione e l’esaltazione come eroina ci stanno tante situazioni e soluzioni intermedie che non sono state applicate. Chi non le ha applicate? Non lo dico, tanto tutti ne sono a conoscenza.

Quarto: Doxa afferma:
“I “cattivisti” dicono che i “buonisti” hanno spesso un secondo fine quando vogliono mostrare di far del bene”.
E quale potrebbe essere questo secondo fine se non quello che nel momento in cui verrà conferita a questi migranti la cittadinanza (perché prima o poi sarà loro data) e voteranno, salderanno il loro debito con i buonisti?

Quinto: Doxa ci mostra la foto della povera migrante tunisina che arriva in Italia con il barboncino anch’esso migrante! Nessun commento.
E qui mi vengono in mente i versi di Dante: “Ahi serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta …”
E penso alle generazioni future che dovranno vivere su questo suolo …
Victor

piccolofi

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Re:"Buonismo"
« Risposta #13 il: Settembre 05, 2020, 01:16:10 »
E' ovvio che il termine " buonismo ", già di per sè ridicolo, non può che implicare un'ostentazione : altrimenti, se non si trattasse di ostentazione e quasi forzatura a mò di habitus di moda, ci troveremmo di fronte al ben più alto sentimento e relativo termine, che è " bontà ".
Il buonismo sta alla bontà come il prestigiatore sta al realizzatore di opere. O come l'illusionista sta alla persona seria.
Mi pare abbastanza evidente anche che chi fa mercato a buon prezzo di buoni sentimenti è uno che cerca un suo rientro.
Credo che l'argomento sia complesso, gli attori in gioco tanti, e ognuno persegue un suo scopo.
La bontà vera è rara, forse rarissima, mentre è molto più semplice spacciarsi per buoni e, tramite questa sorta di apparenza sociale, avere il via libera per raggiungere altri scopi, che stanno al di sotto di quelli dichiarati.
Il trafficante e il traghettatore di esseri umani sono buoni, o non perseguono forse il loro puro ed evidente interesse economico?
Le Onlus sono buone, o non hanno dei bei guadagni per ogni soggetto trattato?
La Mafia è buona, o non ha invece scoperto che il traffico di esseri umani è diventato uno dei maggiori business oggi esistenti e potenzialmente infinito finché un paese regge?
Sono buoni gli attori e tutti i vari personaggi pubblici che vanno a fare le sfilate sul ponte delle navi "umanitarie"? O non è per caso che vogliono farsi facile pubblicità e gli oscuri salire per un attimo alla ribalta della pubblica attenzione?
E i giornalisti? Buoni anche loro quando fanno a gara a chi suona meglio la grancassa dell'indignato e del lacrimevole?
Un coro.  E' così bello stare nei cori, e sentirsi tutti quanti buoni, specie finché avviene sulla pelle degli altri!
Poi naturalmente ci sono i politici. Quelli sono ( è notorio ) i buoni più buoni di tutti. Non per niente per entrare in politica, si sa, ci vuole una tessera di buona condotta, coerenza ideale, irreprensibilità. Ed essendo politici, specie se assisi sugli scranni del potere, possono anche fare la predica a tutto il paese : non lamentatevi, il buonismo, pardon la bontà, è un dovere, poi ci pensiamo noi a sistemare tutto! Basta dare una lisciatina all'Europa ( ma chi è ? ) e ci aiuteranno!
E infatti si vede, si è visto, e sempre più si vedrà.
Il punto è che questi signori pensano che in un domani, una volta data il più in fretta possibile la cittadinanza ai cosiddetti migranti, potranno poi tirare le reti dei voti in proprio favore. Quanti bei pesci!
Non pensano e non mettono in conto, questi ineffabili strateghi del buonismo, che i suddetti, tempo un decennio o due, si faranno il loro partito. Islamico.
Chi ha studiato appena appena la storia, sa che i musulmani non vogliono integrarsi, ma utilizzare e poi sottomettere gli occidentali.
Cosa c'entrano i musulmani?  Beh, ma di che credo pensate siano questi provenienti dal Nordafrica e a seguire dal resto dell'Africa?
Ma nessuno pensa, orrore, l'importante è schierarsi dalla parte dei buoni, dei giusti, insomma far parte dei buonisti.
E se fra 50 anni si capirà di aver sbagliato.., eh, si sa, era stato in buona fede, per un ideale, per un senso di solidarietà, fratellanza universale, eccetera, eccetera, eccetera.
Questo è il buonismo : un'ostentazione interessata di bontà, che ispira un agire altrettanto interessato, scollegato volutamente sia dal senso comune, sia dalla più elementare lungimiranza.
Che importa? Sarà come sarà. Intanto ci facciamo gli affari nostri. Parola di buonisti.
Con la benedizione del clero, perché l'Italia è un paese cattolico e quindi al buonismo è pressoché obbligata di default.
E dalla sua finestra Francesco sorride.   
 

victor

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Re:"Buonismo"
« Risposta #14 il: Settembre 05, 2020, 10:07:48 »
Mamma mia Piccolofi! Ti rivedo con la tua grinta e la tua dialettica forbita ed efficiente che mi è sempre piaciuta, indipendentemente dal fatto di essere d’accordo o meno con te!

E in questo caso sono pienamente d’accordo. Assolutamente d’accordo!
Dio, come sono d’accordo quando scrivi “Nessuno pensa!”. Sì, nessuno pensa con la propria testa … e questo è il guaio fondamentale di quest’epoca!

E perdonami se aggiungo che si tratta di un problema di cultura, cioè della sua mancanza.
Sii benedetta, Piccolofi, hai espresso quello che io diplomaticamente ho omesso.

Un abbraccio,
Victor
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