Angelina

[carpediem]

Piove. Piove ogni volta sempre uguale e in fondo, non cambia neanche quel suo modo di aspettare: Angelina è seduta sempre lì al balcone e scruta il mondo che l’ha vista ormai invecchiare.
Da vent’anni l’acqua bolle sopra il fuoco per quel suo figlio che per il pranzo non si fa vedere:il suo è il ritardo di una vita ma la sua vita, è una partita ormai finita.
Angelina aggiunge acqua e assaggia il sugo e in fretta, torna a fissare l’orizzonte … sessant’anni e una casa troppo vuota senza quel suo figlio a riempirle un po’ la vita.
Angelina ha abbandonato la sua memoria e la sua vita è ferma a quel giorno di natale quando nella confusione di tutta quella gente in fila a cercare le sue guance da baciare, continuava a chiedersi:- “figlio perché tardi ad arrivare?”-
E il sole si spegne ancora in fondo al mare senza un domani da cui ricominciare e lì in cucina c’è un piatto sempre vuoto e l’acqua che bolle, bolle, sempre su quello stesso fuoco …


Angelina

[Unius]

Commovente. Angelina non ha accettato il fatto che suo figlio non c'è più (lo si intuisce dalla gente in fila a baciarle le guance, presumo per le condoglianze) e lo aspetta, lo aspetterà sempre, mettendo tutti i giorni quella sua pentola a bollire e guardando dal balcone, attendendo un impossibile ritorno.
Con poche parole sei riuscita a descrivere una vita.
L'ho apprezzato molto.

[nihil]

Wow, sconvolgente, ma vero. Qual'è quel cuore di mamma che si rassegna? nessuno temo, e che la pentola bolla o no, non importa, l'attesa c'è comunque.

[aleroby]

già,il dolore di una mamma è insostituibile e tu lo hai descritto nel migliore dei modi..da mamma,ti ringrazio..

[presenza]

... e tuttavia com'è triste vedere chi muore in vita, perché non riesce a vivere più, perché non riesce ad accettare. Credo che la morte dell'essere sia ben peggiore che la morte fisica!

[carpediem]

Commovente. Angelina non ha accettato il fatto che suo figlio non c'è più (lo si intuisce dalla gente in fila a baciarle le guance, presumo per le condoglianze) e lo aspetta, lo aspetterà sempre, mettendo tutti i giorni quella sua pentola a bollire e guardando dal balcone, attendendo un impossibile ritorno.
Con poche parole sei riuscita a descrivere una vita.
L'ho apprezzato molto.
grazie unius e scusami se rispondo solo ora. E' una storia vera la cui conoscenza mi colpì molto. Il dolore, può fare impazzire ed è ciò che è accaduto ad Angelina. Non saprà mai che qualcuno ha scritto e sta parlando di lei però, per me è un modo di tentare di rispettare il suo dolore per ciò che è sperando che così si possa mettere riparo ai commenti beffardi di chi ironizza sulla pazza dell'acqua sul fuoco ...

[carpediem]

Wow, sconvolgente, ma vero. Qual'è quel cuore di mamma che si rassegna? nessuno temo, e che la pentola bolla o no, non importa, l'attesa c'è comunque.
La storia è reale e ne ho preso spunto. La figura dell'amore materno è uno stereotipo che si presta ma ripeto: è uno stereotipo che nella realtà di ogni giorno rischia di creare danni non indifferenti. Diciamo meglio una cosa: qual è quel cuore di genitore che si rassegna?
grazie per essere intervenuta.

[carpediem]

già,il dolore di una mamma è insostituibile e tu lo hai descritto nel migliore dei modi..da mamma,ti ringrazio..
non voglio commentare riguardo l'insostituibilità dell'amore di mamma perchè ti assicuro che ne avrei di cose da puntualizzare. come sempre grazie per i tuoi commenti quasi imbarazzanti.  a presto

[aleroby]

esistono le eccezioni 

[victor]

Amici!

In questo racconto bellissimo io vedo “amore” l’amore infinito di una madre, l’amore assoluto, perché lei è convinta che il figlio (malgrado tutto, contro ogni apparenza) tornerà … e lei non può farsi trovare impreparata … il suo amore non può non accoglierlo come si deve …

A Presenza dico “perdonami” se questa volta (eccezionalmente) non sono d’accordo con te. Angelina non è morta, noi, tutti quelli che non la comprendono, che non riescono a concepire un amore così grande la crediamo morta! Certo non fisicamente, ma psichicamente!

Le persone stupide la sparlano …

Io, ho la presunzione di capirla …

[carpediem]

Amici!

In questo racconto bellissimo io vedo “amore” l’amore infinito di una madre, l’amore assoluto, perché lei è convinta che il figlio (malgrado tutto, contro ogni apparenza) tornerà … e lei non può farsi trovare impreparata … il suo amore non può non accoglierlo come si deve …

A Presenza dico “perdonami” se questa volta (eccezionalmente) non sono d’accordo con te. Angelina non è morta, noi, tutti quelli che non la comprendono, che non riescono a concepire un amore così grande la crediamo morta! Certo non fisicamente, ma psichicamente!

Le persone stupide la sparlano …

Io, ho la presunzione di capirla …

Ciao Victor, ho l'abitudine di rispondere sempre a tutti ma certi miei impegni, mi hanno tenuto lontano da zam da ormai quasi un anno. Voglio ringraziarti per gli aggettivi spesi per questo mio racconto: certe cose, fanno sempre piacere. Non voglio esprimermi riguardo le tue considerazioni o quelle di presenza: sono punti di vista che divergono solo apparentemente. Comunque, grazie a tutti.

[patriziagiangregorio]

Bellissimo questo racconto che ho letto solo ora.Un grande dolore e la voglia di tenere in vita il figlio,oltre la morte ,con le premure che solo una madre puo' avere.

[carpediem]

Ciao Patrizia, contento di aver incontrato il tuo favorevole commento. Anche se in ritardo, te ne ringrazio.

[nihil]

bentornato!