In questi giorni le notizie sulla pandemia e le conseguenze socio-economiche mi fanno pensare al racconto dello scrittore scozzese Robert Louis Stevenson “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”. Come questo personaggio con due distinte personalità, una buona l'altra malvagia, ho la mente scissa tra l'Io e le sue pulsioni irrazionali, metafora dell'ambivalenza del comportamento umano, dovuta alla "reclusione" per pandemia.
Tale stato mentale è sollecitato dalle notizie che arrivano da altre nazioni.
In Svezia sono rimaste aperte fabbriche e negozi, la popolazione ha libertà di movimento, tenendo presenti i consigli sanitari; negli U.S.A. il presidente Trump è intenzionato a dare il via libera alle attività economiche, anche se si rischia il doppio degli attuali deceduti: cifra irrisoria se confrontata ai 330 milioni di abitanti. Ovviamente il presidente americano è d’accordo sul distanziamento sociale tra le persone, le mascherine, l’igiene delle mani, la predisposizione degli accorgimenti necessari sui mezzi di trasporto, ecc..
Io, “ispirato dal satanico Edward Hyde”, del racconto di Stevenson, dico che Trump ha ragione e anche il governo italiano dovrebbe seguire tale scelta, aprire tutto e subito, pur con le dovute precauzioni sopra elencate.
In Italia siamo 60 milioni di abitanti. Secondo l’indicatore denominato “impronta ecologica” la nostra nazione potrebbe ospitare circa 25 milioni di persone per mantenere la pax tra ambiente e presenza antropica. Siamo troppi. Finora i deceduti per Covid o fatti rientrare in tale casistica sono circa 30 mila. Cifra irrisoria rispetto all'intera popolazione.
Se si apre tutto subito, escluse le scuole, e i morti per corona virus diventano 60 mila, oppure 100 mila, tale cifra è comunque irrilevante rispetto al totale degli individui che abitano nella nostra penisola. I deceduti sono quasi tutti anziani (categoria alla quale appartengo), dal punto di vista economico è un risparmio per l’INPS.
Però, mentre sto scrivendo, un’altra voce sovrasta quella di mister Hyde, la riconosco è quella del dottor Henry Jekill, buono e timoroso di Dio, il quale mi dice che è immorale quanto mi ha suggerito Hyde. Oltre che immorale è anche peccato mortale.
Va bene. Sono un peccatore impenitente, però mi chiedo e vi chiedo se è più immorale pensare alla probabile morte di centomila persone o ascoltare dai mass media le varie categorie imprenditoriali o artigianali che vogliono milioni di euro a fondo perduto ?
I milioni, (miliardi ?) che ci arriveranno dall’Europa sono da considerare un regalo ? Non credo.
Ci aumenteranno le tasse ? Neanche il dottor Jekill e il signor Hyde lo sanno.
Comunque i debiti vanno pagati. Con i soldi di chi ?