Grande romanzo di una scrittrice iraiana, che racconta la vita di una donna succube del maschilismo e delle tradizioni. Mi è piaciuto molto, l'ho letto in un giorno anche se è piuttosto grosso. E' estremamente coinvolgente ed aiuta a capire la mentalità degli iraniani, specialmente quando si parla dell'onore e si arriva ad ammazzare la figlia o la sorella solo perchè hanno osato alzare lo sguardo da terra. Un libro che aiuta a capire. Un libro che non si dimentica.
La storia inizia con uno sguardo innocente della protagonista ad un ragazzo per strada, per cui verrà picchiata e segregata dalla famiglia e continua con il racconto di una vita fatta di coraggio, rassegnazione e ribellione. Nella trama è inserita anche la storia politica e sociale dell'Iran dall'epoca dello Scià ai giorni nostri. Il testo comprende un arco di tempo notevole, circa 50 anni, e dimostra che passi avanti se ne sono fatti, ma mai a sufficienza, il maschilismo e le tradizioni sono dure a morire.
Questo libro è alla decima edizione, una perla della letteratura iraniana, dove per anni però è stato censurato e solo recentemente ridato alla stampa.