A Milano, nei pressi di Porta Ticinese c’è la basilica di Sant’Eustorgio, situata nell’omonima piazza.
In epoca paleocristiana questa basilica era dedicata ai tre Magi, “basilica trium magorum”, successivamente venne titolata ad Eustorgio, vescovo di Milano nella metà del IV secolo.
Venne edificata nell’anno 344 circa nel periodo in cui Milano, l’antica Mediolanum, era la capitale dell’Impero romano d’Occidente dal 286 al 402.
L’attuale chiesa è il risultato di numerosi restauri avvenuti nei secoli. La facciata in stile neo-romanico fu edificata tra il maggio 1864 e l’agosto 1865.
In questa chiesa ci sono numerose opere d’arte, anche nella “Cappella Portinari”, edificata tra il 1462 e il 1468 su commissione del benefattore fiorentino Pigello Portinari, agente del Banco Mediceo nel capoluogo lombardo. La fece costruire per dare degna sepoltura alle spoglie dell’inquisitore domenicano Pietro da Verona, ucciso da un eretico nel 1252. Lo stesso Pigello fu qui sepolto nel 1468.
Pietro da Verona è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Nel 1232 fu nominato da papa Gregorio IX inquisitore per l'Italia settentrionale ed inviato a combattere il catarismo in Lombardia, dove tale eresia era largamente diffusa.
Nel 1251 papa Innocenzo IV lo nominò inquisitore per le città di Milano e Como, ed alloggiò nel monastero di Sant’Eustorgio. Nel 1252 durante il ritorno da Como a Milano venne assassinato da alcuni sicari con una roncola nel bosco di Seveso. L’anno seguente venne canonizzato. E’ sepolto nella Basilica di Sant'Eustorgio, a Milano, nella Cappella Portinari.
L'arte lo raffigura in abito domenicano, spesso con un libro in una mano e la palma del martirio nell'altra, trafitto da un roncola o un grosso coltello infilzati nella testa.
Esterno della Cappella Portinari
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