Oltre quarantanni fa, studente delle superiori, sulla pediera del mio letto con prolunga (ero già alto allora... NdA), amavo scrivere di getto aforismi, pensieri, idee, giudizi spontanei. La cosa era favorita dal fatto che amavo studiare disteso a terra, sul tappeto della mia camera. Un di queste citava testualmente: "Se la madre del Manzoni abortiva o non lo concepiva, faceva un grande piacere, non solo a me." Ora, nuovamente da padre, mi ritrovo proposto da insegnanti, anche via INTERNET, lo stesso mio incubo di allora ai miei figli, addirittura paragonando la peste di Milano citata nel romanzo come esempio, parallelismo della pandemia attuale. Ma è proprio impossibile staccare l'istruzione/scuola italiana da uno scritto oramai fradicio, marcio di religione, anziché di realtà effettiva, concreta, attuale. Certo specchio di una realtà di allora, ma non contemporaneo.