Autore Topic: Il silenzio, definizione tecnica o ...  (Letto 1126 volte)

Platino

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Il silenzio, definizione tecnica o ...
« il: Dicembre 28, 2019, 17:13:53 »
Il silenzio dai più, è associato alla pura assenza di fenomeni acustici sgraditi o fastidiosi intorno a noi. Molte volte si sente affermare"Che pace, che silenzio.." da chi su un'isola remota e deserta oppure sulla cima di una montagna. Senza tanta fatica potete allora entrare in una camera anecoica, dove chiudendo la porta dietro a Voi, manca effettivamente qualsiasi minima percezione per l'uomo, il suo sistema di equilibrio e tanto altro, esperienza fatta. io invece intendo silenzio di altro tipo, quello della mente o dello spirito, sgombri , liberi anche solo per pochi istanti dall'assillo continuo che è diventata la nostra vita. Qualcuno cerca questo con la meditazione, con il training autogeno, varie discipline orientali o altre artificiali e indotte pratiche a placebo, quando in realtà, dovrebbe essere stato naturale, spontaneo, genuino. 

Platino

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Re:Il silenzio, definizione tecnica o ...
« Risposta #1 il: Aprile 23, 2020, 20:58:34 »
Thread difficile vero? Ma un minimo di riflessione su quanto sopra scritto c'è? L'ho indotto?

mr.blue

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Re:Il silenzio, definizione tecnica o ...
« Risposta #2 il: Aprile 23, 2020, 21:32:04 »
Non credo che il silenzio della mente possa essere spontaneo. La mente elabora in continuazione, è una fucina in lotta con la sopravvivenza.
La meditazione aiuta a calmare la mente e difatti è per la pace e la sopravvivenza dello spirito, non del corpo.

Platino

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Re:Il silenzio, definizione tecnica o ...
« Risposta #3 il: Aprile 26, 2020, 21:14:13 »
Ottima osservazione Mr.Blue. Molti non conoscono quanto da te espresso.

mr.blue

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Re:Il silenzio, definizione tecnica o ...
« Risposta #4 il: Aprile 28, 2020, 17:13:29 »
Ottima osservazione Mr.Blue. Molti non conoscono quanto da te espresso.

Grazie Platino.

Doxa

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Re:Il silenzio, definizione tecnica o ...
« Risposta #5 il: Maggio 05, 2020, 19:15:23 »
C'è silenzio e silenzio, il più grave è il silenzio di Dio, tragedia per chi crede la sua esistenza, la sua assistenza, la sua protezione.

Io grido a te, ma tu non mi rispondi, insisto, ma tu non mi dai retta. Sei diventato crudele con me, e con la forza delle tue mani mi perseguiti”  (dal Libro di Giobbe 30,20-21).

Giobbe urla contro quel Dio che adora, ma Egli rimane “indifferente”, anzi lo piaga nel corpo e lo lascia quasi solo al mondo.  E’ l’imprecazione dell’uomo disperato  per quel silenzio incomprensibile.

I “lamenti” di Giobbe sintetizzano il dramma di ogni persona, specie del credente, nel momento della sofferenza: non ha risposta divina al suo dolore, non ha consolazione dall’assente Dio,  che crede incapace di offrire ragioni per vivere nella sofferenza.

Il “Libro di Giobbe” è contenuto nella Bibbia ebraica (Tanakh) e cristiana. Fa parte dei “libri  sapienziali”, caratterizzati dalla ricerca della “sapienza”  (hokmah in ebraico), intesa come  significato della vita, sul come vivere per raggiungere l’inarrivabile felicità.

Questo libro attribuito a un misterioso Giobbe è un testo a più mani rielaborato più volte nei secoli, ma lasciato con quel nome. Come era uso nel tempo. Così accadde per i Vangeli attribuiti ai quattro evangelisti.

Giobbe era rinomato per essere un “giusto”, secondo i parametri etici e religiosi del popolo ebraico nel VI sec. a. C.  Purtroppo YHWH  "quando vuole, per divertirsi con il destino dell'umanità", sa essere simile a Poseidone contro Ulisse che lo fa girovagare nel Mediterraneo per dieci anni prima di approdare nella sua Itaca.

La stessa sofferenza provata da Giobbe la crea in me Mister Blue con la sua indifferenza alle mie invocazioni di creare due nuove sezioni dedicate una alla religione ed un’altra alla psicologia in sostituzione di quelle dedicate alla  gastronomia e ai premi letterari che non interessano i partecipanti attuali a questo forum, invece le due sezioni da me proposte possono attirare altri nick, altre anime dolenti e credenti.  :happy:

Ma mister Blue, pur essendo giovane, è nostalgico, è rivolto al passato, ai frequentatori del tempo che fu.  ::)
E costringe Platino ad inserire un interessante topic dedicato al silenzio nella sezione “mescita” (Pensieri, riflessioni, saggi). Ed io per “punizione” privo Platino del mio apporto filosofico sul silenzio.  :dsew:

Ma il mio è un silenzio “assordante” perché rimbomba nell’aere come  “Vox clamantis in deserto” (= voce di colui che grida nel deserto): questa locuzione latina è riferibile a persona i cui consigli rimangono inascoltati, ma in parte simile al versetto del Vangelo di Marco: “Voce di uno che grida nel deserto: / preparate la strada del Signore, / raddrizzate i suoi sentieri”  (1, 3). Questo versetto è riferito a Giovanni Battista mentre battezza nel fiume Giordano (battesimo di conversione) e grida alle “folle” di preparare  la strada per l’arrivo del Messia.

E mentre attendo anch'io l’arrivo del Messia mi accomodo in poltrona per rivedere il film-documentario “Il grande silenzio”; durata 162 minuti, realizzato nel monastero della “Grande Chartreus”, nelle Alpi savoiarde francesi.  :o

Platino

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Re:Il silenzio, definizione tecnica o ...
« Risposta #6 il: Maggio 16, 2020, 20:50:41 »
 Scusami Dott.Stramore, quale sarebbe la mia " mescita"?

Doxa

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Re:Il silenzio, definizione tecnica o ...
« Risposta #7 il: Maggio 16, 2020, 22:31:00 »
Buonasera Platino, non c’entri nulla con la “mescita”. Il “mescolamento”  cui alludevo nel mio precedente post era riferito  alla sezione “Pensieri, riflessioni, saggi”, usato come crogiolo per inserirci argomenti eterogenei.

Tale crogiolo sei stato costretto ad usarlo anche tu per mancanza della sezione dedicata alla psicologia, adatta per ospitare il tuo interessante topic dedicato al silenzio.

Se il silenzio induce alla meditazione, al misticismo e all’estasi, allora ci vuole la sezione dedicata alla religione, che raccoglie  anche le anime credenti e bisognose di grazie.

Invece alcune gentili signore “assidue” del forum vogliono che le sezioni rimangano inalterate. Ciò che dicono “è veramente cosa buona e giusta”, nostro dovere assecondarle e dirle “grazie sempre e in ogni luogo”.

Buona serata Platino

Platino

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Re:Il silenzio, definizione tecnica o ...
« Risposta #8 il: Maggio 17, 2020, 17:02:47 »
Buon pomeriggio Dott. Stranamore. Non posso che non condividere la tua osservazione sul crogiolo letterario della sezione "Pensieri, riflessioni, saggi". Dall'altro lato, non mi sento di condannare la mancanza di sezioni più "ad hoc" per ogni singola o multipla visione nei propri scritti. A rileggerti sempre volentieri.