Civiltà Occidentale
Nei secoli con il concetto di civiltà ha avuto cambiamenti di significato dovuti al progresso in senso generale. Nel nostro tempo intende l’insieme delle forme culturali, sociali, economiche, i valori morali e l’organizzazione politica di una popolazione o di una macro area comprendente più nazioni.
Occidentale. Occidente è un termine geografico, una delle quattro direzioni cardinali, l’Ovest, ma dal Rinascimento, dopo la scoperta dell'America, usiamo l’aggettivo “occidentalis” con incluso un giudizio di valore sul proprio modo di vivere, considerato più “progredito” rispetto ad altre culture, e teso ad espandersi, ad influenzare altre culture o ad assimilarle in un insieme omogeneo, come l’area europea occidentale e quella nordamericana. Un esempio è la globalizzazione, causata dall’intensificazione degli scambi commerciali, gli investimenti finanziari internazionali, l’interdipendenza delle economie nazionali, che hanno condotto ad interdipendenze sociali, culturali, politiche e tecnologiche.
Nel contesto attuale l’Occidente abbraccia un’estesa area che include le nazioni più ricche e industrializzate dell’Europa e dell’America, l’Australia, la Nuova Zelanda, il Giappone e quei paesi accomunati, almeno idealmente, da determinate caratteristiche economiche e politiche.
C’è collegamento tra globalizzazione e declino di una civiltà ?
Molti sono convinti che tale “tramonto” dipenda dal crepuscolo religioso e morale. Ma queste crisi in che modo sono misurabili ? E chi sono i giudici ?