Ribellione
Bussò cautamente. Sapeva da sempre che non era prudente essere più decisi. Non rispose nessuno, ovviamente. E ovviamente dalla porta filtrava un profumo di caffè meraviglioso, la solita pratica urgente dell'operatore governativo. Dopo circa un'ora la porta si aprì e un urlo declamò un imperativo AVANTI! "Ehm, mi scusi sa, dovrei fare una denuncia".
"Che scoperta, questo è l'ufficio denuncie. "
Andiamo bene, penso Redyngotte.
"Ecco, vorrei sporgere denuncia, come ormai fanno in molti, non sopporto più la mia, mi segue ovunque, mi sento perseguitato!"
"E' una consuetudine, cosa c'è di strano?" rispose l'agente che se avesse accettato la pratica, avrebbe dovuto lavorare almeno 15 minuti, ma voleva invece finire le parole incrociate, che lo impegnavano da prima del caffè.
"Ecco vede, mi pare che la mia abbia qualcosa di strano, si comporta in modo anomalo. E' vero che mi perseguita, ma se io ad esempio voglio andare a destra, lei vuole andare a sinistra, e allora sono discussioni. Protesta per ore, pare una moglie a cui debba dare obbedienza."
"Ma è sicuro? lo può dimostrare? Mi pare che ci sia in atto una psicosi generale, non è il primo che viene qui a lamentarsi, la cosa è incredibile. Ne abbiamo già arrestate parecchie per sovversione , le dirò in confidenza che in cella non c'è più posto, anche se sono piccole e monodimensionali. E mi dica, chi vinse le olimpiadi di nuoto stile libero nel 2031?"
"Eh?"
"Lasci perdere...", il sette verticale lo avrebbe risolto in altro modo.
" Ma senta agente, così non si può andare avanti. Sospetto che la mia ombra si stia ribellando, quando ce l'ho dietro, mi pare che sussurri alle altre. Hanno un tono da complotto. Sono sicuro che stiano tramando qualche cosa. Quando c'è l'ho davanti mi pare invece di doverle ubbidire".
"Non credo di vederla con lei, dove è ora?"
"Ecco, appunto, non lo so, ogni tanto si assenta, non è una cosa normale. Vedo che anche altre persone a volte ne sono prive. A lei è mai capitato?"
"Ha mai fatto caso se anche gli oggetti a volte siano privi di ombra?" Rispose improvvisamente interessato l'agente Coras.
"Si, ci ho fatto caso, loro ce l'hanno sempre. Per questo temo che le ombre umane stiano organizzando qualcosa. Una volta due mesi fa ho visto la mia ombra portare a spasso l'ombra di un cane. E il cane non era il mio. Ieri invece ho visto quella di mia suocera che mi rincorreva con un paio di forbici, che non parevano carine".
L'agente si alzò sbuffando per prendere i moduli da denuncia, per levarsi di torno quello strampalato personaggio e continuare la sua ricerca in rete per sapere delle olimpiadi. Per un momento si fermò accanto alla finestra, poi di scatto si girò, e rimase sorpreso che anche a lui mancasse l'ombra. Non ci aveva mai fatto caso e solo allora capì che forse tutte quelle denunce celavano un problema reale. Pensò a quelle in cella . Non tutte erano oneste, si andava da ombre di spacciatori a ombre di politici. Ombre di vecchie e di giovani. Ombra di indiani, neri, cinesi: per queste ci si fidava dei denuncianti, in quanto tutte dello stesso colore opaco grigio. Sapeva che erano circa 3.722, perchè tante erano le denuncie di sovversioni, lui non aveva mai inoltrato le pratiche per non passare per pazzo. Poi sorrise, gli era venuta un'idea grandiosa. Portò i moduli amministrativi al Redyngotte, gli fece firmare il dovuto, lo salutò con insolita gentilezza e con vaghe promesse di soluzioni rapide.
" Ed ora a noi dolcezze!" Si recò in cella, aprì la porta e sorridendo disse: " Che si fa ragazze? che avete in mente? qualunque cosa sia, vi ci vuole un agente che vi rappresenti. Sono a vostra disposizione, naturalmente dietro compenso..."
Cadde travolto da morbidezze inaspettate, già, perchè le ombre sono morbide. Una però aveva braccia potenti, era quella di un killer professionista. Le mani si stinsero intorno alla gola dell'agente.
" Non abbiamo bisogno di nessuno, abbiamo già un sindacato, un direttivo, un governo, un esercito. Per la religione ci stiamo organizzando " .
Furono le ultime parole che Coras udì. Poi la sua stessa ombra gli dette una pedata, urlando: "Le olimpiadi comunque le ha vinte Lidrasky, lo sanno tutti, ignorante".
