Caro Stranamore, apprezzo ancora slancio, ottimo stile e dettaglio. Ma non posso tradire la notte, compagna e musa, il silenzio padre naturale di miei tanti scritti, il dolore intimo sorgente continua di amarezza come sorpresa di me. Per un falso ottimismo o bieco vedere la vita distorta da quanto realmente è. Non esiste chiostro o canto gregoriano per me, meglio block notes, tramonto e i rumori "alla carta" come i desserts al ristorante, di madre natura, seduto in giardino. Non avertene a male, anzi hai lettore e confronto comunque in me.