Ho appena letto la notizia della scomparsa di Pasquino dalle parole della sorella, che immagino leggerą sul suo profilo i messaggi che la gente invierą.
Volevo dire che, pur non avendolo mai conosciuto concretamente e non sapendone neppure il nome, mi ero fatta l'idea, da come scriveva e quel che scriveva, che fosse una persona particolare, ricca di umanitą in tempi in cui č sempre pił rara, e che per questo motivo avrei voluto conoscerlo anche dal vivo, come č stato privilegio di alcune/i.
Pur da lontano, mi sento dunque di comprendere e sottoscrivere le parole della sorella, che parla del suo " grande fratello " : una bella persona, uno che aveva la poesia in sč ed esprimeva questa sua ricchezza interiore e sensibilitą in tanti modi, con tanti versi, belli, autentici, genuini, che ci hanno in qualche modo avvicinato a lui e a quello che č stato il suo mondo, la sua amata Roma popolare e ruspante di una volta e al campo pił segreto dei suoi affetti.
Un saluto col cuore a Pasquino, che dalla dimensione in cui si trova spero mi sentirą e ci sentirą tutti, la sua strana e vera " Famiglia di carta ".
Ciao, poeta e amico!
Ci mancheranno le tue belle parole, esattamente come tu avevi il piacere di scriverle.
Giuliana