I ricordi di ricordi sono quelli ereditati dai propri familiari.
So di ricordare cose che non ho mai visto, che si compirono prima della mia nascita. Sono ricordi dei miei avi che mi appartengono, raccontati dai miei genitori: la severità del bisnonno paterno, la dolcezza della bisnonna materna, ecc..
La memoria si alimenta di parole, di silenzi, di volti evanescenti, si salda a fatti storici, reagisce a profumi e a sapori, produce emozioni.
Sono ricordi dormienti che affiorano fra trame a perdere, suspence e frustrazione.
Raccontarli o dimenticarli ? Lo scrittore Marcel Proust nella “Recherche” (in italiano “Alla ricerca del tempo perduto”), nel libro “La strada di Swann” torna con la memoria al déjà-vu per tentare di rinvenire le sensazioni che riconducono a quella volta per riappropriarsi del ricordo di un sapore lontano nel tempo, allora l'esperienza della rimembranza è completa e la soddisfazione che ne deriva è assoluta.