Piccolofi, concordo a modo mio in questa tua visuale. L'amore per come lo vedo io ora e per esperienza, è univoco, appartiene alla singola persona nella misura in cui , uno/a spesso inconsapevolmente lo vive. Questa definizione perché quello vero e da me conosciuto, è un qualcosa che scorre improvviso o progressivo, ignoto e senza argini precisi, voluti come imposti da altri/o. Tanti, io per primo , cieco come sordo, non solo al cuore, prima alla mente. Neuroni incapaci di capire e gestire il quanto, il tutto portasse a quella donna. vortice come scarico di tutti i tuoi attimi di allora. Parliamo di una battaglia interiore di oltre venticinque anni fa, ma dentro di me, urla sempre "Presente!.