Secondo me non è tanto questione di ruvido o falso, ossia di modi semplici e spiani o un po' salottieri e dubbi.., ma del fatto che questo sito, oltre alla grafica molto piacevole e alla facile agibilità, manca del bubbone insopportabile della pubblicità con le sue continue sovrapposizioni e distrazioni.
Ci si accede senza vincolo di registrazione, si può solo visitare e andarsene e magari tornare in un secondo tempo ( parlo di chi ci capita per la prima volta ).
Una volta poi che si è deciso di intervenire e metterci propri scritti, non ci sono " gare letterarie " e giudici ad attribuire punteggi e vittorie, cosa oltremodo sgradevole per chi, come me, ami la completa libertà e la naturalezza di ciascuno : la scrittura è innanzitutto un'espressione interiore, che non va limitata e tantomeno " giudicata ", ma semplicemente commentata da chi lo voglia fare e col garbo che ogni persona merita.
Negli stessi concorsi letterari, se ci pensiamo, che valore si può attribuire alle " giurie "? Ho spesso avuto la sensazione che a decretare la vittoria di uno scrittore, ossia dell'opera che propone, anzichè di altri, sia innanzitutto una sorta di cooptazione da parte della ristretta cerchia dei giurati : che poi non sono altro che arbitri scelti da chissachi e in base a criteri soggettivi.
Sono consorterie, i cui membri si lodano, promuovono e premiano fra di loro o fra amici degli amici.
So che questo potrà sembrare eccessivo a qualcuno che legge, eppure credo sarà capitato a tutti di leggere ottimi libri di ignoti ( rimasti tali non avendo avuto il bene di battage pubblicitari ad hoc e dunque di amici influenti nel campo ) e scarsi libri di decantati autori. Non è una regola, ovvio, ma voglio dire che alla notorietà e alla pubblicità non corrisponde necessariamente un autore al livello di tanta visibilità mediatica.
Sono un po' uscita dal seminato, ma volevo semplicemente sostenere la mia tesi che non debbano esserci gare ( che oltretutto creano dissapori ), ma invece una grande apertura a chiunque voglia esprimersi, coi propri contenuti e il proprio stile.
I commenti sono graditi e benefici in quanto commenti, non a mò di giudizi.
Ecco perchè mi è piaciuto e piace Zam, in cui ero capitata anni fa per puro caso.
E' buono, fatto bene, ben impostato, ed è un peccato che il suo creatore l'abbia lasciato un po' a sè, a cercar di sopravvivere da solo.
E' nelle mani delle persone, di chi è passato e può tornare, di chi abbia un sussulto di nostalgia, di chi abbia voglia di scrivere.
E.. anche di chi abbia voglia di leggere.
Qui si scrive e si legge, si può essere autori e lettori, secondo l'umore.