Questo non è un post intellettuale, ma di curiosità.
Ebbene, si, la curiosità esiste, è tradizionalmente femmina, ma non solo.
Quando in un forum ci troviamo di fronte a dei nick, i nick scelti da persone che non vediamo, non conosciamo, di cui non sappiamo pressochè nulla, salvo impararne le caratteristiche pian piano, dai loro scritti... può accadere di pensarli distrattamente belli o brutti , questi nick, ma di solito non ci soffermiamo.
Io però sono curiosa, e mi succede a volte, bizzarramente, di soffermarmi e chiedermi da dove sia scaturito il nick di quella certa persona e cosa ci può dire di lei, che lo voglia o no.
Intendo dire che il nick può essere un fatto personale, scelto per ragioni che solo chi l'ha scelto conosce, oppure essere stato selezionato anche (non solo, ma anche) per inviare un messaggio su di sé.
Dunque c'è chi vuole dire qualcosa di sé, e chi neppure ci pensa: l'ha scelto o un po' a casaccio o perchè gli/le è piaciuto.
Naturalmente non mi interrogo su tutti, e neppure metodicamente, a volte fin da subito, a volte solo a un certo punto, sollecitata da qualcosa.
Parto dal mio, giusto per introdurre : “ Piccolofi “ .
L'avevo scelto per ragioni personali, partendo da un ricordo che mi era caro. Mi sembrava, così sincopato, che parlasse solo a me, senza svelarsi agli altri, e che sembrasse un po' assurdo.
Così inizialmente ci ero rimasta male quando qualcuno ( non ricordo chi ) l'aveva svolto, esteso, fatto diventare intero : non perchè volessi rimanere segreta, ma perchè svolgere il nick era come srotolare il ricordo stesso, farlo ri-galleggiare.
E dunque, per chi magari l'aveva pensato, non c'entrava nulla nella scelta la canzone di cui ignoravo addirittura l'esistenza. Poi c'è stato chi me l'ha mandata, e io non ho avuto neanche la buona grazia di apprezzarla.
Scusate la digressione.
E veniamo a quel che mi ha indotto a scrivere su questo argomento, non importante, non intellettuale, ma di curiosità, una curiosità che in vari è stata o è magari latente, ma che si sono semplicemente tenuti. Ad altri invece non importa nulla, e bypasseranno.
La colpa, se così si può dire, è di Vault.
Sarà contento Vault, che non ama i monologhi ma vorrebbe vedere il dialogo..
Intanto, di primo acchito, con quel suo nick che non mi diceva nulla mi ha costretto a guardare se mai avesse un significato e quale : e, ahimè, sono rimasta fregata, perchè di significati ne poteva avere parecchi e di diverso tipo, così ero rimasta col punto interrogativo. Fino a quando..nell'ambito di un recente post il signor Vault non ha mostrato di avere familiarità con l'informatica e io ho potuto così scegliere il campo da cui aveva tratto il suo nick.
Suvvia, chi non è curioso ora non faccia l'aria di sufficienza e vago disgusto : mandi invece un qualche topic di miglior livello e si scrolli il mio.
Continuando, galeotto fu Vault anche in riferimento ad altri.
Si perchè, pur essendo apparso da poco, ma muovendosi con sospetta disinvoltura, ha apostrofato Stranamore nel rispondere a un suo intervento, con l'appellativo di “ dottor Sellers “, e in un altro post con “ Peter “.
Mettendo insieme Peter e Sellers..., a mò di strizzatina d'occhi, ne vien fuori l'interprete del Dottor Stranamore nel relativo film.
Ed è stato a questo punto che ho dovuto rivedere anche la mia idea, adottata istintivamente, sul perchè Mister X avesse voluto chiamarsi Dottor Stranamore.
Infine mi sono chiesta : “ ma sarà stato per via del film, o per qualcos'altro, che questo utente del forum ha scelto quel nick? “
Ai posteri l'ardua sentenza? Eh, no, è troppo semplice.
Perchè voglio chiudere il cerchio e tornare all'inizio, al fatto cioè che i nick possono o vogliono parlare, e si può capire o tentar di capire quel che ci dicono.
Chi se ne frega? Questo qualcuno starà dicendo se è arrivato fin qua.
Certo, possiamo fregarcene, ma ricordiamo che sotto i nick ci sono le persone.
Questo strano e moderno mezzo che è il web ci permette di avere contatti virtuali con gente nei più svariati posti, ci permette di parlare e avere risposte, di lanciare messaggi, interrogativi, esprimerci nei modi che ci sono più congeniali, avere scambi in tempo reale.
Ci permette di non interessarci per nulla alla concretezza, all'esistenza delle persone che scrivono e con cui abbiamo scambi, e per certi versi è un fatto rilassante.
Ci diciamo : “ Non mi importa di chi sia, né cosa faccia, perchè mi interessa e mi basta quello che scrive, che mi sollecita, mi dà stimoli, mi induce a pensare o ribattere, in qualche modo libera il pensiero, che è quel che nell'esistere normale viene spesso penalizzato o ignorato, facendoci sentire monchi “.
Però.. riflettiamoci : anche se dirlo pare lapalissiano, sotto ogni nick e sotto ogni scritto c'è una persona, viva e concreta come noi, con le sue fatiche, le sue gioie, i suoi guai, le sue miserie.
E allora, in quest'ottica, io credo che cercare a volte di capire cosa nasconda un nick abbia un senso.
Per me lo ha, e lo dico anche se so di espormi alla critica di chi è abituato a non interessarsi di nulla salvo se stesso e il suo vivere.
Io sono per la libertà, la libertà di essere ognuno in modo diverso e pensarla diversamente, accompagnata però dalla tolleranza.
Qui chiudo e saluto, scusandomi se magari ho annoiato.